LA RIVISTA POPOLARE LANAZIONAERMATA I. Il mondo civile è agitato da una nuova crociata: quella della pace. I suoi vessilliferi, umili o potenti, sorgono da per tutto e da per tutto affennano il loro ideale con coraggio e con abnegazione. E ce ne vuole di fronte alle risultanze contrarie ad ogni aspettativa, che i nuovi apostoli spesso ottengono nei 1nomenti in cui sen1bra ·piL1 prossima la realizzazione del loro ideale; poichè è noto che mentre Parlamenti, Associazioni, Congressi predicano ed affennano la pace, scoppia fatale e sinistra la guerra e distrugge le più liete speranze. Si dirà .du1~que che questa della pace sia la più irrealizzabile delle utopie, e che i suoi propugnatori siano dei volgari sognatori? L'induzione da fenomeni non bene studiati ed apprezzati sarebbe affrettata ed erronea; ed in vero non riesce oramai difficile dimostrare che l'utopia della pace è in via di continua e crescente realizzazione non ostante le guerre che di quando in quando devastano l'Europa; non ostante il predo1ninio dell'esoso ed esiziale militarismo, che delle guerre a volta a volta è causa ed effetto. Forse farò altra volta tale dimostrazione; per ora giova dire una parola sugli utopisti e sulle loro ragioni. Essi si reclutano in ogni classe sociale, in ogni mestiere o professione. Strano l Anche gli eserciti ed i militari di professione danno il loro contingente: in Italia, ad esempio, ricordo il con1pianto capitano Siccardi. BibliotecaGinoBianco
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