LA RIVISTA POPOLARE distinguevamo i repubblicani dagli oligarchici e i socialisti da' socialistoidi. Quelli fanno il sentin1ento, questi la n1oda. Non incontri un sughero, che per non voler dire che è sughero, dice che è socialista. Noi continuiamo per la nostra via, anche - se come dice il Petrarca - pochi avremo compagni. - Ve ne contentate? - Pochi oggi, ma sicco1ne nessuna sillaba · scritta o detta si perde al mondo, così sè qualche cosa è nostra ed è vera, per mutar di te1npi non muterà origine, ufficio e natura; anzi più va e più acquista. La prova ne siete voi. Voi siete acquistati a quell'idea. - Può darsi, n1a non senza portarle qualcosa di nostro. - Molto. E tiriamo il conto. Noi ci proponemmo un fine, un n1ezzo, un 1netodo. Fine, la restituzione del potere al naturale sovrano, che dal potere avrebbe derivato modo di vivere come ogni uo1no può e deve nella co1npagnia un1ana. Mezzo legale, il suffragio..,..u.niversale, per cui furono fatti i• cento Con1izi. Metodo, l'evoluzione delle idee, e - impedita - quella esplosione che nasce da una evoluzione compressa dalle forze dirigenti. Escludet_nmo. sempre il tradimento, il regicidio e qualunque opera imn1orale o criminosa, perchè il popolo, desideroso di esen1pi ' imitabili, odia i traditori, gli 01nicidi, e si affida ad uo- . mini d' intelletto e di cuore. - E noi socialisti portam1no del nostro tutt' i particolari della dottrina sociale : i11vestiga1n1no le leggi del lavoro, la relazione tra il lavoro e il capitale, i n1odi di emancipare l'operaio, la donna, di trasformare la fa1niglia, e richiaman1mo tutto in terra il destino dell'uomo, che era stato posto fuori della terra. - Faceste di più: consolidaste il senti1nento dell'unità umana, troppo rotto da' confini, dalle gelosie politiche, BibliotecaG1noBianco
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