La Rivista Popolare - anno I - n. 3 - 15 agosto 1893

LA RIVISTA POPOLARE CAMPO SCELLERATO Lisciardieraccia I piena Di lezie putte e nzalsaldate piaJ;lte, Questa sera la cena Al Doney è sicura: han buone paglze I 111oderniCo/berti; 2 Ed io te da la regia a nze negata Scala, con passi incerti Per la nzencia 3 fatica in van sudata, Scender vidi l'altr' ieri. Mi fe' d'occhio l' uscier, già tuo, buon Sella, Uscier, quando non eri Ancor di bronzo in su la piazza, bella Del bardassa 4 che hai sotto E de la turba vii prossenetèa 5 Clze lzai sopra; onde a bardotto Mi fu forza passar tra quella rea Ciurrna del Ventisette, (-:/zeal Tiburzi ogni sera ed al Lojola Brucia sue candelette, Conze a' gialluti iddii la donnicciuola. Sputai, passai, quel mostro Sperai fuggir... Vana speranza! Come Una nzaccltia d'inchiostro, A dosso 1ni si stinse; e le tre Ronu, Incarnate in colei, Trarre a ludibrio 1niofuori di porta N01nentana dovei. Meco venìa conzepersona morta, 1 Lisciardiera, donnaccia che si dà il liscio. 2 Colbert, ministro delle finanze di Luigi XIV. 3 Floscia, impotente. 4 Ragazzaccio. 5Ruffianesca. BibliotecaGino Bianco (N. d. D.)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==