La Rivista Popolare - anno I - n. 3 - 15 agosto 1893

LA RIVISTA POPOLARE delle filatrici, ecco gl' iniziatori costretti, loro 1nalgrado,. a occuparsi della Pastorale del vescovo e delle prediche dei parroci, lottando coll'ossequio tradizionale che quelle povere donne conservano per la parola del prete; l' evidenza dell'interesse individuale, l'esasperazione dei mali tratta1nenti che soffrono, il sentimento della solidarietà di classe, la santità e la giustizia della loro causa, tutti gl' impulsi della ragione e dell'istinto s'arretrano - in quella loro povera psiche - davanti al sen1plice spauracchio di essere « scon1unicate ! » • Tanto potuit religio suadere malorum I Così è. Nelle nazioni cattoliche la Chiesa è penetrata. dappertutto, e s'è 1nescolata alla vita sociale e individuale, in guisa che non v'è più angolo, per quanto riposto,. dove il suo alito non sia giunto e le sue 1nassime, i suoi pregiudizi, le sue violenze, i suoi congregati interessi non abbiano lasciata un' in1pronta. Il nostro giure porta il suo stign1a ; i nostri costu1ni pubblici e privati ne sono tuttr quanti impeciati ; perfino la psiche dei più ribelli conserva le traccie di un a1nbiente che ha subìto e ancor subisce,. inconsapevole, il predominio, qualche volta invisibile, ma. effettivo e onnipresente, della Chiesa. Ah, chi badi a' fatti e penetri sotto la vernice, vede e confessa che nessuno,. per quanto fiero intelletto, può vantarsene completamente redento. Chi può sottrarsi completamente all' a1nbiente,. che è come l'atmosfera? La rettorica degli anticlericali, come la chia1nano gli isla1niti della libertà o del socialismo, per quanto rettorica possa parere, appare perciò sempre meno rettorica di quella di coloro che affettano non curarsi della Chiesa; quasichè contro d'una potenza così n1irabilmente organizzata, invadente, perseverante e cospiratrice, la libertà e la ragione debbano vincere ~ per virtù dello Spirito Santo! » • Strana contraddizione: i preti, il papa, tutta la milizia clericale, che, se credente, dovrebbe unicamente con- .fidare in Dio, s'agita, lavora, e di fatto non confida che nell'opera propria. Nel campo liberale, dove i più si professano atei o poco meno, si sta invece· beatamente a BibliotecaGino Bianco

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