54 LA RIVISTA POPOLARE nando all'esen1pio dell'apertura d'una scuola, costoro la giudicheranno alla stregua della spesa che occorre per il locale, per l' in1pianto, per la paga del maestro ; non n1ai alla stregua del vantaggio effettivo e n1ateriale che il paese può risentire dallo sviluppo di produzione intellettuale rappresentato da una sc~ola. La ricchezza non è per essi che la somma delle monete o dei biglietti di banca... E se agli economisti questa definizione non garba, segno è che non hanno un soldo. Molto la stampa potrebbe e dovrebbe fare per sfrondare gli allori mietuti da questa specie d'amministratori. Ma in Italia pur troppo difetta quello spirito d'analisi che pern1ette il giudizio sincero e illun1inato delle cose non nei loro effetti 1na nelle cause che li producono. Quante bene1nerenze e quante male1nerenze troppo facilmente decretate cederebbero il posto alla verità e alla giustizia. Quante riputazioni personali rientrerebbero nell'orbita del1' ignoto donde mai avrebbero dovuto uscire? Ma anche un'altra cosa fa difetto in Italia. Lo spirito d'indipendenza, e questo difetto spiega meglio di tutto le ragioni del male eh' io deploro. DEMOFILO. AL TRAlvIONTO Egli era assiso innanzi a un'antica scrivania, fra libri che a1nava con1e la luce, fra ricordi di compagni d'esilio e un ritratto di donna che pareva sorridergli, con1e nel dì delle nozze. Di contro vedevansi gli alti alberi del tranquillo giardino don1estico a lui sì caro. Alcuni rami di pian te in fiore intrecciandosi penetra van dal balcone nello studio: sen1brava che portassero al vegliardo, nell'ultima sua giornata, un profu1no di primavera e dicessero: don1ani Biblioteca Gino Bianco
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