La Rivista Popolare - anno I - n. 2 - 1 agosto 1893

LA RIVISTA POPOLARE 53 paese. Ma dopo un anno di rigida, di spietata amministrazione il bilancio sarà tornato in avanzo. E il popolo e la stampa grideranno osanna I A quale costo però? Quali saranno i servizi soppressi,' di quale natura i balzelli imposti? È epica la lotta che da anni ferve in Italia per l' istruzione elementare, pei servizi sanitari, per le bonifiche, per le comunicazioni. I maggiori e più accaniti avversari ad ogni novità non son forse sen1pre gli an1ministratori locali? La concessione d'una linea di tran1ways non onerosa, ma anzi lucrosa pel comune, si discute più che la tassa di famiglia o sul valore locativo. L'apertura d'una scuola incontra ostacoli che sono ignoti all'istituzione d'un pennacchiuto corpo musicale. La costruzione d'una strada esige l'intervento coattivo del Governo, n1entre alle spese per la festa del santo patrono occorre il freno i1npotente di una legge di Stato. E tuttociò è semplicissimo. Non c'è ragione che il tramway sia apprezzato da chi possiede carrozza; non c'è ragione di aprire una scuola per chi può pagare i 111aestri o mandare i figli in collegio; non c'è ragione di aprire una strada per chi appunto a causa della mancanza di comunicazioni trae sovente 111aggior frutto dal prodotto delle sue proprietà. Non c'è ragione di fare per chi dal1' inoperosità, dalla n1iseria universale trae occasione d' usureggiare. Non c'è ragione di occuparsi del povero per chi povertà non conosce. E questo spiega gli splendidi risultati che illustri amministratori di comuni e d' opere pie presentano ogni anno al pubblico de' loro devoti a1nn1iratori, i quali decretano allori e benen1erenze civili a pareggi ed avanzi che sono negazione di civiltà e d' u1nanità, perchè ottenuti a carico dell'ignorante e del povero. lvla un altro argomento che ·dovrebbe influir decisamente a rendere 1neno preferibili i nobili e i 1naggiori censiti è, in gen~re," la resupina ignoranza di costoro nella scienza deltamministrazione pubblica. Loro criterio esclusivo sono le buone regole massaie dell' amn1inistrazione privata, regole che entrano facil111entenel cervello della più modesta e anche meno intelligente madre di fan1iglia." TorB'b ioteca Gino Bianco

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