La Rivista Popolare - anno I - n. 2 - 1 agosto 1893

• LA RIVISTA POPOLARE GIOLITTUIOMODI STATO? È o non è? alcuni se lo chiedono ancora. Forse alcuni se lo chiederanno sen1pre. 47 ) Ma è un vero uomo di Stato o si è mostrato in questi mesi di governo nè più nè n1eno di quello che l"odefinì un suo a1nico: un gesuita vestito da carabiniere in riposo? Ecco, a dir vero, per essere uon1ini di Stato ci vuole altra stoffa. Non basta esser capaci di una sorpresa o di una violenza, nè di un artificio o di un'insidia. Non corria1no con la n1ente nè ai Fox, nè ai Pitt, nè ai Channing, nè ai Cavour, nè ai Bismarck, nè aì Gladstone. Questi grandi uo1nini di Stato avranno avuto essi pure i lor difetti; saranno stati incerti e tiepidi, in dati mo1nenti, talora alcuni di essi saranno stati anche feroci ; certo nes-, suno di loro fu impeccabile; n1a ebbero carattere uguale e tutto di un pezzo come fosse di granito. Ma almeno l'on. Giolitti ha egli il profilo dell'uomo di Stato? Il Guizot indica le qualità speciali che distinguono l'uomo di Stato, e dice che su tutto è l'autorità del caratter·e. Già lo disse il Voltaire: « non è una penetrazione superiore quella che fa .gli uomini di Stato, ma il loro - carattere » • Ma, dicia1no noi un1ilmente, se il Giolitti non può assomigliarsi al Depretis per la flessibilità e variabilità del catattere, non può però offrirsi egli stesso per modello. Un impiegato dello Stato che lavora assiduamente e che in tempi normali cerca di salire, che è capacissimo quando si tratti di fare lo spulciatore dei bilanci, eh' è indifferente • alle varie gravi ed alte questioni di politica estera ed in-· terna, e che se ne s_ta alla Camera compassato e immobile per varie legislature prendendo la parola solo intorno a piccole variazioni di progetti finanziari, può dirsi un BibliotecaGino Bianco

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