• LA RIVISTA POPOLARE 45 tempo non racchiudetevi, come romiti incappucciati, in voi stessì, paghi della vostra dottrina; interrogate· chi soffre, vivete con essi, pigliate cognizione non sòlo n1ercè l'arida statistica dei n1olti inali onde il proletario gen1e o i1npreca. Dalle cime della scienza che si perdon nel cielo scendete pure con coraggio entro gli abissi delle geenne sociali. Tutto nella vita dovrebbe essere un'armonia di pensieri e di atti. èerto è che lo stato sociale presente deve trasformarsi sino alla base: o la società risolve il gran problema, o essa muore. O si accinge, non con esili riforn1e appariscenti, a n1utare sè medesin1a e le leggi da cima a fondo, mutando anzi tutto il principio regolatore del diritto e della vita pubblica, o essa si darà in preda a lunghe e terribili lotte sociali. Chiediamo ai conservatori di destra e di sinistra: con1e resistere all' esercito operaio che si avanza, e che non sente più d'essere schiavo, come in passato, nell'ordine politico,. e tenta di sciogliersi dagli ulti111ilacci? Con1e resistergli quando già da tempo gli danno ragione la filosofia e la. religione stessa, nella sua vera essenza, che altri predica mentendo? Con1e resistergli, quando la scienza agevola vie più ogni giorno le comunicazioni fra i popoli e la poesia è altera di cantare i benefici della nuova età? Già il Disraeli diceva del socialismo: « Esso ora non è che un lieve zefiro agitante appena le foglie, ma ben presto sarà l'uragano scat~nato che tutto rovescierà sul proprio passaggio » . E ciò per colpa _de'conservatori che innalzano dighe,· invece di essere se111plicemente umani, e rispondono colle armi a chi cerca di realizzare le evangeliche parole su questo len1bo di cielo eh' è la terra. Non sia1110vandalici distruttori, non invochiamo uragani, ma procelle ristoratrici. Le questioni sociali, assicuBibliotecaGinoBianco f
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