La Rivista Popolare - anno I - n. 2 - 1 agosto 1893

LA RIVISTA POPOLARE 43 Rinascimento? Ed ogni epoca rinnovatrice non è in fondo l'espressione, ne' libri, nelle opere d'arte, nelle leggi e ne' costumi, di una nuova giustizia e di una maggior bontà? E .non è nè pratico nè serio lasciarsi attrarre da varie e vaghe teorie, o impigliare· in una casuistica dissolvente. Sarebbe -meglio vivere col pensiero nella Repubblica di Platone o in Utopia o in Icaria, di quello che smarrirsi· nelle piccole maglie di sistemi ristretti. Ci dividiamo talvolta per sen1plici parole, non per cose, si che il partito della den1ocrazia repubblicana pare che proceda canterellando o stridendo su una infinita scala cromatica di variazioni in diesis e bemolle, e talora si n1uta la tranquilla arena della discussione in giostra di accaniti torneadori. Nè ci punge brama di preèorrere l'avanguardia .e di posare a radicalissimi. Chi in realtà è più innanzi nel vas_to arringo aperto alle prove degli intelletti e delle fantasie? Non certo chi abbandona la terra e il 1nomento presente o l' immediato domani, nè chi per un più alto grado di civiltà medita ovunque mucchi di rovine, e nen1meno chì · si foggia n1odelli di Stati o alveari di- società secondo il _gusto della bizzarra immaginazione. È o può esser nel vero chi conosce l' indole e il genio di una nazione o di una razza, e ne interroga l'intima coscienza, e ne sente gl' istinti, e ne scruta i bisogni, e misura le diverse ardue difficoltà, ed evita con savio tatto i pericoli gravi profondi tremendi delle _guerre civili, e ri: spètta gli essenziali elementi dell'umana natura ed anzi li concilia, pur distaccandosi nettamente dal caos industriale ed economico odierno, col proposito di mutarlo profondamente, e di costituire l'associazione dei liberi, ove niuno consumi senza produrre, ove il lavoro conceda la sola nobiltà morale e l'agiatezza, ove la ricchezza non sia più monopolio di pochi a danno de' più ora dannati alla fame BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==