42 LA RIVISTA POPOLARE conoscere intin1an1ente il pensiero sociale dell'epoca, risalire ai principi filosofici, vivere con la vita stessa del mondo civile, conquistar giorno per giorno mercè il senno e la tena~ia dei seri propositi l'a~torità n1orale e la pubblica ~ducia. Proclan1are una formula, adorarla nel n1istero, e in qualche dato n101nento dirne ad illustrazione quattro parole, non è nè studio nè apostolato, ma un pretesto o una 1 ustra qualsiasi. Non si creda che ci atteggian10 a dottori e precettori. Conosciamo il nostro poco valore e non siamo che umili n1iliti negli studi e negli sperin1enti di carattere sociale, non ultimi però per convinzione. A 1nano a mano, senza pretensione, tratteremo di questo o di quel problema. Sono argo1nenti difficili sui quali troppo facilmente si sentenzia, e noi con occhio attento e possibilmente imparziale seguiremo gli studi e le polen1iche dei giornali, che in casa nostra e fuori possono dirsi specialisti nella materia. Salutian10 i nobili sforzi degli scrittori socialisti, coi quali abbia1n comune la parte critica de' loro programn1i, la guerra cioè agli stessi instituti, e l'immenso si1npatico fine che è la piena en1ancipazione dei lavoratori. Con essi, con tutti, dato che sia duopo scender sul terreno della polemica, saren10 cortesi e amorevoli con1e verso fratelli, che con diversa divisa con1battono per la stessa causa. È sì bella la serenità nelle pole1niche; ed è ben naturale che debba esser civile chi si avanza come araldo della civiltà. Se vuoi conquider l'animo anche di riottosi avversari, invece di risponder rosso d' ira col pungolo o la sferza, offri loro con cortesia i tuoi argo1nenti, come se offrissi delle rose ; pada con il profumo d'una vera gentilezza e affettuosità fraterna, e vincerai le lor diffidenze e i pregiudizi. Non dovre1nmo essere iniziatori di un nuovo BibliotecaGino Bianco
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