La Rivista Popolare - anno I - n. 1 - 15 luglio 1893

4 LA RIVISTA POPOLARE IL PROGRAMMDAI UN SECOLO* I. Ideologo, dunque, decisamente. Così decretarono due presidenti de' ministri innanzi alla Camera eletti va. L'onorevole Crispi disse: « Napoleone il grande odiava gl' ideologi » • Risposi che ebbe a pentirsene. L'onorevole Giolitti disse che il mio era programma di un secolo ! Mi manca forse qualunque notizia de' tempi; Quelli che lessero l'opuscolo Uonzini e te11zpi, pubblicato nel r 87 8, poco dopo ch'io entrai nella Camera, mi concessero qualche notizia delle cose e degli uo1nini contemporanei. Vi leggono anche oggi preveduta la liquidazione de' vecchi partiti, il trasfonnismo, l'avvenimento del partito sociale, la necessità di contemperare le questioni sociali con le politiche. Indicai più tardi i pericoli di una Roma grossa - feconda di fallimenti - invece di una Roma grande; i pericoli di una espansione coloniale quando non appare esuberanza; l'agitarsi, in Italia più che ·altrove, di una· questione universitaria, l' inconciliabilità tra la Chiesa e lo Stato: tra l'Italia e l'Austria. Questa gran letizia della nazione, questa rara felicità de' municipi, delle regioni, della capitale, questa gloria no- * L'illustre nostro amico, mandandoci questo suo scritto, ci prega di avvertire che non si tratta, a suo avviso, di un articolo, ma di poche parole di proemio al programma eh' egli già delineò alla Camera nella discussione del bilancio degli interni e che ci manderà per il prossimo numero. (N. d. D.) BibliotecaGino Bianco

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