La Rivista Popolare - anno I - n. 1 - 15 luglio 1893

LA RIVISTA POPOLARE 3 nostri avversari onesti. Ardenti an1atori della libertà, non l'a1neremo solo con dichiarazioni platoniche. E nelle questioni 1norali, alle quali la nostra Rivista si dedicherà in gran parte, però che fondamento degli Stati sia ]a virtù civile, e nella scienza, nell'arte, in tutti i rami del sapere cercheren10 di portare la stessa nota, alta e progressiva, aborrenti dall' i1nn1obilità e insieme dal vago babelico eclettismo. Ci aiutino gli a1nici e ci consiglino. Cerchino di diffondere da per tutto la Rivista. L'atnino come s'ama un caro vess.illo. S'ella è piccola, mercè loro aumenterà. Se ella cadrà in errore, mercè loro ripiglierà la retta via. Diverrà, mercè loro, autorevole. Meglio esser piccini e 1nodesti, poi col tempo a 111anoa n1ano ingrandire, di qnello che apparir grandi al prin10 vagito, e poi dopo pochi 1nesi intisichire, agonizzare e 1norire. Noi raccomandia1no la neonata agli amici. Ch'ella possa viver degnamente, e possa davvero riassumere il fiore del pensiero italiano che non conosce equivoci o teorie n1iste, e alle antiche tradizioni popolari, che la luce della gloria inargenta, unisca la parola de' filosofi, dei poeti, de' tribuni, degli scienziati che vedon già l'aurora dell'età nuova, e per la civiltà lavori e combatta, e l'u1nanità sovra la stessa patria serva ed a111il LA DIREZIONE. BibliotecaGinoBianco

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