LA RIVISTA POPOLARE s1 compie a spese del lavoro che deve essere generato, e costituisce perciò una perdita. Questi concetti che informarono i primi studi, fecero sì che manifestazione di calore, in elettricità, si dovesse intendere come perdita di energia, e gettarono un generale discredito su ogni tentativo di quelle speciali industrie che hanno per base di produrre calore mediante la corrente elettrica. Questo discredito non era peraltro seriamente giustificato, giacchè, se per un certo genere di trasformazioni di energia ogni quantità di calore che si produce significa perdita di energia stessa, per la trasformazione particolare dell' ~nergia cinetica in calore, questo, in qualunque modo si manifesti, è sempre uguale alla prima e non esiste perciò perdita alcuna. Si aggiunga che, risoluti o quasi i problemi piti importanti, migliorati i sistemi, aumentato il numero dei cultori nel campo dell'elettrotecnica, anche le minori industrie trovarono modo di svolgersi e perfezionarsi. L'arte del fuoco elettrz'co, ovvero l'arte di sapere opportunamente produrre temperature altissime mediante l'elettricità, si fece strada dapprima nel laboratorio, poi nelle officine e nella vita comune, ed oggigiorno tende a svolgersi in tante svariate maniere che sembra destinata ad avere un'estensione maggiore di ogni altra applicazione de11a elettricità. Infatti, questa nuova arte che nacque dall' idea di William Siemens di fondere i metalli per mezzo dell'arco voltaico, ha dato poi origine alla interessante industria della saldatura elettrica, la quale in America è già largamente adottata, ·ed ha permesso di fabbricare industrialmente l'alluminio, il simpatico metallo dell'avvenire. L'alluminio che fino a qualche anno indietro era considerato come uno dei metalli rari, e costava per oltre duecento lire al chilogramma, oggidì, grazie alla nuova arte del fuoco elettrico, si può estrarre con facilità e sollecitudine dai composti alluminiferi, cosicchè per le sue speciali proprietà di essere più leggero di qualunque altro metallo, inossidabile all' aria come l'oro e l'argento, tenace quanto l'acciaio, meno costoso, proporzionatamente ai volumi, del rame, si trova ad essere sparso per ogni dove. Non tarderà il giorno che noi vedremo sostituite le pesanti chiavi di ferro con altre leggerissime di alluminio, e di alluminio fabbricati i piatti, le posate, gli utensili tutti di cucina, le penne per scrivere, gli orologi, le catene, gli istrumenti per misurazioni, le macchine a vapore, le corazzate, i fucili ed i cannoni, i quali ultimi, . a disonore forse della civiltà umana, sono già stati costruiti in parte col nuovo metallo I B'bliotecaG no Bianco
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