La Rivista Popolare - anno I - n. 1 - 15 luglio 1893

LA RIVISTA POPOLARE che ora in Francia. E. ne ha ancor 111enofiducia dopo che il Papa si è alleato con la Repubblica Francese. « Il Papa e lo Czar non saprebbero supplire alla coscienza e a Dio » . Ed esclama: « Avrebbe dunque (la Francia) il destino del Reno che, dopo essere stato un 111agnificofiume, finisce in un padule? » . Poi attacca la Chiesa. Essa non ha cessato mai di sognare il potere temporale e le reazioni clericali, co1npresa quella eh' ella dissin1ula poco astuta1nente, ora, sotto la 1naschera della Repubblica cattolica e del sociali sino cristiano. Ella all'adorazione del vero ha sostituito « pratiche puerili, leggende grottesche, e pellegrinaggi tanto più popolari, ahi1nè ! quanto più pagani » . Così essa genera il fanatismo e l'irreligione. E Padre Giacinto sogna un Papa non intransigente come Pio IX, nè opportunista co1ne Leone XIII, che sia riformator vero, che trasformi la Chiesa, che prepari l' èra de' nuovi tempi. E dice che se venisse un tal papa, il inondo non avrebbe 1nai visto sì grand' uomo dal tempo dei profeti e degli apostoli si110 ad oggi! Egli è sempre avvolto nella candida nebbia de' sogni d'altra età, dell'età individualista; egli non sente r associazione un1ana, non sente il papa-collettivo che a mano a 1nano si avanza, co1ne si avanza il re-collettivo. Codeste lusinghe sono fatali ed effimere nello stesso tempo. E quindi cerca di provare come il Cristianesimo non sia di ostacolo ai progressi sociali, anzi di questi abbia il germe in sè medesi1no. E cita in proposito Giovanni Apostolo, Paolo, Agostino. E tenta di conciliare la scienza con la teologia. ,, La teologia » egli dice ,, non cesserà dall' insegnare la creazione dell'uomo e del mondo, dogma fondamentale fra tutti, ma ess:::. cesserà di assegnarne la data, come lo fanno le nostre storie sante e il grande Bossuet stesso, nell'anno 4004 avanti Cristo I Essa non contraddirà piÌl, in ciò eh' esse hanno avverato, le cronologie dell'Oriente, nè sovra tutto le scoperte della geologia, che ci han fatto toccare negli strati del terreno quaternario, a miriadi di secoli addietro, i primi avanzi della nostra razza. Essa non temerà di lasciare la porta aperta alle ipotesi grandiose di Darwin, ipotesi che la scienza non ha confermate, ma ch'essa non ha certo smentite; e pur continuando a mostrarci, con la Bibbia, dall'origine della specie, la polvere della terra, l'ortodossia BibliòtecaGino Bianco

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