La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 16 . 19 aprile 1925

bi 68 I.A RIVOLUZIONE LTBERALE POLITICI D'OGGI VANDERVELDE Nell'enorme rivolgimento interp-o degli" Stati, 1100 dovunque ugualmente appanscent.e ma da}> pcrtutto profondo, eh 'è stato come il rontraccolpo della guerra e cbe ba obbligato uomini e partiti - appunto per essere coerenti a se stessi,' ai loro fin.i ideali e alla realtà delle cose ..:.. a mutare formalmente atteggiamenti, emerge, tra gli altri, sullo sfondo del paese più contristaro dalla guerra, Emilio Va.nderveldc. li piccolo Belgio ha dato, per molti anni al movimento socialista uno dei più cospicui ~ncorsi cli ini1.iative, di esempi, di scritti, di uo-- mini e di esperienie. De paepe, Dcrtraod, l,oseele 1 Denis, De Gred, Destrée e più altri, sono gl 'indici <li un 'azione organiz.za.trice, letteraria, politil..-a, onde, nel con. tluire di va.rii iod.iriz.zi e tendenze, è uscito un pa.rtito \'Ìgoroso per istituzioni e per forza politica, per manifestazioni intellettuali e sapiente raccolta e impiego <li mezzi. Ma Emilio Vander. ,·elde, cbe fra tutti questi è degli ultimi venuti - se anche da lungo tempo militante nel partito - ne appare la figura oggi più rappresentativa; nou tanto forse per la sua eloquenza e le .sue doti personali, quanto per una sua larga romprensioue de1le cose, riflessa in un felice eccletismo, io cui si riassume il lungo vario Len:ice sforzo del mo\;mento socialista bel~a ve~ la sua ultima 1: più consistente configurazione. 11 movimento socialista belga, non è antico '-ome l'inglcSI! o il frau,:cse o il tedesco; ma non è neppure sorto d'un tratto per importazione o sonaptx>-5izio11c:, come in l'~rti altri JX'.}es:i non è nemmeno cominciato rht ceti superiori, ;rt:-!• lettu..1.li, per prope.g-.Jrsi, fermato o ·deformate, agli strati infc1ior1. E' stato uu movimento lento, s~sso mod~sro, :-cmprc prati<'O e positfro, che nelle difficolta ha cercato l'ammaestramento, negli ostacoli il ti,odnio, nell 'esperienz.a la forza; e C06l a roco :i poco per opera proprijl, pur senza schivare nè esorcizzare le alleanze, si è costituita-una ,truttura economica che gli ha dato l'indipen<lcnza cd una preparazione per maggiori cose, e si è conquistati diritti politici sopratutto per ~ !-Ua redenzione morale e spirituale. E' una vecchia associazione di tessitori, la 1/roederlijke Wevers Maolschoppij, la sola, tra lJt1e1le oggi esistenti, pnteriore alla. fondazjone de1i'lnternazfonale, che nel 188o dette origine alla celebre cooperativa Vooru1·t, djvenuta a sua volt.a il perno del partito socialista fiammingo e I ·appoggio e lo impulso del partito operaio. Ma questo doveva evolvere ed uscire da un concorso di molteplici fattori ora in lotta ora as- -.oci.ati, che in quel rionova~ento della vita eco-- 11omica e pc,litica <lei lklgio preparavano ron la nuova vita un nuovo partito. Il movimento opera.io, risentendo l'influsso clell' lnternazion.alc t.cn<leva a districarsi dai termini tropJX> ristretti delle fabbriche ili Gand, pc-r as~umcre un carattere sempre più schiettamente socialista. Il mo\'imeoto cooperali\'O si l'!':llcude\·a e si consoiidaYa, assurgendo a finalità -.cmpre più alle col rendere le istituzioni econer miche ha.s<: e srument.o di una continua elevazione morale e iute!Jcttualt. Scrittori come V. .\rnoulcl, Hector Deuis, G. Degreef, professanti le teorie ,li Proudhon sulla proprietà e s,guaci della 6!osofia positiva, ttndcvnno a dare al sodolismo un intenso contenuto morale, per cui <11,vess<:gareggi.art' eçn 1A CbieSa in un'opera di propegan<la diretta. a· conquistare anime e nmri. Il partito liberale, dove si erano \'eDuti t-on!onc.lcmlo anticJericali, democratici e socialisti, entra\·a in crisi. Il Vandervelde e il Destrée, che oltre ad e& s~rc stati fc-n·enti apostoli del movimento socialisL1, nel loro paese, banno voluto anche di\'e11irnc gli storici amorevoli e diligenti, fanno ·:H· a Cesare De Paepe, teorico e volgai-iz~ zatore al U:mpo stes60 ,il merito di avere dato al movimento socialista belga il suo indiri1..zo prc.,,.~nte, fondendo tarti diversi elementi e tenclen,..e. • Questo programma del partito operaio belga - ron tale uome si riorganizz.'lva nell'aprile 1&~5 um la più schietta. vitalità il Partito Socialista costituitosi nel 1879 - questo programma re. tlatto dai discepoli del De Pac-pe - dicono il Uestrée e il Van.dervelde - veni va ad essere una transai.ione o piutt06to una sintesi delle tlotlrine che impegnarono lotte tanto furiose nei Congressi dell 'Interna1Jona.le ... Il socialismo teorico, n.aro dalla pietà, era rima.sto separaro dal ,ocialismo pratico nat.o dalla sofleren.z.:1, di quanto erano spessi tutti jrli strati sociali inetrmediarii. Occorsero lunghi anni, intessuti cli dure prove, perch~ i peu.sratori e i proletari si rirongiu_ngef.6Cro e si dessero la mano~- Come è ~tato ben notato, il Belgio socialista, posto al punto rl'intersczione delle tre wand1 riviltà ·e1.1ropee - la france.se, l'inglese e la te• clesca - ·\'enne ad avere un rifl.e~o di ciascuna ,ti i:sse. [mprontava ci<><a:gli Inglesi il self-kelp. 1 •asoociazione libera, principalmente sotro la forma cooperativa; ai Tedeschi la tattica politica e le dottrine fondamentali del :,tanifesto dei Comunisti; ai Francesi le loro tendenze idealiste, la loro concezione inregrale del BOcialismo, conc~1,ito com,; il prolungamenro della filoeofia rivo. luzionaria; • come uua religione nuova, conti. 11u:itrice e realizzatrice del Cristianesimo col - farlo discendere iu terra ancon, irraggiaro dal chiarore dei ci~li ,. pscito da quesro stadio involuto della sua formazione e ('OStituitosi come una forza politica, il Partito operaio intese tutro alla oonquista del suffragio universale, mezzo per, esplicare la sua azione parlamenta.re. A questa veramente il Vandervelde, pur contestando quelli che egli chiamava gli errori degli anti-parlamentari, non attribuiva una importanza nè a.980luta, nè decisiva. • La stessa conquista del potere - egli diceva -- non sarà che un episodio della ri voluzionc sociale. E' sopratutto per questa ragione che1 secondo noi, conviene annettere alla lotta (X)litica una importanza solo relativa: per sè sola, anche coronata t.lelle vittorie pdù s-maglb..nti, essa non può darci la soluzione del problema sociale ... In realtà un Parlamen lo 1;1on fa che registrare, tranne nelle questioll1 pa1iicolari, le nozioni che si aggiungono succe56iva.mente al pensiero collettivo cli un popolo. Esso segue, spesso lentamente, l'opinione dominante del paese. non qua.le è espressa in scrutinii che talvolta 13 dissimulano soltanto, ma quale esiste realmente nelle aoime contemporanee. Non \'Ì è quasi esempio che una riforma legislativa abbia antidpato e detenniu.ato l'op-inione che la gitLSt.ficava... Ne risulta quindi che, salvo certi ca.si speciali, una manifest..'lzìonc "iolenta, una sommossa, un colpo di Stato, !-0110 impotenti a realizza.re subita"'nea. wente una rivolu1,ionc. Si può con qualche bi1r1;cata e qualche colpo di fucile far pasR..-u; un paese dalla forma monarchica alla forma repubblic.."ana,e dò in mezzo all 'inctifferenza quasi unanime dei governati; ma la rosa è diversa quando si tratta della produzione e della ripartizione delle ricche-1.1.e,. Penetrato di qu.e~ta Jnusta conttz.ione, Vandervelde, pur essendo battagliero e operoso io Parlamento, dove polerniz.za ,·a e proponeva anrhe pratici di1--egni di legge di protezione degli opera.i e delle donne, espliea\'a iuori un:i al:tcit az.ione organizzatrice e di scrittore nei più varii argomenti della vita sociale. Marxista convinto, mentre cercava di ricollegare a.i priqcipii del marxismo i fenomeni sociali di C'Ui intraprendeva lo studfo, e cerca\'a 13 chiave clell'c\'oluz.ione sociale 11€:ll'interpretaz.ione materialistica della storia, si guarda\'a molto bene <lal cl.ore a questa il senso pedestre e volga.re, per cui tdl ignoranti e i grossolani, contro i più chiari avvertimenti e le migliori applicazioni de.i suoi autori, non consentono più all'uomo che gli istinti animali e rinnegan0 tuttt le idealità di cui si abbella e feconda la vita 1 e che culminano appunto nel socialismo inteso come suprema fonn.i di equilibrio e quinùi di giustizia sociale. :-.;on pago delle facili gene1alizza1ioni, a\'Vt:rso all~ improvvisazioni - a cui k formula non se;-ve .per meglio utilizzare la couoscenz.a della realtà, ma piuttosto per sostituire questa e quitJ,.. •li :,olfocarla -- egli stucli:wa la vita belga nelle sue manifcst.a~ioni particolari e concn.-tc: nelle fonne che amia va as..-;wnendo la cooperv...ion.c: e nella ~ua evoluzione avvenire ( La coopéralzon neutre et, la coopéralicni soi:Wii.ilr); nelle trasformazioni dello produzione agricol,1 e delle sue forme giuridiche per lo :i,:olgersi della tecnica e deU'economia (Le socialisme agraire); ncll'al· trnziOIU! che esercitano le citi:\ sulla popolazio- ~ rurale e nelle correnti reciproche che ne conguono (L'exode rural, Les 1.1illes tentaculaires); ra:lle degeneraiioni delle società cootempora..nec determinate specialmente dalle fonne di vita industriale (L'alcooli.<me). Nè restava estraneo al. le più alte manifestazioni di vita sociale (L'art), o ai problemi religiosi ( La réligiO'TI). che tanta imp:>11anza hanuo pcl Belgio, ove le stesse lotte IX>litiche, per lunga, tradizione, si colorano di tinta religiosa, e ove, in tempo non del tutto rcmot.o, su 57i& scuole primarie ufficiali solo 153 non erano confessionali. Per indole e per educazione avvc.z.zo ad. una larga comprensione dei problemi, che gli faceva evita.re gli errori e le manchevolezze. delle vedute unilaterali, trova\·a il punto di congiw12.ione degli estremi in apparenza p:iù dfacordanti; come quando gli accadde <li couferire sul pericoloso tema dello sciopcro generale a l'Eco/e des hau.tes ttudes sociales. Sopratutto non gli sfuggiva l 'intuiz.ione e Ja constat..1z.ione della realtà \.lVa e ope:rant.c; senza di che, pretendendo fare della politica si fa soltanto clell'al.,.:ademia, spesso P',."Ticolosaed anche nefasta. Sono <lei HJ0_1, quando furono ristampate - e forse anch<: anteriori, queste sue parole: • Gli spiriti di l·orta "ccluta finiscono anche per crulcn·, a.ss:u ..i.nceramcnt.e, che la cvolmdone delle i,lci.;, delle istitu1Joni e dei costumi di wia t1az.ionc è senza imp::n-t.an1,a propria 1 e pens.-1110che c~a si determini, in certi giorni, con o~a,doni di aritmetica fatidica, ]e quali consta.tino ove iia la ma.ggioranzo e mettano capo alla conquista de; poteri pubblici da parte di alcuni uomiuj_ Questa concez.ione non è la nostra, af!retti,unoci a dir1o, per quanto in certi ambienti socialisti d'Europa essa è ancora solidamente accreditata e suscita critiche acerbe ... •· E quando il careu.ato e colti sato ide,il~ di pece è stato laceroro con_ la ro1n,plicità dei più forti gr.uppi dell 'lnteniazio,..ùe, e il &uo paese è stata violato e manomesso, e il disegno audace di una prepotente egemonia. ha minacciato il mon.do di servitù, era naturale che Van<lervelde si trovasse, çol suo paese e con la guerra imposta dalla necessità e dall'onore, contro i nemki ùella libertà e del proprio paese, contro i politicanti, contro i piccoli speculatori delle fortune elettorali. E, a cinquant'anni, ~ divenuto ministro di un re, che gli si è aS60CÌàto per un 'opera di bene ; e, con o senza il re, potrà seguitare ad essere ministro domani pel meglio della rausa. 1 cui ha sempre servito, e del suo paese. Se, come soleva dfre Francesco De -Saoctis - e lo riferisce Giustino Fortunato in un suo bel disçorsò commemorativo, il migliore che s.i sia mai fatto del grande educatore - • la politica non è se., non la esatta con~ delle condizioni di un paese, e uomo politico non è se non chi ha un concetto preciso dei mezzi ade~ ~ti per condurre un paese a ~lato migliore,, pochi sono _a ciò meglio indfo,ti e preparati <li Emilio Vand<"rvelde. Ettore Ciccottl. VITA MERIDIONALE IL BASSO PREZZO DEL DENARO All 'iudornaui de:ll..1.fiue della guerra, Giustino Fortunato -· prefazionando • Il .\lc:::oRiorno Agrario q1~ale t' ,, di Eugenio .-\1Jmonti -, lc-ga \·-a la redcll7ione c-conomic:1 del Mezz..ogiorno a • il basso prcz1.o del denaro•. Era questa una felice intu.iz.ione che quel grande spirito meridionale ebbe già per tempo. S'augurava, per conseguirlo, , una politica di parsimonia e dl libertà• dello Stato italiano. Ora., a sci anni di distanza cla quelle constataz.ioni, quauto già dissi nel precedente scritto, mi porta invece, in proposito ,a pormi e a porre la seguente domanda: - Può il Mez.zogiorno (facendo leva su S1't risorse) fare in modo che il prezro del denaro nec-essario pei suoi bisogni sia in futuro men caro che non al presente? Al lette.re, ne son sicuro, non sfugge l'importanza del tema propostomi. Tema eminentemente positivo, di quella categoria a cui egli oon può non concedere il suo interessamento. . . . E' da credersi che tutti, sia pu1e <.."Cso'llo buCJn senso del\ 'empirico, sappiano in qual modo si pcxc;saparla.re cli un "mercato nazionale del denaro•, e p(."Tchèabbia a porsi la restrizione • nazionale • laddove si sa che il capitale, psicologil-amente, è • internazionale,. Volerne qui discutere pof'Urt..'bbe troppo oltn~. Comunque, si può notare dn: v•~ tutta tma serie di ostacoli allo scambio, che t: valida solo nelle rcb1.ioni tra na1J~i e nazioni (eronomiche), e non ncl1'interno di c.-iascuna tli esse. In Itoli:i, attualmente, si asbiste ad w.1a tenace azione di svincolo ùelle priacipoli banche libere dalla roggczione agli Jstituti di cmi~iom: ucl senso che quelle si sforza.no a c.-rearsi un 'mercato del denaro a sè, re-agendo·- per quanto p-i11 è possibile - alla dipcnden1~ del tasso ufficia.le ili sconto ed alla politica m<mdaria che ~li ~i riferisce. Questa tendenza, pur essendo contrastata dalle crisi, esiste, idealmente e di fatto, ed ~ Ct•nfortevole. Però, come meridionale, mi corre l'obbligo di avvertire che l'evoluzione, nel senso su mc.560, delle grandi banche libere significa più attiva politica di prelievo dei capitali meridionali, o •pompaggio• di essi, come romun<-mcnt.e ~i dice. Questo fatro particolare, rli tanta ùa.nnosa at. tuosità pel Me:z.z.ogiomo, sinora non ~ stato avvertito da nessuno: porlo, mi pore - per ciò de I la massi ma importanza. Le granòi banche libere, per vi(1)più clisimpe• gnarsi dal ricorso agli Istituti ,1i emissione, hanno d'uopo, tra l'altro: a) di meglio C0006Ct.".t'C le va.rie categorie di rispenniatori 1 e di venir premurosamente loro incontro con offerte di accetta7~oni meglio idonee (sostan;dalmt11te e formalmenu,) ad affrettarle rome più csauricnt.cmen.. te i: pos,-ibilc; b) pigliar sempre 1,iù :iccorto interessamento pcl capitale meridionale, tosi che esse, facendo con esso prcvak·nti • operazioni pa.•·,.sive, 1 abbiano per meno im;icura la possibilità di svolgere quei cicli (li intcnnedivJone produttiva specifici dcli' istituto banca. 11 risparmio meridionale, una volta acquisito dalla grande hanca., viene adoperato, in ,~rincipaJ modo, in finanzia.me-nti nel Noni. Cosicchè it Mezzogiorno, che pur ha imprestato a poco prez.1.0i suoi capitali, se ne richieùt, a, sua. volta, in prestito alla grande barica, o non 1i ha, o d€'ve sublre vivac-i angarie, il che, praticamente, fa lo stesso, pet il fatto che la produz.ione meridionale lavora t! vive su , ma..rginj , esiguiJ di me-ao punto percentuale '1i guadagno, ed ancor meno. Se poi il meridionale &i rivolge alle banche indigene, non è a meravigliarsi dell'alto prezzo d'uso dei e-a pitali - spesso in.sopportabile - riehiesrogli da esse; pochi depositi, sovente ricevuti solo per l'altez,A del saggio d:intere"6e su di essi costrette a corrispo~, per richiamarli, non possono consentire certamente sconti od aperture cli erediro o mnlui • ipotttari a taS6i vantaggiosi p,el riceTcatore ùi denaro a scopi produttivi, cosicchè esse banche son t"Orilrette a largheggiare in operazioni cli prestiti • cou9untivi •. Queste opcraiioni pregiu<licano: a) l'economin. regiona.le; b) l'educazione 'morale, pe1· I' imprcvjdenZi.1 a rui abituano, o a 1..•uiiuilulgono. La colpa, per tutto ciò, è anche delle banche loca.li, in quanto anch'esse' dovrebbero :,:.o:,;pingcre a questo rinnovamento di coscienze che: andiamo invocando. E' semplicistico ed enronco, perl,, vo]er addossar loro la • c-attsa .. clel fatto suddetto: questa ~ della , re..iltà 11, che v~1 rTlmbal tuta per un migliore assetto del Mc1..7,og-ir,mo. . .. Sorge ro ..l.,. per quanti meridi~li hrumo amor per J,. Patria e pel Mezzogfomo, il probl,- ma di sospingere a creare I 'ideologia della bem·a regionalistic-J.: più ancora, e comp-léssh·amc-rite. a creare un mercato meridioua.le del cle11aro. Qui uon si invocano voolntarism.i 1 sebbc:ue sia presupposta una • volontà• che ora non <4"i,..:t~ :incora,. TTL'l si r~giona cosl : 11 Meu.ogion , ha un'economia stoi;ca speciale, ed è inc..-ontestabile che nel suo in~iem\· ha f)CCuliari aspetti .. unitari ,, ma;1tcnuligli da u11.a tonalità ba."-Sa. di vita che nou gli con...~t.._, di bene • equilibrarsi , interregion.almcnte. l)r.-., in questo ambiente, sorge il problema di cri::trsi un mcn-ato <lel ùenaro, in cui la domanda, µ._.., j. bisogni del Mez.zogiorno, ~ia scx:ldisfatta con -.Mk pit.'lli del Mezzogiorno. Così messa la questione, essa si inqumlra in qudl1 più generale di creart' uno stato (I ':u1i111u nuovo, <li dign.it.à, ne.I Meu.ogiorno, e dip'-.·.11de da esso. :\'on ho detto <id \.'antaggi. Essi sono: :z) 111.1,-:- gior coorclirmmento tra vicende econornichl· locali e credilo; .. b) più gran copia di capitali <lisponibili, per i bisogni del MezzogiornCJ; e) più basso prezzo del denaro, per qua11to iu b) e J)C'rchè vi sarebbcro richiamale quelle c:1teg...,.ir di capita.li che attnalmente si accontentano pres6o istituti ,,m locali - anche di poco frutto, perchè al pr<"Seote pensano di trovarvi maggiore sicurezza che non preS6o le banch~ lOC"ali i 1t 1 ritmo più acctntuato di un'evoluzione fondia,ia meridionale, per cui le terre ora poco rolli\ ;1t(' son portate a più fruttuosa produzione. E' questa evolu1.ione che ad un certo punto dcl suo divenire dovrebbe consentire l'equ.ilihn11 in\.erregiona.le cui sopra abbia.mo accennato. Il Mev...ogiomo a11orn, con più notcvo~ peso, t:U • lrerehbe Yeram.ente neJJ' economia italiana. Il mercato merictiona.1~ del denaro non avrebbe lla quel momento ulteriori ragioni e convenicnz;1 di essere, se, prima ancorn, 11.Qll ne fosse impot-.-..1bi le 1'esistenza. Condu<lo eosl : 11 Meu.ogic,rno J>UÒ progred11e (ed • il basso pre'l.w del denaro• sarà poss1bikJ se f." quando i mcricHonaH comprenderanno le veraci esigC"'Tl2.dCi C'SSO. Lo St..1to, in que3la prima. fa...-..e, non c'entra meuomamcutc. Chiamarlo in cnusa, dirctt.,m.ente, i: non a\'cre la se:nsa,.it,n(' storica delle cuse. PIERO GODETTI - EDITORE TORINO - Via XX Settembre, 60 Inunùient,,: ADRIANO 'flLGJnjR u.O SPACCIO OEh BESTIONETRIONFANTE sLroncaLura di Giovanni Gentile N, ,,,,,icipiamo la dedica: Alla rntmoria venerata di Arturo Schopenhaner drll:i fHo~oaa delle Unl•enJU fustigatore accN"1 11, .. queste pa~jne in ,·ui ~i flRgclla l' lde1J111mo Attua.k cti quella filosofin l'ultim:1. la p1à ridicol::\ e spreisc.:volc incarna.,,.or,1 dtTotorncnte offr<· r: <"onsacra l'AutOf"c G. B. PARAVIA &, C. 1<;,utori • l,ibral • Tipo(lrafl TORINO - IIIUND - FIIEIZ-E ROiii - NAPOLI - PALERMO Pier.oh, Ribli!llt•rw di Filo~olla e Ptdagogia Abbiamo pubblicato la prima ristampa dt GIOVANNI VIDARI IL PENSIERO PEDAGOGIICTOALIANO Un volume, L. 8. •·•:· Uno sguardo sin~ico dato allo sviluppo s~orico del nostro pensiero pedagogico, il quale, d altra Jlllrlc, rappresenta in maniera molto s<- gnificativa uno degli aspetti più interessrnti , importanti dell'anima n.1z.ionale... Questo volume (guida e ausilio allo studio,o) non J>UÒ ~e. ignorato dai nostri insegnanti e - come tutti I vohum della Biblto~ca di Filosofia • Pedagogia - d~vrebbe far parte di tvtt,• le Bibliota:he Magistrali e scolastiche. P1~•0 G0B1tTT1 • Dlrettore-rtspan.sabilt O.l~.E.B. • Corso Principe Oddone, 34 - Tonr~u

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