La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 9 - 26 febbraio 1924

CONTO CORRENTE RIVISTI\ STORICI\ SETTIMf\Nf\LE DI POLITICI\ ESCE IL POSTALE Diretta da PIERO GOBETTI- Redazione e Amministrazione: TORINO,Via XX Settembre, 60 Abbonamento per il 1924 L. 20 - Per un semestre L. IO . Estero L. 30 - Sostenitore L. l00 • Un numero L. 0,50 MARTEDÌ (L'abbona,1ne11.to ·11on rli.•uletto p'ri1"110 flt:l 15 dic<'mln <:, s'i11lc11de ri·tnw 1i·ato per un 071110> C'°?i riceve ur, oumero Qi saç:gio ~ ooo ioteod.e aDbonars;i r~spio~a il giornale, altrimenti ~li cootinu~rerno l'invio e clopo un m~se pr~vve<lerel'T)o alla risccEs;ion~ m~~iaote 1raHa Anno III ~ N. 9 - 26 Febbraio 1924 SO~ 1I .A.RIO: R. BAL"EH:::\'oi e gli ultri. - c. I.: li cnppone ripieno. - p. g.: Uomini e idee: Il calderone picroJo-borgltese. - 11 piat1o rli lf'ntircbie dPll'on. :M edn. - Per ann scuola operaia. - Gentile usurpatore. - L'ironia di Giolitti. - Un teltigrnmmn di Focc·hintitti A~TlGl"ELFO: Economia pnrn~sitn. - C. BE1rnER1: Spinoza fanciullo e Gentile ministro. - p. g.: Quadrotta e la iettatura. - K. PA.PAb,AVA: La questione costituzionale. NOI E BLI f\ 'T R•.:;•·· ~-iatural~ inclinaz.ione a rl\"olgere di preferenza U Ì:· ~ i nostn sforzi al mondo del la.\·oro. ):on che l 'icle.:1liberale, fermento atti \·o che in ogni clas- !I fascis.mo, che p1;ma della marcia su Rom.a ha saputo, sia pure uscendo dai limiti della ltgalità ed imponeudo l'idea con la forza, conquistarsi, come trunoranza, il diiitto alJ:i. Yita ed all'azione, oggi di fatto ed in teoria nega la concezione liberale dello Stato come oltrepassata dall'incalzare degli a\·\·etllmenti e non si limita, come ,·orrebbe una logica interpretazione dialettica del suo precedente 01;e11tamento a impedire, sin che la forza gli duri, i.1 libero esercizio di ogni attiYità degli ay·yersari m.a Yorrebbe che a ble negazione gli a\Tc.rs.:-u-idessero il loro consenso. Questa deformazione non certo strana. in un se può essere sorgente di azione cosciente, cli autonomia ed intransigente affonn..azione di forza, pur illuminata da una esatta co1nprensione e da un leale dspetto delle forze contrastru1ti - debba solo nel campo proletario trovar m.otiYi di fecondo sviluppo-, ma nelle schiere operaie ci sembra si possa tro\·are e destare tma più pura \·ena di probità politica, Yena. 11011ancora profoncla1nente intorbidata dal contatto con la tradizione burocratica ed accomodante di un c-inquantennio cli Yita di g0Yen10 itali.ano. Appunto per questo 1 pur non facendoci SO\"erchie illus.ioni, al movimento operaio cli preferenza Yorrem1110portare ii nostro contributo ideale: è necessario però che -in esso integralm.ente e sen• za limiL1.zioni il n0_sfro pensiero ,·enga prese.11tato . .-\rdua impresa senza dubbio che inizia.IrnoYimento agito da forze pa.:=.sionali e retoriche e pri\"O ài una austera preparazione politica 1 prende le mosse da un'os...~rYazione solo iu apparenza rispondente alla realtà, di fatto superùciale e dubbia. Le Yicende politiche di questi ultimi anni, secondo il pensiero fascista, maniiesterebbero presso tutti i popoli europei la Yolontà di rinunziare ali 'improba fatica dell 'auto-goYe-:-no, la Yolontà di accettare in cambio di tranquillità e di benB~re mate1iale la paterna dittatura di un gene-reso signore o di un partite. Senza- rienx:are le folk! care a }Iussolini che chiedono acqua e non libertà, basterebbe ricordare il compiacimento col quale dalJa ... "'<:"ntele\·erà contro tli uoi pi.li che di fianco a noi gli operai prima, da uua hmga predicazione di dogmatismo sociaìista, pen11eati di aspirazioni pa]i11gei1etiche e qttindi tratti ad nua errata sopraYalntazione della \ore forza; poi, da nna irrazionale pratica sincbcalè fascista, allontanati dalla coscicnz.:1 della loro funzione e della loro eff.ettiYa potenza. l"-.---..---.,~:;;; 11~~i~~~'-,~ ~~O(;Qf¼:;~p~~v_t~ ::~ di una dittatura - stile Itaha 1923 - s..-:- 11~0·- giante in molti Stati della Yecchia Europa ludebitata. Che l'indomani cli una. lunga guerra, nel corso di una perdurante cri.5i economica, i popoli ncn wlo morahnente ma an::he fisiologicamente debilitati dalla immane fatica durata possano dciiòera:-e una arcadica e tranqui11a esistenza 5Ce\Ta di ogni più acerba preoccupazione - che nn Ci:-eneo in \·este dittatoriale su di sè con cli\'tno sacrificio assuma - (;; possibile, è comprensibile; ma ncn s.::i.ppiamo quanto sia accorta ~::.ura politica lo spingere e l'incoraggiare i popoli stessi a perse\·erare in tale c.olpe\·o1e poltroneria. :'\I.a a parte questi discorsi sulla posizione riS,pettiva del fascismo e del nostro neo-libera1i;mo, ci interessa ora piuttosto di fare una constatazione: cli fronte al fascismo si sono anche ~hierati i seguaci di attfre correnti politielle dalle di\·erse frazioni dal socia.1--comunjsmo ai popolari di sinistra a una parte dei de:mocratici. E' inne-<6atile che, almeno ne1la loro fonnu- !azie,-ne dialettica, esistono nelle ragioni dete:rmi P~tri<'l della posizione da essi assunta di fronte al movimento av•:ersario, punti di contatto con quelle che giustificano la nostra. Ora, ci ,i puè, chiedere se tali punti risultanti dal_ comune orientamento preso rispetto ad una situa· zione de-tern:rinata, abbiano ragif..,n <l'esj<:re so1tantr, per gu.antr, riguanla la parte negativa <lei no:,tro :>c:bema ideale fdik--sa ddle Ubertà ind1- ,·iduali e c.oUettive fondamentali o anche ne:i :-i~uardi <Ie.11.aparte f/~iti\·a della nos.tr_a dottrina., d<::-1 pn-4-,rramma doè: di ricr.>struz1one. o mr....rr]io di formaz·k,r:e ed educazione dell'<:::mbno-- nai: cùrf.J<.Jpr.,litico ri..az.ir>ru1le. Jn altre narole, il El-.;,erdii..,mfJattu:alr• dei gruppi :;rpfalisii e d<:::11asinbtra f./-11..<Jlare : rk-m.r-':" c--ratica (: fA::n~i(..--rr.> c:e:ntralt. della ]oro a:r,1(.)nt:::o é a.tte:~giamL---ntr.>OfJportunlsti<.-r;, natr,,1dalla né<.:es- ~ità contingc:ntc: della lr.>tta p<.1liti<.:a? • J"'t--rqut~ta kJrO caratteri-.tir..a f;,(J'-;~ia1~ 1> anzitnttr; rit..c.--ne:r<;: che e;c,i s,r~u;1110una lr.,,.~1<a,ferrea, linea di U.>tF1r.>tta:'.lcffùndr.1la qt.i.:1k1 ~I di là di r->gni raglf.>n(; d,.,tt.riru1k-, :,,-;TI<J U>Strdti a far parte dell'opfhsizione al fa..v·i~mo in quan~o da~ fa..:-.c_-i,,muson,., ":lati bai.tu.ti F.ul lerrt-nù r.l.c.1 fatti contingenti. )fa a nt_,i r•}l(~ TI<"JTI<·~":tit~(:n.d.o _Jfc:1.rtito organiz.:t...a.t<.>non ahbiamr) f>l'"r,1z1ùD1da d1fend<:::re:o da conquistare:, interessa Ye<]ere se rt::almente 11 Joro atteggiaménV; si giu,,tifkhi in rapr.Jf".nt:Oai pTincipi fr.mdamt'nta.li r·hc: li r<::gr.rono ,..,J,a· e.usa ass.ume imfft.Jrtan1..a tanto Jliù _alta in quanto più dC<..-isam(..--ntes.aremmo portati da ).""oncrediamo di doYer prendere in particolare cons.iclerazione i moti \"i ideaU che spingono la democrazia a1l1opposizione. Rie.lotta a congrega di poclJi uomini in fregola di realizzazioni perso- ~(,-- c~tutt<;> _ _>:a''rrì~ruiT,~ '1v1':J "sacrifica ctr.c;;;1L:-iné:K1d:::.11L,.:;·-1?ù1 ....~•~·, _,..,-~!. •• :: .::· sc<ldisfaz..ione delle ii~diYicLu.a!iambi_1:i-01'l;• st.-i opposizione si riduce ad una. attesàB ~.-__a ricerca affa.m1osa di un punto sul quale costruìre motiYi di eollabcrazione. Un residuo di dignità la spinge a pretende.re che H fascis~no le faccia l'onore cli accogliere le sue buoue 111tenzioni concedendole almeuo una pru•:enza di considerazione. E siccome il fas-cismo, che è il più forte, può permetter.~i il lu.:,:so (li fare della intransigen:,,,a formale, t probabile che essa debba ap,prestarsi aL g1~11 passo ~en7_.acond~ziotu cur\·ando la 5ehiena sollo le forche caudine. E' urrualmente difficile poter ammettere che i fatti che aYYic:inano a noi quel lo che fu il moYimento popolare, o meglio qne1la frazione del P. P. I. che non ba ancora rinunz1ato ai motivi della sua opposizione al fascis1no, superino il limite della casualità e non siano transitori. Il p_ p_ I. non può dare che manifestazioni. esteriori e superfic:iali di tc.---·ndenz..1.. democratica e liberale per le sue stesse premesse <logmaticbe. .-\.ltrettanto si deve dire del partito sociali- ~ta e di tutte le s.11cfrazioni; crediamo invero che solo le necessità altttali della lotta politica lo abbiano c011<lotto ad un.a. oppe;sizione \·ivace nutrita di nassionc libertaria. Jl prok:~ato, che il ~oc.ialisn10 ha onnai in• quadrato nei ranghi della sua ideologia, appare a noi come faSC'io di for7.e in co:o;tante evolu_:,jone, e:1..pncedi t-sprimere df1l suo sc110 élites che si afformano c011 intcre:;si di nnlura prct.L.1.mc11te borghe.<;e, ma pure di esercit.-1.rc.-m,a fun:,,ionc a.utonoma e dHierenz.iata nel gon:rno dello stato in quanto o;;gi sappia t:onquistarc:, e doman.i e SC;mpre dlienrlcre in una perenne ric<Jnquista, il suo po~to nella so<'i<:::t.àe 1wlla ~a:,,i011<·l-ontro for7..(; n .. --cchie: e nuo\·e. L~ ua p<Jtenza (, e ~arà in funzione della sua atlitudinC:'. alb lr>l.taJ ,lella ...ua per~en.-,·apza in e:si:.a. J•rcsuppo,--,tr, di que-,ta n<htra fon1111la1,i</T1C teorira l<:hc ri r><,rta ncces...;...'lri:1mcnt.ea n<:.g'4-J'CvaJ,;re; ai frulli di compr<JTllC•-;•i <· di pat.Lc:cggia.m<..·11ti <:tl c:ffir-a<--iae- dig-nità :illc: u,nqui~t<; strappale c_olla u,mr,lidlà rlc-11,>Statù) <'· il n,,str,, :1g-noslid~mc, risJ><:llo :dlc: fr,rnw c::t·<>n<,miur~<J(-iaHa.v- \'C'.nirc::; :1g-n<.> t.i< i mt, dw d J.K-rtnc:ltc:di C:Stlu<lere, ]hi(hi· nc::...-isun.:1 flH•- ... bnir-:-1 :t'-,J1<llati\·a e-i alli~t..a I ':mi mo, r·hc· la ,<)(. ietà rxli<·rna 1!<:bba m.-<t ·,anam<-1lté ,~ durc:v<;lmént<: sh,-.,<·<-arcin un ,,rdinam<:ntrJ nd qu:il<: la libe:ra <~pli(:a;donc- ,1el1a atti\ ila r,rorluttiva incl1vi1l11ak i:1 ~on.:,-n·hiat.a t "-',--tiluila. dall.:1 c:r,lk.-t.tint. 1 na. ~r>a-..si,,nat.:LinL:-:-q,n::l;11i<J11e dc-i fatti {-c·on()JJ11<·i (_-i v--r~c1:tt <11giucli<-~tr<·<-h<~sùlfJ il principiù di <·onv('.11it."111..a. in,]i..-l<lu:d(_-può <ld..c.rmiiblioecag1nob1anco nare la forma della struttura della società in un momento dato; che 11011 esiste quindi aJcuirn stntttura economica definitiva. ma. che i dtte pti11cip·d1 qnelìo indi\·iclualc e quello sociale, apparentemente antitetici, potrnnno temporaneatµente prevalere l'1u10 sull'altro 110n mai escludersi a vicenda; essi, in di\·erso \·ariabile ra.pporto 1 don·a11no coesistere perchè interamente sia esaurita la necessità di sodclti..sfaredei hi~gn.i :_ che .solo l1 i11cli\·iduo sente - in perenne, costante trasformazione quantita.th-a e qualitativa - molla prima e foud.an1c11tale dj ogni aiti dtà - e si.a soddisfatto quell'istinto cli ditfe.renziazione degli individui e elci gruppi troppo evidente perchè possa e~sere 11egato. Se ciò ci. fa seguire con Yigilc s.impatia ogni tentatiYo di realiz:,..azione ccllclth·a, purchè entri si11ceramente in aperta concorrenza con le i11cìiYidt1a.li,in quanto dimostra, una decisa volontà di affenn .... 'l re co11 più potenti 1nezzt WJa. forza nascente e di lealmente misurarla nel grande agone, ci distingue e ci allontana dalle dottrine socialiste le quo.li,\ fondate sul presupposto di tma evangelica teuclenz.a u1nana alla. fraternità, ammettono possa l'indl\·iclno gi1mgere ad identificate sè stesso ne1!a collettiYità, a pe.11• sare, ad qgiTe, a gode.re come prute di l1ll tutto e possa ciuin(li trn giorno, quando la necessar-ia e·ohtzione matei·iale e spirituale sarà compiuta, adagiarsi nel raggiunto nii,;ana della più perfetta armonia sociale. programmatica, 11011possiamo ammettere che lo Stato, il quale 11011 può essere che la ristùtante delle forze stesse, venga ridotto a strun1ento di un paitito; quando, e forse è fatale, cosi av- \·enga - in quanto il mezzo col quale le classi te11dono ad assicurarsi il raggiungimento dei loro fini• economici particolad è la canq·u.ista del potere -, noi crediamo cE compriere il p-il1 sacro dovere ponendo in l.uce con wia critica inesausta i danni d.i una teoria dogmatica di go\·erno ed eceitan<lo e difendendo l'atti,-ità delle forze contrarie perchè sia ristabilito 11ella lotta un fecondo e spontaneo eqt1ilibrio. Qoesta nostra posizione 1 apparentemente fuori delle \·ie lungo le quali si mtauo, si sommano e si disgregano le correnti atti,·e cli interessi e di teudenze, troYa una giustificazione e una necessa.ria ragione cù essere nel fatto che la stn1ttura sodale moderna, a differenza clell 'antica, non è la rifultantc del! 'esistenza di categorie ben definite e nettan1e.ute differenziate per cui l'una può sulle altre ad un momento dominare e iu sè • sola identifica.i·e Jo Stato, ma la risultaute ùi una stretta interdipendenza di tutte le categorie stesse, di una collaborazione che supera, per la sna stessa fatalità, la Yolontà intransigente dei singoli e che apptmto perchè rispondente ad un concetto di ·uuh·ersaJe necessità non può essere fissata che tra-verso uma lotta aperta~ liberar e in.stancabile. En-auo coloro che credono l'idea liberale sia );°on è difficile cli.mostrare cha tra quel punto mo~i.a; essa, fAU" ora nata, si impone tanto più - ·tenza pieno di roseo ottilnis1no e questa decisamente quanto più complessa di\·iene la r cl . . , vita .socfaJc poichè questa per la sua stessa com1.;.on• usioue 11011 '" 1 ~ poS t o per ~;;- è!. sfugge al <lo.uinio <li ogni indiYiduo e hP-r;1lr- c},e_non si '";roo..;_t: ......... :~~- -.. mént-ancamente a rag10 11 \Il Se è \·ero che il socialismo orclille futuro, come' tale non si può manifestare IL che traverso inesausti tenta.tivi di realizza:,jone. ' Chi possiede o crede di pos~ede1·c la formula della Yerità la- chia\·e dell'online i1111nutabile e perfetto :iene cose non può e 11011clcYe sfuggire al ùO\·ere eh costanteme.11te, con ttttte le sue forze e con cgni mezzo, agii-e per raggiungere c.iò che oggi (:: sogno e domani crede possa essere realtl1.. 11 liberalismo in questo giustifica e spiega la funzione E'l socialismo quale fo17....,1.. sentita. daUe masse e r· ·di non unica ma ncu trascurabile nell 1equi dello Stato. Lo spirito critico di chi il soc1 t.ismo propugna non può, senza Yenir meno al1e necessità fondamentali dell'azione, giungere ad anuneHere clic i1 suo progr'a.in.to.a, mc11tre ha ragion d'essere ideale e pratica in quanto animatore e suscitatore cli fede e cli a~ zione, possa tro\·are attuazione li1nitat.a da ntille progra1nmi co11co1-rc11tiche alimentano azioni e speranze di molte altre delle classi in cui si dh·ide la soci.età; che la realtà futnra conterrà senza dubbio alcuni clementi fonda.mentali di esso, ma sarà probabilmcute assai diversa cli quella rigidamente architettata perchè: dai mille f<'lltri pure a\Tà tratti i suoi elementi costitutivi. Essenza dell'ideologia socialista. è un concetto ancor og-gi incc111plctamente elaborato ma nelle sue linee generali clcfiuito, dogmatico; il co11ccllo della vita sociale al contrario, solo nella rclath·ità delle forze t;ova la sua formulazione assoluta. ;\cl porre; le nostre speranze di chiarificazione della politica italiana specialmente nelle forze del lan,n; d si impone il don:-rc cli asserire senza Jimit.azioni mentali questo nostro concetto ck·lla dta politica, che po:~Lula, in tutti i can1pi della \ila (.-(·onomica e politica, l'inserzione di un.a cosci<.:nza h('11 C'hiara della 11ccc...:,sitàdella loU.a. e: dc-lla c·on<·rn-rc:nzackllc te:n<le;n:,.,<; ideali pcrch(· l'intc-rfere:nza ckllc correnti che creano e cn.-cntnrn, la 1c:alth ne siano spont.ath.:lJ <: \·alido c-fk-tt<,. Quc::sto, rip<:tiamo, (' il punto ne:-1quale si ma11ifl-,t;L il profo11d<Jclic.sc:-11so di<::: ci sc:para dalle idu,1,,gic: c-he; ,,g-gi in si..· sU·!'-.S<:assommano il mo\·1111<:ntoùp<:raio italiano, promettano esse il rngxiu11i.(im(·nlo di un ecl<:n collc:tt.ivista o l'armonia di un collahora1...ionismo cli classi sotto la c:g-iclapatc:rna cle;llo St.ato. . St· n>g-liam<, che 11e:ll.alibera umcorrcnza d1 l<:ndc:111<·<lin.·r:-:.<:ogni fon.a debba sapc--r assumc:n; una rihri<la intrans.igc:nz.a spirituale: e « ~on hai mai ossen·ato, ragazzo mio, in qualche affumata cucina, Popera n1cravig1iosa dei cuochi, quando per a,·\·eutura debbcno apprestare un pasticcio, un piatto composito, un cappone ripieno e farcito? Si dipinge Sttl loro Yolto sudato il dl\-ino p-iace.i·e dell'arte, il senso dolcissimo ed ineffabile della creazione, ed insieme un grasso scrriso pate1·nc. Fra il lucido untume delle casseruole l'opera splende. Lo sviscerato cappone Yiene pri\·ato delJlossa., finchè si riduca a u11 molle anunasso cli tenere carni; e oer il biuco fatto dalla nattua 1 m.a che il saPieute coltello ha allargato, ,1ieue spinta e pigiat.:'l ogni grazia di cljo. E c'entra la carne cli porco, grassa e rruata, e i finocchi, e l'aglio, e le oYa; e le sapide rape, e il castrato; e i pinoli, e le mandorle ama.re; ed il tenero agnello, ed il bo,;·e; e la zucca ed il cavolo; e i ritagli di vecch.ie carni stracotte e \·erdure avanzate. Che importa se alcuno di quest_i ingredienti sia ;malandato ~ stantio, o se appruono non coufacers1 tra loro? Se nei vecchi libn si legge e alJiu.m calidu.m est et alvum moYet, et 1u-ina1u ciet, oculis \·ero nou est commodum, brassica calefacit et amygdalae aestuosae sunt, cocurbita contra frigidissima; carncs bubulae ah·um sistunt, asininae alvo secedttnt, et pulloru1n aclhuc magis, sui Ila.e multmn alnun moveat »? Ogni e-osa dh·ersa si confonde e si sperde, quando (: entrata nel buco ospitale: il cappone se.n.z.'os.sa gioisce di nuove \iscere. A tavola, per quanto ttt abbia il palato fino, piìt non clisti1~gtti carne da canie, il, [resco dal con~e.r\'ato, 11 cappone dal porco. 1 utto (: stranamente fuso e confuso, disciplinato: una incerta profumata delizia bea il palato dei banch<::tt.anti felici. J,: il cuoco divino? Conosco uno solo capace di toglic1·e anche le ossa. ai \·iiili capponi, e di cmpirli cli nett..'tre lardoso. lino solo è così esperto da scr\'llrsi cli tutti i ri~u~i. . Tutto sen·e, tutto entra, capisci, anche 11 lesso cli it'ri, anche se comincia a puzzare. ~ulla ~i 1:1.sciaeia parte. l ua co~-i ~ola 110n mi va troppo a g-cuio: mi sai dire pcrchè Enrico Ferri fu di1t1('"11ticato?Asiuinae la.men ah·o secedunt ... 1L For~ il vino dolcis.simo di Valpolicella l'a- \'C\·a un po' esaltato 1 sl che il naturale ainore per i pollastri farcìti e quello più "Jh'ltli~ltico per il Re clei cuochi, lo inclncevano a strnm accosta111<:nli e confusioni, e a g-iochi eroicomici cl.i parole . .\fa mi parve che solo cosl, come con confuso e poetico discorso si cspri~neva. il i_nioosp~- tc vecchio medico grasso, epicureo, n~pettabtk·1 e mus.-;oliniano, nel bel mezzo d'un pasto ~opioso - solo c~ì e non altrimenti potrebbe essere: canUlta la. gran gesta; 1ni sembrò che per quest.o gli italiani la arn.111iii110,atte~dendo un pod .a che la rh·e.sla <li maccheroniche rune. Forse b verità che è:. nel vino aveva ispirata al mio buon dottore la migliore pos.sibile_ d.efinizione ed t::-.altazion.e d<:lla politica demiurgica. c.l.

LA R_i V O LU ZIO K E L l BER AL E ' •' lè sii111pa.tie_che egf'i si catti,·a,·a conte; testa vuota e donnin~ fo.c~leJo l'i111pr(?vvisa sçQp~rta . che il te(ni.co De Kq,·a poteYa rinscire L.1. 1.isor-": sa. del giorno.' . • Se 1'Ita.lia•·fosse s'.tato llll paese serìo avrebbe potulo •.,:aYerecol pa}-tito popolare un ~sperime:nCu ?DJ.Ìco den,i~ralico ci seri,~: to ru1ticlpato e cara~tteristicaiuente latiuo cli: la-: « \·o~ p1111l:~te·;Su \uia hd~gh~i~a inglese che.. bt1:rìs1n,O àl _potere. S<:!nonchè... il ~ Dottald de1 '., da 11oi_.nonesiste. E -p,w1tafe-an.èhe su· ,un p:rnle-- P.' P. ·Ì. ~r,a; B'il<ippo;Jvieda, e F, Méd:à. teneva tariato Ìil_:>eraleche ègualmente 11011 es1Ste. Può studio :d'a,~·Ocato a l\1ilano. Gli' tt.ffici di ay,·0essere che Yenga su, 11011nego; ma è cosa lunga c.ato e di deputato si possono utiln1e11te s.ome pe.rtiò solo anche aleatoria. Io m.110 st.àre- - n)are con la so.la sorpresa dì.'froYar'. 1ubltiplicati 'n calderone piccolo-bò_rghese e si può· politicamente non farlo? - più' s,ù gli incass( Se· il deputato è stato per qualche sicuro_ Questa piccola borghesia c'è; ed è. la tempo ministro o presidellte della Camera la sola twica e ,-ariegata classe operante politi- moltiplicazione ·ancora_. se ue gio,·a. 1\1a non si c:.acme.uteanche· se economìcaJneutè debole. Fi.10- può consen·are questa Enea. ):on gioYa, clivenrì del calderone picco.lo borghese si la,·ora. a lare leader e ministro insostitu.ibi.le. Bisogna savuoto e non si suscita ntùla ». cdficare una delle professioni. Quasi tutti i Dal calderone piccolo borghese nessuu cuoco parlamentari italiani del dopo gue1-ra tro,·atisi riuscirà 1a trarre qualcosa di diYerso dal fasci- a qnesto partito, scelsero cli non sacdficare lo smo o dal giolittisu10. Retorica e politica.ntismo studio legale. Fu 1u1a nobile pro,·a di modestia, saranno Yizi inguaribili cli un'Italia iucapace di nn dconoscimeuto gene.roso delle proprie abituTita industriale 111oderna. 'La piccola borghesia clini patriarcali,. del proprio spirito parco, ordiè la classe degli impiegh.i, la classe cortigia11a, nato e proYinciale. Che onesti sudditi, che uffiproYiuciale, pront.:1. alle esaltazioni patriottiche z.lali modello si potevru10 cavar fuori da questi e SJX;-rtiYe; costretta dal pattperismo a transige- uonriui nelle felici am1ninistrazicni del Lotnbarre sulla dignità, attaccata disperata:mente a st:i- do-Veneto e del bel regno di1 Franceschie1lo ! E pendi di faine, nllni$teriale per s.iste1na, sah·o a\Tebbero lasciato beatamente la politica a Raa non credere sul serio a nessttn ministero. Si detzky. Pe-usa.re ·che i" socialisti iuorricliva110 quando noi dichfanl\-amo cli pr~feÌ'ire gli opera-i che la clomeitica \·ac.no a bere il litro! • BiSogila rifarsi da ta,po se si ,-uol cr~re trn tipo cli scuola proletaria, cli scuola operaia. Nieute é011certi cli n1usica classica, ma, se occone, incÙ'minciare, per la cultura musicale, da Han~ <Yieril rossa e dai canti popolari. L'arte degli· operai come cli tu.l'ti i pr,i,m!Ùvi; n.01~ p11ò eSsere cbe applicat.:"1- per quel.clie rig:lwsda· l'ispir-a~iéne. Per gli egiziani il pttnto di prute1n.a era il sarcofag_o, per i cristia.ni le catacombe, per es:5i sarà la .. fabbriea, Ne))'àrchitettUJ'']..• della• fabbr,i' 0 • ca c'è posto per la poesia e per la politica, per la filosofia e per la tecnica. Tutti' i eongegni clell'indu$tria m~derna. diventano accecsib1ij all 'o· peraio se glie li fate vedere dalla ·sua macchina seuza corsi di matematica e di astronom.i-a. A. .ttra,erso la sua esperienza cotidiana cli lotta di classe gli potete far inte11dere tutte Je teorie del commercio, dell'equilibrio economico, del realismo etico. _Ij:non ci può e{>Sere la sc1wla operaia, ma fe srnole operaie, la scuola della Fiat, la scuola degli operai della set.a, la scuola. dei man.ovali. Anche il popolo ha le sue ad.stocrazie, e non lo si può tratta.re senza riguardi co1ne U}l caos indistinto. Seno.nchè per questa scuola, nella società pre:- sente, chi m1unaestrerà i maestri?. Gentile usurpatore pos-souo tro,·are tipi ,·ariopinti, es.empi ccrnples- ~ 011 si può dire ché' la lii1ea di. condotta di si e discordi, sottoclassi e derintzi01ti della pie- F. :Meda, uonio di probità 1;couosciiita., corricola borghesia ma l'apoliticità, l'immaturità po- sponda a un calcolo di utilità personale; le litica, l'esaltazione cortigiana, il parassitismo, cose sono assai' più gravi: è in questione l'istin- Ha detto 1\1ar,inetti: sono le cai.-atteristiche costanti di grassi ceti che to italiano del poligrafo, dell'uomo di bella « Il m1o amore devoto per il fascismo e la mia hanno conosciuto la ,;ta moden:1:a soltanto ueDe e Yaria cultura, dell'apolitico che sente la poli- atnic:izia per il grande e caro i\1ussolini mi imforme più goffe del1,americ-anismo sportiYo. tica secondo i costumi clell'accademia, che igno- pongono di dichiarare francantente che la RiforLa,orando nel calderone piccolo borghese si ra i problemi de1Je forze in giuoco e .dell'in.tran- m.a Gentile: è assurda, passatista e antifascista». Qn:Ost.eelezioni sai'an.no la toniba .dei eom6a.tt;enU:_ di~e11ta1ìo "tntti deputati! ·11_governo, fas~ista ·olt~a-g'gia )i gae_rra e i dtjèorati, li ridu.ç-e a stn.lJneii~ elettot~i, li inizia jptfr i bassi serYizi • di lVI011teicitoriO.E' evidente e.be coi sistemi cli 1\1:ussolinl .si p-r~para la. ~volta contro gli cx coinbattenti, ~rlin.ciaggio deltn1edag1.ie d'Or9. Il,' solo nome dìe oggi sa pi-ebbe trascina.re le nl~e, 111;uovea~Je~-pe1··u11 significato ideale è :}fisiallO e i éomùuisti furou·o beh ,pocO cofaggi05i rin1..1ucia.ndoa presentarlo! }fa il segno più audace di questa liquidazione cfel -combattèntisinò eome politicantisÌ:n.o viene da Giolitti. Il , disfattista, offre la p;ù bella cal"'icatura degli esibizionisti del governo della trincea. E', uno schiaffo a l\ilussolini, una sfida. Il neutra.lista, l'runieo di von BuJov;r, diventa il rappresentante degli ex-combattenti, dei mutilati cli gue.rra ! ì\1ette avanti anche Jui le ferite e 1e medaglie d'oro e ritorna decorato a Montecitorio! E' il regime minato, ca112onato, deriso. L'iuonia di Giolitti affronta Mussolini nel sùo terreno,, coi suoi mezzi":·· il mussolirusn10 non. ha a.nni contro un 1Thussolinia.t10cli tale razza. Il d,1ell,o.è piaeewlissimo p·er -gli itàliani : essi sono contenti' di Vèdere le 1f~_i_~o11icosì cònfuse, l:a dig1li°tà SP'regia.ta, le convinzioni mascherate e 1nercanteggiate. Si lascia portare anche a Giolitti la croce cli gue!Ta, I gladiatori si souo scambiata 1-a parte. Gli. spagnuol:i che si va.ut.ano di glorie moresche prima che di glorie romane usa.no affidare lE! parti ai galli, e cosi sfogano i proprii gusti per le scommesse. ìVIanoi teniamo al Yerisimi]e e abbiamo trasportata a, Montecitorio il cireo e le emozioni clel totalizzatore. laYora per un altro fascismo. ~on è possibile ri- sigenza ideale. iiesse le cose in questi term..ini NLarinetti ha ragione e i\1ussolini ha torto ca,are di più, co11 questo materiale umano, di bisogna spingere la. sincerità fino in fondo: e quando lo ccmtracldice. Lo, riforma Gentile è rea- Un telegramma di Facchinetti quello che rica,;,-ò Giolitti. E oggi tui'opera di la µire7Ào11edel P. P. I. ha ragione di accorgersi ziaua.ria più che fasciS ta • Le due cose si possono Facchiuetti ci telegrafa da ìVIilano in data 15 coutiuuità amrninistra.tiYa e di riconoscimento che i discendenti di Esaù uou SOTIO fatti per la distinguere. La reazione fascista ha un colore co1Tente: delle esigenze dei nuod ceti, come que.11a di politica. latiuo, so,-Ye.rsivo, futurista. Gentile ha impoGiolitti, fallirebbe nell'atmosfera di esaltazione sto lill abito lugubre, clericale, bigotto, 1111dot- « .Wai progettato col m.io consenso nessu.n bloce di irrequietezza creata dalla guerra. Per una scuola operaia t1inarismo sarncen.o. CO elettoral.e abbracciante partiti e grupp;, dc La mentalità della piccola bor:ghesia si rh-elò « Il concetto Yolgarizu1..tore delle biblioteche Anche tra gli u0mini c'è una bella differenza Corgùni a. Giolitti, a Nlis'iamo. Nlai d.isc·uiSsocopiù ridicola e più 1stolicla che in..1..i nell,iufatna- popolari _ scrive Guido SruJtini nei Diritti d-el- e ìWarri11ettiafricano internazionale potrà semstiiu..zione diretto·rio coniposto Tu.rati, Bononti, • 1 p ,·itica d i b~t 1· ,- • f pre vanta.re di1itti ben p!ÌÙ seii cli pireeurscre e Graziadei, Fa:cchinetti, Ma11.ri, Cocco Ortii, per zione per a O e com tH en 1 • _,on ci u la Scuola del 27 gennai.o, - ne fa vera111ente d.iscceupato O cen·ello yuoto, in questi anni, che archl\·i di nozioni da travasare a caso. Non già cli interP'rete autorizzato che un ex-professore, ga·ra:ntire riswm, teneat.i,s il gm;er·no del. 7 aprile. nelle orga._11.izzazionidei combattenti non abbia che le nozioni siano disposte a caso tra loro dal _se non altro perchè fu compagno al Duce nel- Jllai sentito pro·wunciare dm "?vhissoli-ni Jrrosi da trornto il suo posto di perfetto italiano. bibliotecal;O O dai suoi collaboratori. Sono anzi l'ora della sventura. L'arte di l\Iarinetti è tutta voi attrib11itegli sciocche per se stesse fino at/a E sui combattenti si fondano per n1achia,·el- ordinatissime. E'_ il loro ord'.ine, il loro insiemeJ una preparazione alla marcia su Roma; arte cli evidenza, )L lismo anche quegli antifascisti, come il nostro che, in chi 10 riceYe, nè presttp.pone la.voro di commesso viaggiatore cli oggetti sp~rti vi, cli Facchinetti smentisce ciò che a Milano e a amico democratico). che ,·ogliono rimestare nel criti(?l seria dei problemi, nè provoca un ul~- squadrista rumoroso, di studente sovversivo. Roma tutti sapevano e si confidavano in gran calderone piceolo borghese. Creerebbero un se- riore ·e fecondo lavoro cli svolgimento, E se, il Mussoli11i è riuscito perchè l'e"JYefÌenza di JVia- segreto P"f via, o al caffè, alla Redazione della conde fascismo. Certo nessun paese offre questo larnro non c'è nè prima nè dopo ma si limita ,;netti gli ha aperto la via: fu Marinetti i,] pri- Gfostizia, all'Avanti! o al Doman·i d'Italia. Onostro squallido esem.piq cli politicantismo che a rice,·ere 1111 ordinato quadretto cli scienza, ·si mo a, _dare il tipo di un movimento milanese, gnuno parla,·a del blocco confidenzialmente, specula anche su un dovere compiuto. t tta . c1· t . ...... h a mostrare come si crea, c01ne si i1nprovvisa. raccomandando all'a.ltr'd il segreto, da buon co- / . _ . _ ra propno t un vero ravasam.en'-V1 c .e: :i\, anne+tJ.O a 11 .- 1,.t. ~ i_p....ll!.J:h:>l- m.1nisteriale ~,.,_==- -- . B1sogna avere 11 coraggio cli non,._ star,e sul ~r 1,indetennina~-~<?;i~ ...di-_chi riceve. .. , ~ _....,.:.::_ i\1.ilano s1 ac_:TQ;IA.,:;; ~~-. ;.~1.!!:'-~rra__ sp1ratore. ~~r-1~U~l.:::::'v 'al lattÒ -sèh~~- ~ suuro. Quake:. • 1?1 calderone p-t~ ·are.rO:J.;.:~,~ruz:.)-:).-- , ~n 'OttrS1u ·~_:::!!.1~u --... •-,..:.:.:.;.."'---- , ,:.:..0~ fa -della politica anche col ~manti- ment~ e velatamente, con tlei particolari cari scere: anche • •_:_.e e iu~ -I"\ . - ..,.~rr,-..,dsµ n ... ·. :vivere cli"scien;- <._~mo; s't utilizza il re . . turati per non I ca- - . - - , , 5;'.2!....--~"ra un ritmo cli se- - ~-Tamu•';,.,,ttmr10 a coloro che co,:; 1 . ,p le . Slervi la pubblicarnsmo tendenz1a- c anneggiare troppo i si=on del ,.&&~pntn<i cbe siano nate le avaneua cli d 1 intendiamo d'elevare a un 'r '. li a sc:ienza d re . monru-ch1a. Mannett, bandiva complotto. Per non sembrare dei dela;,ri (sebmoTI111ento proletario e borghese.,, _,_;eh: ,: Bisogna tornare al concett~s:~' 1:as~~penore? p;oo-:::: :e~,a il culto della ,·elocità e, del ~e:e~l ~gr~t fosse di Pulcinella) mescolamn qou~ forze ~anno una _mlnoranza. basteran- è ch_e la,·cro, e che· JX.-rciò il laYoro sonlzaonon ra :olo i;ieuee odespl,onrt,ddel coraggio, deIJa guer- l • tti e I vero con credibili fantasie Fac- ,_,_ rompere il bl d a~q ta I può ,, on o cune non ha capito la caricatura ed • , ae:rJi a differ . . occo el parassiti e costrin- ....wls. re Ya ore cli scienza, anche il lavoro ma~ Questa era la ps.lCoJoo-i~del . duto. e ca- "'. • euziarsi secondo responsabilità nua e. p • . I , " pnmo capo della Ch • cise. pre- Se ·1 nrna nvo uz1one fascista: una fantas· af . e egli abbia pensato al blo~ sul e ,. . . l ,·ero è lavoro colloquio t • na dl im:1........ 0-.- • t b" la nca- pro\·ato I . . .......... v serio è . t_ un_ cr_ i terio infallibile p- I' 1 ' • s razianite del- fac . "''"01_,_u. OT ide, e lusstu;ose sotto la . • . um1nosamente, non tanto da,· tes . I ~ distinguere tra u.o_mo con_ a realtà eterna, ciuest'abbocca,nento· C1a t sta m aut ,, bmog l 1t..ahan1 ò,oggi 1e per::>0ne serie do; 1·t· b. o1· p1u 11npert11rbabile; tlll roma2':no1o orevou che noi potrem carrt· r .fasci = po I ,_ puo an-en1re in qualunque condizione perchè ,soo-no c' espan.sion •tt "l . . "' quanto <1:alfatto che eò-Ii solo tmor. present.are, 1; g l ant1 sti dai futuri collaborat • cli l~ nessm:12"Puon10 È.'. come campato in a~i.a. l'er- s to . . e ~Q o t c1p1glio severo e t· . b o a 1 SI2"Ilon ti- :'>Iussclini: onesti tendono ai blo~h,· . ofn . e ò I endenlzl,1oso,Precursore dell'uomo del dopo·o-uo,· ra' m allo, chi per scberzo chi I"' • . uni • . - ....... e ai ronb ,1 .a se1e11za.deTe educare .il popolo a cercare ra. e 'uomo dell d. . -t:. ._. - è affrettato a smentir.e r E 1· . , su seno, s1 CJ, giocano a fare i patrioti mod.c.,,,--.,,.,.li 1eterno nel prcprio lavoro manuale d . t' fi. aspe 1z10ne punitiva·: di que- . . • g 1 e vera.mente l'er:oe So; 1· A-' I ' ....... o..& ... o cr e non e,e se 10-ure cos'1 sqna11· 1 d' e 11 martire del bi t'~f!O 1 w.::-1 oro proo-ram.mi . ftF.r 1• pn· .. 1 -b daro-J' l • ' . -t:., . ' te d 1 eroi ai quali manca • occo E' ·1 to d' _.. ,, • ,-~ rn, , mot- . ": 1_!"'r. so uz1one di questo problema l'uni- poss,bil,tà cli confi.d , . . . su.a .d ti • , su-0 segreto la l' ~1o_n~ non pu? essere che: la lotta contro ,er:-,aJ.1ta dJ un diverso lavo.ro. ca.no la ,·iolenza • tenza e rnttJrutà: che predi- altr·1 ea -:~· E non fu infatti.Facchinetti 'con _unamnutà, la resisten.za inesorabile l'intran Le biblioteche popolari non possono essere clin es ema per pat1ra della solitu- ' I muti ati e combattenti l'ispiratore lell s17em,a cli fronte a nemici ed amici'. - altro che un flllOYOramo delle bibl" t I , t- e:. per p,uu-a di dover_ fare i conti con se commedia ,socialista clel 4 nO\·embre? Bast.a c ue~ biblioteche cli la,·oro "·· io ec 1e sene s esst. La in~schera e tl cipiglio do,-rebber - s~o ~~ch1avelltsmo per confennare la no!t.ra Il piatto di l~nticchie dell'on. Meda . Bisogna congratular~i col 1-'. J-'. 1 pc-r 1 , . 1 ~,,.,n,: .. 1i )~e-da dal ParJam,-.t F. • ... eS,C u- - , .......o. ~cc0 un sc:uno "C sco_nde_re_l'a1_·1,dità.Tutti hanno i11 mente loena. d_efi111z1onede_l Facchinetti, ma.rtìr.e ciel ·na c-rit_ica del _concetto di cultura 1>opola1·0, caina l in- \. bl f li blocco. l f ..... . ,;10111 p1u so enni e tenibili di ·queste clas- ~- occo a ito o-io,·a n o- 1 qu_ae _u inteso_ sinora in Jtalia, non sarebbe s1che fi l I fidenz.a è 1· . -'=> . eoa:re_anc 1e se la conc-hrn.r • , 1g11re re fascis1no. 1\tia a, 1'.Iarinetti bi e l\ entata eh clon111110pubblico ~ l .~ n s~ non si. coJJvcrt1ssc in un processo alle o-nera semp·t'e t so- stesso può ~ J . • ..e 0 p,iet:·lo(rie 1 , o . • ornare per tro,·anie la o-eues1· . ,a ere per il colloquio con -~Iussolin,· pr'=:~~ '!1 una \-◊lrmta di (hiarificazionr: in;-;o_ rab1le, importante com<= il manifesto 1 e1€:Zi0'!1i e r:ome l'intervista ti J • 1 ~r e .,,., aUa Stampa:. • an c enca e dJ Stur- (,ius.t.izia deHa -tr • , x · t· 1 . J. ~ ma• - on s1 offen,Jr..,nole do- / ~ 1 ~Ter.ta ~-c.we poligrafo apologetico del catto- -K,~~o _prafl,.:o, <:omE: avvOCTJ.tr) e com.e uomo di f:f..J~1hr..,nr.1 e r]j buon SC...>Jtsoe si asseriscE: che ~.!'_J_i fu ~no ~ei peggiori rc.-srx✓nsabiJi d~l fa- ~1,,mo. ~on_ s1 vur.Jl ooJpire la sua persona one- ..s.m. <-; . f.)('".>n.an.:i di manzrniianf.J e: dj r.,rr.,fessfrJnista :1111.anese.Dio ,-e ne: g-u.arrli ! Filipp,., J.Tc<J;1 p_ar~1amr..,frarn:.:amente, <Jra r.·hr~ _\Ju.~"-'.,Hni lo fa~ ~~ ~.-natr.,re, riuo.;d, insieme:: u,n De Xicola 1-:t \:ttn~ d-=:1Ie a-;r.,..-.:LUt7Jrmi eh(: :±Itri •i form~va d1 _lm. La ½'Uerra e jJ drJJ,O½U<:rra funmr., ,ingrr la.n ne:1 <-rea.n:dél!e famf:'.bfandr.: innrr.·<-nti nr <:en.:a.te, r~, · · ' , m , JmJm C{Jn-:r~ (Jl"J::;mdr;, ]1/.,nr,;mi, Jh-da, Ro.-;eJJi, Fa<1:a, a CUJ ne:1 JJC.--rit;r]o rffolittianr si !".>0t.c:,:a -J)(;n5:"ire ,li r..,ffrire u11 S<Jttr.,,s:g-reutria~., ·,J 11 mim.a;tero deJl.e f-'o..,te, ffu indu1g-c:nai nrm a~cr;ra _smr~, di r;jr,,Jitti m.an,.larli aJla. r~iustizia e .a1 J~av~1 J--ubhlici !J si tr<'J\·arr..111,.,, a causa de_lle so~1 singolari chr= c,ubivan,., Jr. fi~1irc di pn~~ pi.a~? co~ GkJitti, Xitti, St;nnin, 1 , Bis- :°lati, presulenb e <~irnlid::ti ::Ila J.rn<o;jd<:nzar.,r-r ~ f:":Lo soJ_o_di n~n e.ssc.-r~i<<.1T111.,r<,m<::s .. ,i pc-r e:ritJ spec-iah e dt n,m e;-,S<;ref,r-.-ri<·,.,Jr.,..j J)(:r nessuno. Oggi si cede al vezu, di deplorare Barberis e B01pbacc, deputati e non <'i j avv<:<lee;h(- e,-ran.o SégnL ben più preoccupanti di pazzia cc,lk-ttiva la ca nd idatnra cli De :'\k-ola alla presidenza, pe;-r •.. .,,,."".- c,a_cm ._sc--dtunil ,·ccchio moyj 111e,,to Ge·1t1le • bb -'=> • a c so· l ta S ' non e a astanz:i dinamico non è ab- tu nessttll testi111onio oculare fu pres t ~ --•~ b , •• ' consideri la figura di Prampol.inl bastan✓.a sov,·ersi\·o C'è . 1 ' e Anche del coll • en e. obi_le sim_bolo delle aspirazioni e degJ,· ,·c1~-a1,· • 1 , l' . : so o llll altro uomo S . oqtuo con l\Iusso.lini Faccltinetti d t ~ _m L.t ia che supen .Marinctti i1elln. sfro11'-atez..- n1e11L1scele frasi n11..tace s 1 _om111an 1: ,:agheggiava l'apostolato con entu- za e nella t . l,i; - stro atta Il ' u a sosta111...a. del nosias.mo t<: l l ·1 J • mono ou1a deJi.'imprcivvi.,;az..ionee che ., . eco. qual.e non den~ e 11ou p,,o· es- • .J 5 oian_o; 1 culto della scie-nza (i,,.tesa abbia J • I ser f t c ' , . _come. u1 a comproiuettente e ineducata _e ra~n e.so:_ esso tiguarda la tattica e ,·1 mao_n_e___ n <:1_ secoli clel_l'm_1cien11Jgime, co11 sp,·,,·to ,1b1tudme cli . ch1avell I F t.,:. . pensare m pubblico E ·1 '... ismo c1 . acchinetti, come cli tutta l'o - ~ns .J• r,:1t~co_ e: quas, cJ1lettantc:sco quale ricche-u- in pubblico esclude in questi cnsi i~ J pensare pos1z1oue che s1 \7.tol f cl . . p 7~ d1 rnn.iom e disint.ere~ di ricerche) trru1quil- privato. , pensare in . •on ate sm combattenti lam_en_tc:ac-('cJ"Tda_toc _t'l.J'amore nr~r le· plel,,·. 1·1 e cont.muare. PequiYoco pabiottico del fascismo s I t ,,.... Xessuno ~api ebbe dare tort 1\! . e lasc1a fuon quegtione la sua onesta' . •oc-i~ is1:71_0 uratJano, 111 ciò clre hf1 di ,n.jù bello st • o a 1 ru111eth La e dt l# ' Olla e stata mgn1sLa e rngra(;i. g Gentile è un ~ ,· f)lU_ generoso, l:. ickntfro con Jo spirito nsurpalore. fl ministero dell'"', l'. 1 <lc:Jl tn/ell1genza nissa 'sul!· 1- . 1 " non spetta,·a I . . . , ; · ~ • - ,. 1 e 1 marxismo: quan- a ui. • cr., J <ùm11111sb lr.1nne:~i nel r910 Lirarrn . ::\[, , J" . , • ;,, ,. J O 111 campo - ...-t~~ ' t trn.tlò da c.-retki, <la cinici, da diaJc:Ltu. 1 ('. ... a r,,-r.ati e,l c.-;a.:-.p<:rauti. . T~i1;11Jg-:-1rc~ la cuJtun_1 <:r:1 tuttrJ: p<,ch~ c.1><.>d1c SJ u_m~,bbe:rCJ (almc..,r1<Jrn Jt:tlia, dow· ali:-.. sc:i('.111/,a corllgwna . .:,Lc:ttc: ,ttnJ1J"c; rii fr<>nt<:un popolo barbaro) d., .c,,-;i in~<-ntw illumini mo, di così ~ne;st.a d<:d1z1<1neagli inU.·n s1 ddlc das.•i umili_. J _<·~,,,; .,,d:tli-,tj ftutLi <klln IIH:di:t bor<rJ1c:- Sl:J H1lc.-v,.1!''Jav~·id11~,r~i :-d JhJJ'>lfJ, mHJ;:u-: :-ti ,~ .JfK~l,.,, _ <-1_ 1 . ~ ,1 111:<·ndeval/{,, <>111(• pl<·b<· bi--.,,- ,_,nr;.. ,.1 <11 1UC•\f•rc- iJ <Ir111,, sin<ff:1 inll-nlc:tto <l<-1 SaJA·T('.. L'ironia di Giolitti Q1.1aucloCiolilti fece approvare: alla C..1.mera !;:i. nfon~a _ckttorale mussoli11iana gil1ram1110 a no, sl~s~, <11 non disct1tcre più i suoi ntli in se~ cl<:po_l1t1ca,~minandoci <'lic c:gli ,--1«1· Il' , • I • <'"" 0 .t.sse or111.1.su •••. tc·!:·1..:110clc:mc11t.arccl<.:gliistinti e dei ~--11t'.m~11t1p1u p<.!rsonnli. Era inutile parlare ciel ( ,u,l1tt1 v<:-C'chi< 1 . < . . . J _qnanco r1 tro\·;1nu110 ch1,·anti ,.,~,l1tt_1 g10\·a11e: 111 c-;1111icia nc-ra. Tnvc:cc il vec- <"1110 c-1 . !'>mcnli...cc:. :\ ottant'aniii lia lro,·ato la fr~~/,ad,t ~ina ril~e:lliCJ11c:, li tilla silenz.iosa prot~... ul d,L ~O\·,·tr• 1vo. Corn,ideratc il tono in cui e, picse:ntn la s.11alista: s,)krj .\Iarc·c·llo, C:X-('(JJJ1batt<:11l.t• ex-millistro dc~put.atù 11src.·nU;. ' , Vilhbnin:L Hrnno, c·x-c-(J111battt·J1i<:dc1>utato l\S('(-J1U,-, ' -~rltJtn J•,ui-f<:nio, :n•\.<JCato, cx-c-ombatt.cute. Cantono ( c:va ( dO\'anni mutilato cl' J> . , , 1 guerra. . <)(O man<'o che n Ltligi ,'\mhn.X'>illi 110 J[iung • n ag- . •. ''--S~<.: ll1 perfetto stile uffic-iuso la de::;i 1a.- P- g . PIERO 6□BETTI - Editore TORINO • Via XX Se!!embre, 60 € uscito: LUIGI STURZO POPOI.tJlijlSMO E fJISGISMO 400 pagine L. r 4 H'_ il più importante libro che , . . tuaz1one attua.le 111 . ~ 1 u1 la s1- " • un pruno cap1t I L S zo fa la storia ciel P. p ,o o , turS\'iluppi clel fascismo e .ù L Segue l esame degli t° . • Cl SUOI Successivi por'. co, popola1i. l'arlicolannente elfi . rapla cnl1ca ciel c:leiico-f , . . ca.ci sono . - . asc-1s1110 e il capito] fi l sul ,:\aztoualismo e f . . . o na e . asc1smo che trae dal sente le cledt17,ioni per il futuro p . pr~- nali di teorfa <: di storia. • agine ongi- / lettori si afjrettin . d anco z1011c:• illustre: l<ctte:rat.o• ! gi n_azioue perchè il -voli~n~ ma,~darc1 ~a !oro ordirtto. e sara prest1ss0no esa-u.-

ECONOMIA_ PARASSITA Il concetto marxista della deriYa.zione dei rapporti _politici da fenomeni cli natura eco.. nomica ,·ai inteso o corretto in ttu senso che eSclncL.1.oguj rigoroso determinismo e fissi inYece co1u1ess-io11.idi caratte.i.·e irrazionale assai più complesse e Yorrei cb1·e m'isteriose. L'attività economica sa:rebbe la materia che cerca nella politic:i la sua for1na; Ienome110 rozzo e sfuggente che si tenta cli conoscere attraYo-so Jeo-o-j di approssima.z.ioni meccaniche e su cui t~- pera òel politico, mobile, sensibilissima, libera, si esercita come su un ten-eno cli sperimento per sorprendere l'istante in cu_i riuscirà ad afieonarc il sUO do1u-i11iospirituale. Riesce perciò ricca di note,·oli sigui.ficati la osseryazione com1me d1e l'opem. elci politico, \'olontà libera ed indipendente, debba tuttaxia incontrarsi con la presenza cli condizioni obbiettiYe fa,·ore:Yoli, o, secondo la frase più o-enerica degli idealisti, inserirsi nella sto1ia . ..-\~2-isolo a qne~to punto si potrebbe 1iprendete con frutto il Yecchio discorso della colt1u·a che si 1':ichiede nel politico. Que:-.te pregiudiziali spiegano il nostro scetticismo Yerso le troppo abusate disquisizioni sulla crisi economica e sui modi cli dsoh·crb. Se la parola decisirn spetta, sell7.a appello-, al poLA RlVOLUZIOKE LIBERALE piccola proprietà attraverso il paras:;ilismo a spese dello Stato; tai1lo sotto la legisla,ione rifonuisla quanto sotto quella fascista. Per la mancanza di capita.li.~ti seri e per i forti squilibrii nella distribmione della ricchezza non si ebbe nessun teutath:o di metter chiaro il problema nel Parlamento. Quando Salve111iuipropose il rimedio priucipe: rifiutare votazioni di ·nuovi tributi clic non fossero p1·e.. ceduti dal. licenziamento di impiegati inutili ness1U10ne discusse su 1 serio. I pochi capitalisti agguerriti 1>refedro110 ricorrere a metodi perfettamente filibustieri e dot·e la1 corruzione de.i capi del riformismo 11011 bastò an11arono gli SCjlL'ldristi per far prevalere i proprii ititeresSi ohgarchici. In tutti i casi la loro tattic3: preferita è di farsi pagm·e: in dazi doganali e sussidi, ciò che deYono elargire i11 intposte. L'operaio e l'agricoltore usano non ::i,Tedersi cl-i questo ultimo a.nello della catena per cu.i il beneficio 'iuiz-iale tonia a ricadere su di loro. ì\Iancando cli ii1iz.iati,·a coraggiosa hanno bisogno cfi delegare, anche a proprio ck111no, allo Stato,. lit funz,ione d.i allonlànm·e 1'impreYisto e il peiicolo: • La. nostra economia è così arrelrata e lonta.11a dai modi squisi~ che la pratica del capitalisn10 ha creato per il controllo e per la continuità della· praxis politica che lo stesso Lanzi Ilo paslaudo di riforma costituzionale non ba esitalo a ~c:hiarare che al potere legislati,·o bisogna. togliere il controllo finanziario. Si tende a fare del potere esecutivo un 'azienda che si di1ige e si controlla da sè, dividendo tra i più ,·iciui partecipanti le rendite ed i cm1.01llcati. A qu.esto concluclercbbero le critiche mosse alla d.emocrazia ! Qui è evidente che la crisi economica si riassume nelle scarse attitudini degli italiani all'autogoverno, che le fantasie autiparlamentari (at·o1ite dal fascismo teorizza.no nel modo più sconsolan.te e inconscio. Lo spctLro del bilancio può rjescire !.'indice cli tormenti più laboriosi che soltanto il tempo e le rivolw.Aon.i futw·e riusciranuo a evronare. Scnonchè cou questa speranza siamo addirittura nei li.miti della profezia. Bisogna che nuove condizioni di matwità economica preparino le ai·istocrazie adatte a sostituire il Go,·e1-u9 degli impiegati di Colombiuo, di Rrnssoni e cli )I. l3ianchi. So.lo con la coscienza cli questi fini la rivolta antibtu-ocratica. e l'invocazione alle iniziative regionali pobaiu10 migliorare il nostro costmne politico. AKTIGUELFO. SPINOZAFANCIULLO EGENTILEl~INISTRO litico l'indagine economica non ci darà lo spe- Volendo provare l'onestà del figlio, il padre di rn.lista e di rittadino? Era un pensatore in cui -cifico iufallibile, ma appena dei punti di rifcri- Spinoza. gli ordinò di andare a riscuotere 1wa era YiYissima la preoecupazione etica quel Crimcnto. Tutto il Yalore della tecnica si deYe e- somma di denaro da una ,·ecchia ebrea cli Am- stia.no \\"olf che cljchiarava la morale ccnciliabile saurire nel suo carattere di stnuneuto e di cocl- sterdam. La donna, che st.:-i,·a leggendo la Bib- c:oll'ateismo, e coloro che dkhiararono antieduca- :ficiente. L'uomo di Stato starà attento al Con- bia, fece seguo a ~pinoza di attendere la fine del- ti,·a un'educazione religiosa precedente quella siglio del1 'ccon01nista, ma lo subordinerà agl:i la 01is-tica lettura, poi, dopo a,·ergli domandato morale erano quasi tutti religiosi. I1 Gentile uon altri fattori storici. Il merito della più seria che cosa desiderasse e aYergli contali i de.nai·i ha ancora giustificato il Yalore del catechismo economia liberista consiste essenz.ialmeute nella cloY~tti, gli clisse: « Ecco quello clie devo a tuo scolastico. E n:niamo c1.l sedo. L'indipendenza del.- frru.1ca rinuncia al giudizio conclusi,·o: 1'econo- padre. Possa tu essere uu gion10 011estocome lu.i: la morale della religione è seco11clo alcuni una mista rimane fedele al suo lin1ite scientific.oJ m.ai uqn s'è discostato dalla legge cli l\losè ed il q_nestione esfranea aJ problema pedagogico, in suggeri'5ce criteri di buona amministrazione e- Cielo non ti benedirà se 11ou farai altrct.tru1to ,. q1rnnto la. morale potrebbe trane for7.,adal seutispone i risultati della sua esperienza isola~ e Xel dir queste parole oneste e. pie, prese il de11aro mento 1e]igioso anclie se questo fosse inclipe.ndenristretta secondo ipotesi e astrazioni quasi ma~ pe:r metterlo nella borsa del ragar..zo. ~Ia il piccolo ~e da essa. E questa considerazione è giusta. Nia tematiche, o secondo misure .semplicemente de- Spinoza volle a sua ,·olta contare le 1nonetc, e amn1-ettendo l'iuclip<::udenza. della morale dalla scritti,·e. L'economia constata l'esistenza cli 1m non fece nialc perchè tro,·ò che mancaYruio due religione si viene, come abbiamo detto, a dare a problema finanziario, burocrati'C01 mond.ario 1 of- ducati. Così il futuro filosofo constatò ch·c le praquest'ultima un Yalore pu1·a111enteesterno, re.lafre l'anatomia dei processi di produzione della tiche religiose non concordano sempre con la tivo. La religione sarebbe 1idolta ad uno stimolo ricchezza in un determiJ.1ato momento storico· sana 1norale. sentimentale (il tinwr Dei} ad esempio) che non ma la sua ossen:azioue resta sul terreno dell~ Si potrebbe osserYare che le pratiche religiose è necessario se 11011 in quanto supplisce stlJnoli promesse e dei sintomi. non sono tutta nè sono sempre la religione. l\1a più direttamente 1 più intimamente morali. RiL'istituire tra questi fatti una gerarchia e rimane il problema: la religione è necessaria alla stretto il Yalore della religione nel campo della una coordinazione è già il compito dello sto- mo1·ale? Eniesto Rcnan scrive,·a 11el 1846 che il sua utilità educativa ne scattu-isce questa conserico e del politico. L'ossenratore realista deve cristianesimo è ne.cessa.rio aucor oggi per assi- guenza pratica: che gli elementi .religiosi saransludiare come si comportano rispetto a· questi Clu-are l'educazione di ogni inclividu.o, poicbè uon no scelti ed adattati ad -usu,-nipi,.eri. sintomi e ai problemi le Yarie forze clell'equiE- sarà ma.i un uomo completo colui che non sia .11 bambino non sa perchè non deve rubare la brio sociale. stato cristiano nella sua infanzia. Renan riduce fr'utta. Gli clireu10: Dio ti guanla. I\011 in1porta ~ Yolendoci riI_er~e ac! un esempio il problema la religione ad ancella della pedagogi:t. La ~- se--il bambino appena lai1ciullo son;derà del dio -{Jelparegg1D ·ctei oilancio cùc- t il pui:to più sE:D.- <.::i,,~ioned l Renau è:: ·qu.Wla di mo\ti lX-~. -.:1- <li gu.:'lrdh alle d.i:;;peuse. La religio?e è sibile della crisì economica non può essere ri- moralisti, politici. Il problema religioso presell- .,01nefistitutrice: quando i ragazzi mettono i b solto con le rifo!"Il1e tecniche perchè t un pro- ta attua.unente un aspetto eminentemente pra- calzoni lunghi la si licenzia. Dio, il lupo e l'ablema cli ccntdbuenti: e per chiare ragioni se tico. Più che sulla Yerità della religione si di- gnello di F,5opo1 gli uomini illustri cli Plutarco. non altro psicologiche, si riferisce più alle spese sente sul suo valore sociale. Cosi si anunette, Tutto sullo stesso pi.ru.10. che alle entrate. ~on riesce difficile consta.tare come nota l'Hòffding,tche l'essenza della·religio- Io ti.on n1i scandalizzerei, se Dio potesse serattrat·erq) i tormenti degli economisti l'esisten- ne non co11siste in una: soluzione che essa offre dre da surrogato all'imperativo categorico, che za. di una più grat·e questione di coscienza tri- con i suoi c10gm.i ai problemi che diuardan~ la ~ così difficile a fissare. Nla non posso accettare buta:--ia. dta e l'uniYèrso, ma nell'influenza pratica che questo connubio tra religione e morale fino a che Il p.-oblema tributai-io fu in circosl.alne eco- essa Ya esercitando, cioè nel valore che possiede non mi si mostrino i loro rapporti .di unità. nomiche e sociali analoghe alle n06tre l'acca- in quanto forma particolare della cultura spiri- Xella pedagogia religiosa, o meglio religiosità sione <li cui 1'Inghilterra approfittò sette secoli tnale;. ~011 c'è da stupirsi se a valoriz,zare peda- pecla,gcgica, che è ogg.i cli moda, vedo il peiicolo or souo per darsi istituzioni parlamentari. Il gogican1ente la religione siano delle persone man- del1'ateismo ineducato e del religiosism.o immoParlia,; 1entum (prima co-mm..1tne con.czliwn re- canti di t·era e propria religiosità. E 110u c'è da rale. i\'1i pare cbe dal catechismo che votTebbe gn~ nacque in Inghilterra non COllle istituto stupirsi se costoro negando quell'unità tra la re- rendere 1~1oraleil pupo italiruio possa salt..:tr fuoparlarntntare, non come teatro di lotte poJjtiche ligione e la morale che suborclina la seconda alla ri una generazione di scettici incapaci di bene e cli partiti ma come strumento pratico <l.iretto ad prima, riducono la religione al formalismo della nella religione e nella moraìe. imp,tdi:-e le dilapidazioni a danno dei baroni. pratica esteriore. Una mezza educazione religiosa, e intendo per Que-,ti ,.,j sentivano contribuenti, si sentivano ):on il teocratismo ge.~uitico nt il co11ser.-ato- mezza educazione quell'infarinatura di nozioni ca.- Stato, cla.,--e politica, tanto che imposero al Re rismo tipo Tbiers ciel 1849 hanno compreso che techistiche che si dà comunemente ai fanciulli, un t·e;-o e prc-prio contratto bilaterale che fu cosa sia l'educaz.ione religiosa. La Ch.11ltà Cat, può porla.re a sorridere di Dio, non solo, ma anii jundamentu»z.. libertatis An.gliae in quanto tolir.a del 1S50 fa presente ai go,·erni ed ai bor- che dj tutti quei principii che si sono appresi ccn--r'Hi.> la ,·ita eCOi1f;mica del paese indipen- gh.esi che le istituzioni cattoliche « mansuefacc-io- collegati co11 quel qu.1d m.isterioso. Chanuing, dc...-ntc."IDe:itédalle ingerenze politic.hc:. Il siste- no· il popolo•, con • quelle gotiche stupidità• fanciullo, assiste ad una. predica in cui si de.scrima bicarnf•ralt: ebbe un senso profondo -in In- r-he raffcn..ano i regimi monarchici e:cl aristocra- ve la terrn come sotto la maledizione cli Dio. Egli ghiJterra j".Jt!n:-hi:la Camera dei Lords dot·ette tici, sì che ri; qu.c::i buoni baccc:.lli del medio evo non dubita che tutti i presenti sentano il bisoesc:.rcitar(;: una specifica funzione finanziaria, che erano clin:nuti flessibili ad ogni ceuno, come una gno di abbandonart ogni briga temporale per Yenne pr.,-i Ct4'1endo alla Camera dei Comw1i a mandra di pecore li. Il couserval.01·c cli oggi, fra- 1netl.e:re in salvo la loro salute et.er11a. « Sana dolmanr.1 a mano che la ricchezza affluiva alle clas- massone magari, pc-nsa: / do;,:eri dell'uomo non trina li, commenta suo padre, all'uscita di Chiesa. si medie intraprendenti. hanno persuaso il povc:ro che prima è: il dovere Lungo la strada il f~ciullo 11011 osa aprir bocca, In Italia ]o Statuto, c:he era :-c,tatr.>un freUùloso e poi i) diritto, e che il risparmio (; mjgJior cosa aspettando che suo padre lo int..rattenga sul periesJX:-<lie·nttr.tic.-mr,ntc_.c,.e nc:1 148 non ri ,olsc, ma ddla lotta di clasS<:. 1-'rodamo a mettergli in rolo delle 1oro anime. )la il padre si mette a fife<:e apr..ena balenare 11 problt:ma. In JtaJia il mano il catechismo illsicme: al sillabario, prima schic:U.a1·e,e, giunto a casa, invece di conYocare rontribuente non ha mai sc..--ntitr.1la sua dignità <.:hcle:'gga l'A1,:anti! e: faccia tumulto in piar.J,a. la famig-lh, porge i piedi al c:i.lorc del focolare. di partE<'ipe de!la vita statale: la garanzia del Quale-uno pwte..st<;ra che rimpicciolisco, o falso i\ liora il fanciullo dubita della religione, e ger- <..:(J!ltrr.,lk.1r.12.ri..am.c::ntaresulle jmf)()Ste non era arlrlirillura, lo spirito che muon:. il Gentile al mina 111lui l'idea cli un !-=,islcmareligioso e mou:1a e5"i;(E-n7..a,ma una fonn:11ità giuridic...a: il <·onfc:s.--.ionali5moscoJa-.tico. E farà presente che rale ciH; superi quello che gli si è 1nostralo falc:<,ntriLul."tltc::-italiano ra.ga bestemmiando lo Sta- n<:i mi11htro '-·'è: iT fil,>S<Jfoc:ht 11r,u,•t-flealtra via so. 1la non lutti i ragazzi sono capaci di .supe.- to; non ha cr.,;;cienza <li e:erf'itarc.-, fiagandrJ, una di r;ah·czr...aJX:r la rigcn(.-razione; morale del paese rare il trapas~o. r\ Ilo sYuotarsi improYYiso del vera e propria funzirJne s,..,-1,rana.L'imffl".>Stagli chl· (p1e;lla clella relig-ionc:, brodo cli coltura dei ciclo qu:1si :,,.,c.--mpresi accompagna 1ma crisi spii: mposta. TI I'.arlamento italianr.1, ,k.--rivato, at~ pri11eipii morali. JJime:ntichiamo pur<:. il mini- rituale, clic può trascinare.- 11cgliabissi dello scc:ttran:::rso la Carta francc:se e la costitwJone bel- ~tro dc·11a Rc:stau.raz.ionC::: e; YC:niamo al filosofo. licismo anche qud cn:do morale che non è sorto ga, dal mrxie1lo ingl<:=,eQS{::rdt.ail «mtrollo fì- Quc-sti li:1 s<:ritto: e 11011 s'è· s,·olto in pic:11aautonomia. La re]jgionanziaflo <:om.ce:::s<..·n-itaogni allrn f11nzfr>ru· f>f.>- « La. M11ola. laica, <:rml(~ lo .Statù hic-o, vuole ne: potrà ~tare; alla formazioni.! morale come l'imJitica. <-:sdu<kn.: tl:-:1 sè.: la r<:ligion<:. E sta. bMlé. La re- pakalura sta. alla volta in costruzione. )1a 1c (.r.,:>1 il prùbk-m.a cltfla r.111bbH<::aamministra• Jigi,JtH JI<:lla ~C-uùl.ar;q,pH-;(-•nta qu<.:lla int..olk-- Yoll(· e-ostruite nude cadono qu:-111<10 ,·iene a manzfrJTI<: era tato risoJt<., in Jng-h1It.<:rra (•,n1 la. T:JJJ/.:11 quc:I ri:;tag-n,>!)(.·i(.utifìc-o,quc·lb t·l<n1tHJ11JJ;1 e:1n: I 1impalr:itura. ]·, l 'impalc-atnra co5lluit.a ma.- creazione di una buroc..-razia ru;n numer<.,sa fc:r- int.dl<:tlu3Je e mornlt-, ,·hl" 11011 si puiJ 1u,u ('011:- le tr.a!-:.dna Lt volta Jl(-l)a ro,ina. rt::am(,nte -;r.,t1.IJJ.><Y.,,ta a1Ja din::zirmé dr:i Jorrl, in- rbnnarc sc:ve:ramc.11tc:-. E noi dobbiamo e ,·oglia- () moraliHt an:ligio:-.a. (J religiosità informante signiti ò.i e:Jric.-he dir<.--tth:e onorific-hc:. In Jtalia m<> r·a<·r-ian:, sc:nr... 'l ln:gua, dalla sc:u<,la lulf.11 dl1 t11lh la , ila morale. Uucllo rhc nwle Ccntile è il pr(,hlema della hur<JC:razia 110n è: J,ìU .,,>lubil<: th,· \ 1 J1orti int<.>lle;rat1/.;1, ri-,t.ag-no c·c:11t..ifi, ,,, <·te-- un u,rnpromcsso. cfa.1momettlù che f..>t:T fare gll Italiani :Jbbiarnr1 r<Jt1'.,mia; la scuola (; dt.:J dc:llo ~piritJ>, c: lo spi- f JHJ-.;tri rag-az;d pùlranno dubit.are di quc:lla d<.>Yut<Jfarli impieg'1.ti., ed ahbi:1.m<>:.1lJ<>litr,il nl<> ,1 1 tFJh-L f.1it.:B<:'/./.a d<.-llasu:1 libl· L1, n<:l J>''' rdi;.{l'Jllt: 1mp:1rt..ita Imo <la un ma<:sti·o alt-o che brigantaggio soltanto t:ras.pr..rt.an,Jolù a Roma. gn-s...s<>inf:.1lic.:abilc:dc:ile ~u<: pr<,duz.10111. r·c,11un sc,rri ...01 con una parol:1, con la sua frt-clC'(;: ,lunqtie un t.c."1l.ta.tù-r 1 non mai intetr(>t..t.o • La. ~.-ur>la è: il tc.--mf11odc·1hl rag-i<11H:,ehl tl(,11 l<://a, u·:11:irà l.1 <"onn<·.,,'-;ionefra il V;:mgc:lo t·d il n<:11a Jegis:lazione italiana per far divc..-ntare ia ammc-1.1.ka1tr<: l<:ggi r-h<~ (Jlléll<::della sua 1wt11ra, 1,anc quotidi:1110. E potianno dubitare: di quelle picrola_ proprietà ·un fatto u11iv<:r..;.ale,rx:r cc,-. <: vi scrive da sè, e.ssa. stc~sa, g1on1ù I)(!l' giorno, n::rità mc,r:tli c-l1e:vc:.11g-CJno l ro esposte im;.ieme stringe:re tutti a questa legge; ]e classi nulla- il -;no catechismo». a qu(•i pri11cipii religio:;i d1c m:lle: famiglie non 1.~nti I-primi gJi impiegati, rr,.ui..c.-r-ipan:alla (Jra ha mutato op-ini<Jn<:.1~n-o<.·<:t11,a,1,ione di mo- sono pre::s<.·11li. e 1n 1anco )lentre la scuola laica insegna. quei principti morali che nella religidne familia1·e possono avere m1 completamento, la scuola· confess-ionalé minaccia cli diventare una scuola cli scetticismo. Questo non credo sia negli iute1Hlimenti de) Gentile filosofo e ministro. Ma. a questo porta la sua politica scolastica. CAMILT..OBERNER1. QUDDRDTTD ELDIETTDTURD Il direttore dell'Azione si è convinto che io sono un agente provocatore ; che ho un /atto personale con l'on. Bonomi come i fratelli Perrone; che Rivoluzione Liberale pecca di vresunzione ·intellettuale. Ora noi siamo pronti a riconoscere che di vresunc;ione intellettuale nori pecca il dollor Quadrotta; nessuno infatti prenderebbe sul serio la sua coltura politica, di cui è documento settimanale l'Azione, antologia di scritti già pubblicati, di cronache teatrali e di atti ufficiosi della democrazia indipendente. La lingua batte dove il dente duole e noi perdoniamo cristianamente al dottor Quadrotta, esasperato per la scarsec;c;adel materiale da mandare in tipografia. Ma non condividendo queste pene, come tutti possono giudicare, dobbiamo avvertire l'Azione che questa è la n_ostraultima ris7Josta e che non vogliamo più seccare i lettori a parlare di imprese giornalistiche fallite e altrettali malinconie. S'aggiunga che una polemica col dottor Quadrotta è un problema giornalistico insolubile: bisogna incominciare con la grammatica e non si può usare l'ironia, perchè da questo orecchio Quadrolta non ci sente. E' un gioco sciuvato! Il buon Quadrotta è cos, insopportabilmente noioso che non c'è più modo di far leggere le nostre risposte: tutti preferiscono crederci sulla parolai Quando si dice la iettatura ... Senonchè questa volta il dottor Quadrotta si è lasciato prendere con la mano nel sacco. Egli non pecca sollanto per le sgrammaticature e per la difficoltà di capire ciò che legge: nei suoi metodi giornalistici egli è anche sleale. La constatazione ci dispiace perchè stona con la sua ingenuità. ilI a egli è sleale : 1) perchè vuol dare ad intendere che nmnici di Bonomi, oltre i fascisti, siamo soltanto noi. Siccome Quadrolla ristampa sull'Azione le conferenze di Salvemini a Londra sulla politica estera dell'Italia gw, pubblicate JJer intero nei mesi di ottobre, novembre, dicembre dal Lavoro di Genova, evidentemente per avallare il"~r«."'-o-------; letto con un nome indiscutibile, noi vorremmo sapere se il Quadrotta ha letto nel volume Dove va il mondo? a p. 69 la risposta di Salvemini all'inchiesta dell'on. Conti. « I democratici sul serio dovrebbero applicarsi, oggi, in Italia, non solo a resistere al fascismo, ma anche a combattere con altrettanta intransigenza. quegli pseudo democratici, che si atteggiano a successori del fascismo, disposti, pur di liberarsi nella Camera di Mussolini, a regalarci nel paese un nuovo governo « democratico ": per esempio un ministero Orlando-BonomiFacta-Gasparotto-Carnazza e(lc. ecc. ., Gli crediamo sulla parola se egli ci confessa di non avere alla prima lettura capi.Lo;ma ora essendo per lui agente provocalore chi parla male di Bonomi, riterremo come vrovato che gli agenti provocatori il signor Guglielmo Quadrotta è disposto a tenerseli in casa. 2) Il signor Ouglielmo Quadrotta ha ris7Josto al mio articolo su Bonomi con un trafiletto intitolato Un agente provocatore (Azione 27 ,qennaio). .lla in data 1 febbraio io ricr-nevo la seguente le/tera: « Egregio Gobetli, pcrchè Ella possa serenamente giudicare il mio pensiero politico le faccio inviare dal mio editore un esemplare del mio ullimo libro. Con stima dev. Ivanoe Bonomi "· O Quadrotta esagerava ver slealtrì polemica oppure si deve constatare chr n1-anche l'on. Bonomi lo prende sul ,rrio, e si rivolgr con sLima a chi per Quadro/la è un agente provocatore, anzi crede r-lie l'agente proYocatore possa serenamente giudicare. 3) Quadrolla trova modo di sdegnarsi c111rheJJer il lucido e vreciso articolo di Giooammcci, ci laccia di insincerità, ma si di1,1rntira di cssrrr stato a pregare amici 111iri71erchè mi officiassero a moderare le tritithe a !Jono,ni. Ossia neanche il dottor Quadro/la è disposto a prendersi sul serio! /11 quanto a/l'on. Bonomi torneremo ad occuparr-ene, serenamente co,ne sempre, 1;1uwdo saran portati in campo argomenti 1111nvi.lntanlo ce ne stiamo con le nostre 1drr. 1 punti neri della cnmicia cli Bonomi sonn: nel HJ18 dichiara fantastico il progrnm111a df'llo smembramento dell'Austria 1iopo avere nel 1915 credulo a una guerra f,1cilissima di pochi mesi; nel gennaio 101() pianta Dissolal.i e va con Sonnino; fra il dicembre 1920 e l'aprile 1921 arma i fascbLi. Ora i fascisti lo han messo alla porta: ben gli sta. p. g.

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