La Rivoluzione Liberale - anno II - n. 4 - 1 febbraio 1923

b CONTO CORRENTE POSTALE Rivista Storfca Settimanale di Politica ESCE OGNI GIOVEDÌ Diretta da PIERO OOBETTI '1631 Redazione: Torino, via XX Settembre, 60 ID!dll Amministrazione: Pinerolo Abbonamento annuo dal 1• d'ogni mese L. 20. 112 Estero L. 30 liii Sostenitore L. 100 !li Un numero I.. 0,50 Anno Il - N. 4 - Febb-raio 1923. SOMhlAH.10:O. A,-;sA1.oo:La deruocr,.zio. t<idesca nel penalero di Weber. - STOLFl:Scaole basilicatesi P. GoBEITi: 11trionfo della diplomo.zia. - M. I INCIGcBRRA, l'_ M. ùi L,: Posti li•. - Commenti. LA DEMOCRAZIA TEDESCA gica snaz.ionahzz.azione dei polacc111 J~dla Ostma.-'k, Max WeCer diventa democratico. Lo .).lato-rii-autorità del regime guglitlrr,ino, quello che i ~•ubblicisti tedeschi chiamano Ohr{gkeits-Staat, di ~truttura burocratica e junkeriaoa, cehbrato da.i ldtaf:rati come urdeutach e echtpre.1t,-:sù:l1, come la quintee-senza del gcrmanesimo e de] prusi-ianesimo, ~i dimGStra in<'..a.pace,non solo a!la J-r11c;J1tp-1lit,k, ma. a qualunql;le- politica. c·è un i:ontrasto delrterio fra il pecorismo cbt" l'Ob,..ig- ~t-itb-slaa.t tira su nell'interno del paese, E: 1a H'ill ?.llr ilfor.;hl, la volontà <li com-andare nel n1ondo... (/ 1tr1 liU'ZtrJIU' c/u- prod-uce -'$Ola I, ,uni /1n1z1r;,1uri, f'(JJXJcis. :1111, uomim· di affari, rii/i. or·11ti .'(("'~('J/Ziol•i f .. ft<leh St!r,:1del lo,-o ~ignurt, r che del rt:'>frJ laHio ru11m·ini1Strart-, :Ie11::a co11frollo, u11r, .,'ia purt f'Cctlle.nte b1rrocra21·a, 111ella mr:1011e nfJ,,: 1<arà m.1.1,. 1111- popolo di dummatori: r. /arehb( meglio di badare ai propr-i a/fari quotir/u,-ni 1nl't'Ct di aver, la l-011,ità di a!faccnular~l per lt :,urti dd mundo •: Questo viaggio filcsofico attorno al ·fiondo i11 <'<'readella perfezione, fin'sce con l'apotoo&i della dt.•wocrazia. americana. Keyserling trova che lo sforzo razionale verso il progres!,() mater:ialt- entro il sistema della coltu,·a. occidental<>, ha quenel pensiero di /'\~x \,/~ber --->04--- Di Max Webcr abbiamo, in 1t.a.liano, !o sc,;t. t.o c.Prtr!nmrntu e G'ove,-no ne.Un nuo1:a (;,:, mo11,a », tradotlo da Enrico Ruta nei primi rnesi riR1·19. C'erto, a quest'epoca., era pres'iOCbc imJ)O>sibile procurarr.i una larga raccolt.a di »cntti politici del Weber, dispersi per i q•1çti- ,tiani o in vecchie pubblicamoni aecadem1ehe: mentre a,<l.,..,.oinvece gli eredi curano le edizioni <eGmplete.Gran me-rito dunque è •ta.to 'luell, del Ruta. Ma precisamente lo scritto tradotto era. scritto d'occasione, più di tanti allri: e parte d, .->, per esemp'o quella che concerne la nuo- ,.,. costituzione federale de-JReicb quale la si Po· teva discutere e progetta.re nei primi mesi deì •1s, è sorpae&ata. Nel .-Parlamento e &'averno• i, Weber poi si impiglia spesi;o, per ne<:emit.à. in ,tiscussioni di diritto costituzionale tede,;co, che han.no un interesee limitato, e che sono per lui k, ultime deduzioni di tutt-a una elaborazione ,ùe.nte affatto giuridica., perchè il Weber .non fu un giurista, mai. E' d.- rimpiangere che il Ruta no:n ci abbia da.lo anche la traduzione dell'altro acritto e Diritto elettorale , Democrn,ia '"'" Gtrm.ania •, ch'egli conosceva fin dal "Hl, e ciY:- a mio avviso rende quella elaboraz:one ?ssai piì, efficaoemente ohe non fa.ocia lo soritto tradotto. Ma speria,mo che il Ruta vorrà a.r:cora prendere a ~uore il Weber, e presentarne almen~ , 7," Etica. protestante e lo ,pi.rito del CapitalU.mo • a.1 publ:i-co, non dicie.roo it.a.li-ino cbt' è troppa. grazia, ma. •laterzia.no,. Queste not~ informative, se pOBSOOoavere un significato, hanno appunto e semplicemente queeto: di invitare ch1 ·può - e il Ruta lo pu.ò meglio di ogni altro - a otudiare e diffondere un a.utare in cui io ho liovato una guida incomparabile per rao::appezJ6Tmi, non solo nei fenomeni Politici e soda.li t.n!eschi, ma i.n quelli italiani. Alcuni cenni bibhografici sono aggiunti i.n ult.imo. Le deficienze degli Junker. Nella prolusione accademica wnuta a Fribur- ·•o nel 1895 Weber era compa,reo corno il più forte teorico' della Macht-politile bismarckian, risr.ett.o aJle mizionalità allogene incluse n.ell Jmf"'TO: e special meni,, rispetto l<Ì Polac-ehi della 0,tmarle. I fatti, da l~i studiati sul terreno, glt a,·evano f,.tto voltare decisa.mente 1e ,rpal1 , a.I volgar marxismo, che non riusciva a spiegare qu"6to fenomeno ,unif=e per tutta l" provincia di P06€'D. Due razze - tedooca e palacca - sono in pn,,,einza: da gTan tempo tutt'e due nelle identiche condirioni di v,ta. La eonsegt'ell2.o non è affatto, oome il volgtiMD&rXJSmosi immagina, che tutt'e due abbiano acqui.tato Ufll~· li ca.pacit& di ada.ttamento: ogni crisi dell'egncoltura della Ostme.rk parlava a bene per 1 polacchi: ogni 808titu7'Ìone della produzione cerea.- lioola con la produzione di barba.bietole en parallela con la ca,::ciata dì una famiglia te<lesca <io parte di una famiglia polacca. Di fronte _alla sconfitta ,doHa lll8.ZÌanalit,à,tedesca, lo colpi la ""6oluta. incapac:it& degli Junker pella Ostu.ar~ nel difendere ì propri p""8!'<limenti e i propri connazioru,.J.i. Le proprietà. foD?iarie della Ostmark erano i punti di appogiro della classe dominante di Prussia, i punti di collegamentG sociale del-la alta bu.rocra.zia pruss'ana: la. tr"!'rdia della nuova. Germini.a oonsistev.a app 1m to qui. che dopo il g<JVe.rnotrionfale_ ,lell'ultimo Jun.ker - Bismarck - tutto lo sviluppo &gTaric della Oetmark rivelava lR incapacità R•Ho .Junkerismo a fare una politica. di fona_. una, :1far/,lpalitik, degna dell"- tradizione b1s1r,arckiana.. Alla pietra di paragone della lotta conI ro i polacchi. il volgarm.an:ismo e lo iunkensmo erano battuti contemporaneamente. . Da. ·questa. analisi di un problema_ concreto. ,n cu; lo Junkerismo aveva fat.to f_alhm_onto,_Ma:" Wcber passò ben presto ad una. pc,s1<1oned1 critica ve~-0 il prussianesimo trad1z1onaJe •. C~rt-0, lo spirito fridericiano apparbie°:" ~Ue p_,u ,-.,)le fioriture del uermanrsimo. Ogni r_,~ d, S,:harnl:o,st, di.Gh~i..-nau, di Boyen, di Moltke ce 10, fa TE:Gpira.re:c1è uno stile di vit.a e di coma.nrlu: quello stesso stile che ci si rivela d'un colpo a Berlino, quando voltate felioemente le spa:Je ,.; baraa:o.m guglielmi:ni del Duomo e del mcnuP.lt-Dlo a. Guglielmo primo, ci b:ovi.amo ~ul Campo d1 Maggio dello Junkerìsmo prussiano, fra il palazzo del Krompr'nz e la Hauptwa.che, fra le statue dei generali che Shandoqw e 11,audi JJ10della.rono senr.a fumi teutonici, e j} monumento et 1ueslre di Federico~ e ci viene in ménte ql!Plle che abbiamo letto in Treitscb,ke, quanta possio11,·, quanto org~io mettessero le fa.migli• di Junker della Marca per a.vere - almeno! - un antenato ecolpitc nel ba.ssorilievo del monumentr~, com.e • fedele servo rle.l :ruo siguorc •: sì cC"rlo, tutto questo ha sapore di raz.za, s:a di legnate •Jl· plicate dai prevosti sulla schiena alle reclute, m·, sa anche di ordini terribili eseguiti fino alla morte: gli ultrimi occidentali «a ca,vallo dietro l,:; acu.ldascio, giunti so·n qui r.011 ln .'(el1.•a_?f!W /ara,. Ma il Re1ch è enorme e ricco, pleu'l di alti focni e di fabbriche di prodotti chi?nici. picnr, di case a fette, con tutti i balconi sul prospeLto e nude sui fianchi che aspettano l'..<1tro numero della serie edilizia: ,:-ome fa, :ome tiuò cavan;ela. La, cselva.ggia fara, delle Marche p;,,,., siane a. reggere un impero così nuovo, così imprevedut.ef Come fa a. tr.'.!.s!ormarsi in una .::1ri-.._ stocrazia di significato e di tratto, non più provinciale, ma mondia.le1 Nan può. Dopa la caduta. di Bismarck, fu ben chiaro che lo Junkerismo uon era. una aristocra- ,;,. di sufficiente larghezza intellettuale e di tradizione politica adeguata. Lo Junkerismo non da.va neppure ai settanta. milioni di tt-descbi un e3f-mplare di fo"rme sociali eleganti. I figli degli Junker chf: voJevan.o dedicarsi all'a'Tlmini trazic.ne, portavano negli albi strati della. societ.3. il topo dello studente di , G'orpo •· Ora la. cooidetla « libertà. accademiC'a • tede.sca, tanto vantat ....da professori italiani che ha.nno studiato 1n G~rmanta con tutta la sua tecnica della «~tffnfur .., rvn 1 il Trinlcswa·nq, o obbligo di. here rn co.nune a tempa obbligato, con il concetto della .capacit.à a dare soddisfazione•, c06tituisce un~ proP' deutica da sottuffie1a.li, e ·crea uu ca,~plesso d1 conve1nioni sociali degru, delle furerie, noh dei salotti: chi pa.,aa per quella trafiJa - e tvlt1 gli alti funzionar-i dell'Impero vi sono t,assah, !JOOlO stati Korpstud,ntm, e ora sono Alte-n Htrrtn, veicx:hisignori, e continua-no a bere ogni tanto la loro birra a comando - chi passa p<-~ qnelLi. trafila ba. la co.rrett=a del furiere che porge le -carte al ca.pit.mo per la firma <lel croupiu che cambia un biglietto da m1Ue al g!ooatore... del ·fumàonario pruasia.no dirian,, al suo su_periore: non·avrà niai la cortesia dell'uomc d.J .,.lotto. Le forme sociali.di corrett.ezv,. del fun.rionarismo prussiano aono la cariya.tura c'rllo opir-ito fridericia.no. Un grande e ricco pai,olo come il tede600 non può aocettare come esemplaIl Commentatore di Wilson. Qui si possono fare due osservazioni. La dem<)Cl"aziadi Max Weber ai pres,e!lta come qtcalche cosa di ben differente di quella dri Socu.lmaggioritari di ieri e di oggi,. della Vo . ,L&ck< Zcit,rn.g e del Berli,,.,,- Tag<blall, del pacifista vor. G<>rlacb, del Salon C:l.Scirer, ecc.· difatti oggi tutta questa gent.e non se la fa troppo l:,ene èon gli s.critti di \Veber. La democraz1a di "-'~- L,,.r vuole la lotta politica. nell·ioterno dello Stato e la We/t.po/itik fuori: è guerriera L'unico \t::\:.. comm<>nlé1!".!oaJJa a;is.i('one guErrjp,.-a ùi \Vilson ,sono gli scritti d1 Weber. L'unico uomo, in Luropa, che ha dato il suo giusto valo:-e al Wilscn:ism·oè Weber. \VEber è un wilsoni.ano che parla chiaro. che ha abolito tutto il formulario puritano, che ha c<,sciniza della bellicosità della democrazia; che la proda.ma. Fu certo una grande 6ventu.ra per la. Germania l'eliminazione dal Canctllierato <li Max di Baden. Dietro Max di BaaeP. st..ava :Max \Vebe-r, suo consigliere nei giorni fuga<Oidelle bòtt.e e rispoote .scambiate con Wilson. Forse Max Weber era l'unico uomo che pot~ mostra.re ai tedeschi come si fa ad e~ere dei bei vinti. Lo spettacolo di brontolamento sorJJione, di 6uppl.iche ricoet,rutt,\Ci, di ragionaiaenti solidaristici che sta dando la Germania ufficiale dall'arm.istirio :n poi, dimor,tra. quanto a~ea:,e ragione Weber: quest.o .non è un H er-renuclle, un popolo di dominatori. Qui, oggi, si fa sedi.re tutta l'insufficienza dello Obri9keit,.,1aa1 _guglielmino: sono i relitti dello junkerismo e del fnnzionar-ismo che vanno in giro per le Conferenze europee a piatire - e non pagano. Q~eat~ è la democra.zia ted-,a 5e90ndo il cuore dei propagamlisti dell'Intesa: ce la siamo meritata così: brutta, pi.a.gnucolosa e mala.pagatrice. M oitc probabilmente, del reetc, le democrazie contine.ntali, nella 1poteei cklla loro 900Ilfìtta, si sarebbero mostrate ugualmente brutte, piagnucclose e i:n.a.lpaga.trici. Lo dimretra il fe.tto che ancora ui;!fÌ non vogliono capacitarsi della a.."SOlutaattu.alitì di questo giudisio dato· da Weber nel 1919: • NÒi abbia.mo' r~a compiuta la tlomutazio11e anglo&a.860'r/,.,e&ul mdndo. Ln Ri_7n.oria mo11<M(1le ddl' America era co,i t,neaorabilmcHtr :ntvùa1Jih, com't la vittoria di, Roma. ,u Cartaq!."}t. ~ L'apologia dell'americanismo. ri di fònn,e ooci.ali eleganti le belle rnanÌere delle. furerie, Eppure, un· gTan papalo ha_ bisogn0 di un.,, a.ristocrariA che gli insegni preci.samente le belle maniere: il e bòn ton,; e se non l'ha, peggk per lui, rooterà. un popolo di plebei, avrà un_a ricca borghesi.a e una piocola borghesia. d1 _plebei: non saprà mai campartarsi come una nanone di sil(l'lori. Questo era precisamente il caso della C-erm&nia dell'epoca guglielmina. Aocanto a:lle convenzioni cafonesche dello Junkerismo, plebe. Però, questo nconoocimento spontanoo e quasi orgoglioso del predonùnio anglosaasone ha le sue r2dici in altrti atu<lii del Weoor, e in a,'.tri suoi Le Junkerismo di ironte all'Impero ormai a;- vis.to alla grande produzione faceva un doppio fallimento: come semenz.a,io di governanti era s.terile non meno che come seme.nt.ajo cii 11iv,11rs. Blsoonava cercare la cla...<se politica dJ. un'altra par~: e bisognava..riounciare ai _partiti pali~ici cht sorreggevano ancora coi vecchi ;nomi cet, ~- pri alla forza e alla gra.ndetza della 0-!'rma.ma. In conseguellU! •di quCBto duplice falli-mento c~t-11oJunkerismo, da. lui cbiaramenlf> veouto fin dal 1895, Max Weber adensco ".Ha democra• zia.. Precisamente perchè Yncldp<iit,kr.r, precisamente vuole ci1l>i tedeachi siano un popolo di .11.:~nori,un Herrenvolk. perchè v1.101i? u,1 enerpenoa.menti, D~e uomini della Germania contemporanea hanno avuto una singolare a~ventura.. Uno - vivente - è il conte Ermanno Keyt.er• ling. Keyserling, di profeesione filooofo, di. cohd'zione proprietario fondiario in Lettonia., si posr· un giorno questa. domanda:,,, Come poeeo progredire verso la perfezione (Voll,nd•,ng) I Come poSiO aquietare questa mia nostalgia ve,rso fa realizzazione di '™i aksso (Stlbst11,ru.•11ld•· chmzg) 1, Per poter rispondervi adegu,.tament.e, Keyaffling laac'ò. il suo castello di Raykiill, e fe-ce il giro del mondo: lll"1:ll0 sussidia rio di inddgi.ne filooofica.consentito solo ai milionarii. sto eff,,tto: m.olt~ in<lividui, semIJr<' di "più rer 0~ni generazjone, wno posti nelle condizioni spirituali prvilc-g'.ate, di un brarni'1o. La barharie 2.ri1ericana t~ solo transitoria: la conc::-zione di <:alvino. condotta .alle su-= estreme co11segue-1ize, l· una. i:roJ)'1{JPuticaaJ-!.aperf€.z-ioue umana assai pili f-fficace-de!l'Tnduismo, del Budcìismo, dd Confu<·'.arnsimc. Keyserling ~i reimbarc.a a New+ York p€r la Germania, e a Raykiill si m<'tLe a. ::-e.rivere-,nel ·1-1, il suo sedur-entissimo • R 1,,rf(I_ .?rl..wch ri11t',r l'hdcJ8ophen 1, che pubbhc:ò a guer• ,a finita, e <'hc, nel ·21, giunse, fortunatis1:.:mo, a~la quint.a. (.xlizione-: t- camn1inerà a.11cora. Vediamo ora l'altra avventura, t..oa:ata al!"a!- iro uomo della Gei mania contenipor:inea. Questi è appunto Max Weber. Egli oou ~• era mai oocupato della v Vollend-,rny•, de-Ila pPdezi0ne e dellt,. vie p<>r immergervisi: ÙPHSÌ s1 era <x.'Cupatodella storia agraria romana, delle conJizion' dei lavoratori della terra nella Gennan.i.a. ai ,li là dell'Elba, del contratto a tonnine, della qt.:estione del fidecommesso in Pru&1:i.-1..Filosofo nor era· nel!a sua esi~tenza filosofica non «-''era. 11,ìuna fedr profet,ica da anll.unciare alle genti, nè- un sistema da offrire all"umanità. \Veber di• t·h1arava espress.am~nt,e di occuparsi <li • ali ri • problemi, diversi da quelli filosofici: d1 non co11oscere l'ultimo significato della. vita. e di 110n preoccupansene. Era dunque mollo lontano da Hnmann Keyserling. E )e Joman<le cb ·egli si poneva, erano mvlt.o lc-ntanc dal g<'l1ere keyserlin!'.hiano. Percb1, esif:.tr il capitalismo in Oocident.e 7 E perchè soJ.>in Ocx:ident.e ! I saggi .J,'t:l1c-a -prfJftstantr- e lo .,,,;,...·ito dtl Capitalismo•, ., L,,, selle, -proteJtaut1 t -lo smrito del C'apitali.&mn • non sono, come pur fu affermato, dei tentativi di risposta. a-ll'infu.ori di oyni es,;me delle condizioni economiche clell'Occid~nt,,. Max Weber volle soltanto - egli ste6so lo dice - dimostra.re che il razionalismo economica dipende anche dalla capa-eità e dalla disposizione degli uomini a una. determinata meto-:fica eh v-it.aeconomica razionale. Dove ee.isUJ.noc,stacoli <li natura peicologic.a, anche lo .viluppo di u.n.a metodica di vita economico-rarionale è paralizzato. Fin dal 1905, Weber credette di P"ter i!!dicare nella dottrina ~alviniatica della prede, e;t=nuzione, sviluppata poi dallf'" set-te- inglesi, la frande propedeutica alla razionializzaaione della poduzione e la sooperta copernicana del mondo n1orale, per cui il credente aveva bi~ogno del suooesso ma!Rriale in queslo mondo' per poU.r c.rt.-derealla sua salvazione nell'altro: quind, era sul'erata l'antinomia ricchezza-Mlute et~rna, era alzato il di.sco che impediva. al cristi.a.no di corrert>-,perfr-t,to e sicuro come una. Jooornoiiva, versn l'accumulazione cap;talistic.a. N·on mi trat,. tf:,ngo a far citazioni, a riassumere le polemiche specie ccl Troeltech e col Sombart, insomma. a 1·iassumere: impertante è il risultato raggiJni,; dal democratico Weber. Il quale, nel '17, respinto cl.agli avvenimenti nel suo studio di Heidelberg, riprese la vecchia domaoda e intrapreso anch'egli un viaggio. Mentre il Keyserling stendeva il suo ctiario, Max Weber lavorav& agli altri suoi saggi sulla etica. economioo delle religicni: .. Confucianesimo, Induismo e Uuddùsmo, antico Giudeesimo. Qui il_ campo si è alquante allargato perchè Weber discute i rapporti delle r!::ligioni non solo verso il razionalismo econO~ TIDOO,.ma verso tutto l'ordinamento i:t00i.a.l~: e questo per dare qua.lche appiglio di più a chi legge, e inst_radarlo a capire meglio gli oo,!.acoli di natun psicologica che in Oriente banno <>- struito la via a ogni metodica. economieo-rationale di vita.. Insomma, è la controprova dei wimi due saggi. Nel Confucianesimo, l'ost..colo è -dato da questo: manca la esperienza di una inegu,i.Je quaclificazio11e religiosa degli 11001ini, e pt"rciò manca ogni concetto di difierf"niiaz-ione fr1 chi possiede uno stato di grazia, e chi ne. è privo, e perciò q,1Wlca la necessità di confermare lo stato di grazia col successo personale. Nell'Induismo, J'csta.colo è questo: il geniale annodawenl:o della legitt;,mità delle cast.e con la dof.tri11;\ d<>llaKharma e quinrli con la ~pr-cifirn·t.eol0-

bi 14 gia braminica: prodotto di un ruion.a.!ismo etico clx, prolunga a tutta un& serie di reinoarn&rioni quell'anoia di iruwagùan,i e confennanii. in st&- t,' .:i gn,,aia che la teologia ca] viniat.iéa pot<>~zia ecl """"P"r& nel breve, ra.pido con,o di uru,. sola vita, dì una sola ince.rnazionè. Nell'Antico Giud&ismo, l'oelacolo è qu...to: la diotiuzion•· "dell"etiea eoonomic.a vale-role l."'r 11 popolo elette da. quellA v&levole, per i Gentili. Inoltre: la proope• rità con cui Dio .:benedice• il pio ebreo, non è in funzione della sua attività econom:co-razion≤ ma in fwu:ione di altri meriti non econo• miei, a.ru:i neg&tivi di ogni razionalit& ooonorc.ica. Ma ahimè! I eaggi sull'etica economu delle religioni sono di tanto inferiori a. quelli sulle •elle protestanti, di quanto l'autore è int,rnamente ostiil<! .a.Ile teologie asiatiche e vicino col cuore a Calvino. L'America è, in fondo, per Max Weber il pa.eae in cui l'opera di Ca!Vl.Do"' perfet.iona, si spoglia òella r11dezza biblica e fa. n • conoscere La apiritualità del suroeseo: in cui ogni uomo si prende volen\.ieri sulle spalle la sua croce, non attende dagli altri n.è compassione nt aiuti, ma quando, a batt&t:lia vinti.a, egli dà., egli so.x:one, il suo 80CC0rso è perfetto, è la più alta, perchè più diaint<ereesata, uion<e di eo]i. darietà umana. Weber ricorda. si:-, il suo sog· giorno nell.a North-Carolina, pr...,o i suoi parenti americanizz.ati, in mezzo al fervore delle sette protestanti: per quanto ingenue, per quan• t, roo.ze pa,sano eeoore le immaginazioni dei CMi,t·ian Scienti,t, e delle sette <lei lf ew-Tho119t, dei Battisti che acoolgono i loro iniriati COL le t-erimonie notturne sulle rive del torrente che discende dalle Blue Ridge Mountaìns, è certo che :.gli ooc.hi di Weber hanno un merito immenso, u1..vioo,in confronto dell'ideale spirituale ·n~l!o sforzo temporale, e nella forma più semplicistica, la sola e.cce,abile alle maa;e, per e,,;e, p&r l:i prima volta nel mondo, il lavoro(· ,·or&mente sacro. Weber ama che a.gli uomini ~1 predichi: , Chi soopre G""'1 nel proprio cuore. 4uell0 dive11ta ricco, diventa sano, diventa p01:ente •: \\·eber vede in ciò l'unico eeproiente per rag• gluugere la pO&Sibilitàdi riunire raspirazione al suc<.-..essomondauo con raspirazioo1e ideale. Nietzsche, t'ertu, (: fil06oficamente più persuasivo si esprime con maggiore fine:r:zae oon ma..ggiore eleganza: ma le sette americane JH'n-eguono, ~otto a~petto -e con formularii <'rist.iani, IR formazioHl dello st~<lfìoidea.le umano: e e-erto gli uornini pii: lìetci., più sereni, più forti sono quPlli forma.ti dalle sette a.mericane: esse 90le r:cscouo a dare alla vita moderna quel contenuto spiritual<' eh< le è mancato finora. La civilizzazione occidE-ntale è nata ieri, è cento anni appena eh(!:eg,a JJrospera in America: qui soltauto, fra i guerrieri educati dalle sette prot-€6tanti, s.i comprende tutta la profondità del mito i11diano, che il gradino prima della incarnazione braminica sia r,u.ello del guerriero, dello Kvattria: sen1.& lotta :!1on c'è oonoscerua., senza lotta. nou si rhve11La maturi alla di vin« pace della saggezza. Solo le .sette protestanti iu eui viva uu fervoredi fede - e sia pure iutolleranza., pregiudizio, eoclusività - hanno oggi i,J potere di ·infondere uno spirito guerriero alle democrazie, di cacciare i v~hi ceti che non sanno neppure <lare alle masse degli esemplari di forme socia.li eleganti, d, soe..ituirli con nuove .a.ristoci-azie, con nuove convenzioni sociali, come si formano nei C1ul>6 di New_-York, largamente imitabili, rliffon<libili fino all'ultima , fa.rm, del territorio, e attf' a dare all'uomo, al Povero uomo che ha bi!-ogno anche di questo, un senso di dignit..', personale, d, onore gentilomesoo, di bel gesto, che gli giova a t,enersi sicuro per il -paradiso di là, e a oon.siderarsi come un rappresentante di uu popolo dominatore di quà. Cosi, partito in cerca della soluzioue di una domanda strettamente n(ltional fkonomuc!t., Ma.x Weber finiva p<,r raggiungere anche lui il porto del Keyserl1ng: l'apoteosi della demo• crazia americana. Quest.o risultato è evidente in tntti i suoi ocritti di guerra, nel suo cpisto:ario - egli fu io credo lillO dei pochissimi tedeschi eh<. con..~ 1 erarono ~ guerra perduta con ~l'inizio della lotta sottomarina voluto da Tirpitz e C., cc:me fu uno e.leipochissimi europei d1e chiarame11Lc indorarono tutta. la preparazione eplritt·.ale guerriera d•ll'America-, e perfino nell"ultimo suo discorso a.ocaderoico, « 1r1·&M,n1chaft al, J;,n,j,, in cui egli anuunciava agli esterrel;d,t.i uditori di H.eidelbe,,g !"inevitabile america.n,,zazione d.ell1ordinament.o universitario germanico. La. demoora:cia, tedesca. era cosi tenuta a b;,tte• ,imo da un singolare filooofo e da u.n sin_gol.are f'conomiat.a, che le auguravano di , amencarnzzursi, il più poesibile per poter reggere. L'a~- gurio non è stato finor& esaudito, La democratL& t• desca '!"nt<emolto di e /[r!Jhwinl:tl ,, è orribiJ. rreuté figli& de! borgo d,elle cornacchie europeo; ma finora aiamo a.I prinotpio della favola. Niente democr~la evan~ellcaMa la democrazia, nel pensiero op<,cia.lmente di Max Weber, non è affatto cristiana. Weber nor. è cristiano. EBBere cristiano, per lui, 'voleva dire accettare la predica della Montagna: egli no11 la accettava. Weber non oercò certamente cii tirar su la democrazia. tedesca con delle oemi• nagioni intensive di edizioni bi_bHcheeconom-che, cor. discussioni di Circoli ·rehg1osi, con wopagandismo di sette teosofico-buddistiche, col paci~smo d·• sa.lotto, con le iniziative evangeli<:he delh si- .;aore svizz.ere ~ No po: bisogna lasciar fuori il Vangrlo, bisoLA RIVOLUZIONE LIBERALE gns laar::i&rlo d& p,.rte quando si r&g10tl4 di po· Litic& - oppw:e, fare auJserio, come il V"-"rio vl!ole. La l'redioa della Montagna p&N' eemplice eJ è formidabile. Quando uno dei soliti comir.ati d. dame svinere lo interpellò per averne uno acritto in favore della pa.oe, i& risp06t& di M:a.x Web6r fu qu..,ta. e Gare ,ig-nore, ricordatevi Hl nome d-i chi parlate. Chi, com, voi, kra anthe ua ,olo pfenmg dt ~end<ta, che altri debbono pt<- gpre; chi, come voi, po11i.ede qualche coa{!,o conriima quoJche coaa, cui ,i tUtacca il ,ttdoi-· cugt..n.Ce tdran.-it.ra, c1torto in una letta :;enia miur,cordia cha la fro,colorra i,or9he,e chiama-e pa· c;fichr, attività del la1:oro • Il o concorde coliabora;ione umana•: ebbtnt, cnlui non J111Ò parlare ,,. nome dtl Vangelo. La terr-i.bilc ]><troiadi G,- r( si appl.ica anche a lui. Si appl,ica anlhe a ,•oi, itgnort. Voi non. I-a a.1coltalt: e alo hrnt . . l/n allof'a, fateci almeno il piaccrr. di 1w11 rc·mrr: ·n 1X7rl-0rci di pacifismo in nomr. di Gt&IÌ.: cr...dro Gl&tl t'oi tii ,iete ptt-r meaae, e da tempo,. Tutto il lavoro di imbottitura e di tornitura d<,ll&dottrina evangelica, t-ulta. la levigatura con la ca.rt.a v~trata p,-&tioats da seooli sulla predica, della Montagna, sono inutili p<,r Max Weber. Tomaao d·Aquino, in cui culmina l'arte di conciliare la parola di Cristo oon la politica di queste. mondo, è saltato a piè pari. lr1 qutsto, f per ur mom~uto del suo pensiero. Max \Veber l: un st.ttario medioevale, l'he guarda il Vangelo t- la Chiesa con gli stessi occhi di un seguace di Gio yanni Iluss, di un taborita. Ma pot procede fino i1t fondo, constata l'impossibilità pratica d1 at.- h·are il precetto <li Gesù, e nega il Vangelo· erl è ~uperiormentr religi~ in qu€'$to, che egli t:triva alla negai.ione dopo una tormentosa ''5f>"· rif>ni.a, e n.f>ha COl9Cif"nz.a. [I Vanrrelo sta in contrasto, non solo cor. !a. guerra, :a ooo tutte le le.ga.lifa del monde sc.;- ciale, se questo vuol essere un mondo ò.ella l:-Olt1:ra terrena, della coltura <ielr, al-di-qua•: cioè un mondo della bellezza. deI.la dignità, del!"ono n: e della grand,e-z.z.adell& creatura umana.. /\h. voi trovate che ouel , fa.rmer, amerir-ano, alto, biondo dalle m~elle Quadré\tP, volitivo ed encr• g1co, è 1 un nobile esemp-lare ,le~1a natura u7:1Rna7 Voi ..,; e-orpren.dete w1 mom€'nto ad amm1r.•rlo, pet la forza compressa dei suoi movimenti, p€.L !8 orgogliosa. dignità della. "ua '"ita 1 Abbi.at.P il ~ raggio rii andare fino in fondo: voi dovrete ;,rnYdre ad ammirare anche 11 concet.to del .J.fnrt/ 1- .~1.,m/ c.:he\·uole dire la sua parola nella st,orin df'l monrlo. che impone le <:,0ffcremzedf:'lla guerra a milioni di !ndividui, clic manda alla morti!' 2:li e:::.erc1tiu nome del!°« onore>. D'ao..:ordo nel r·n- ~:car lt· modalità dtlla pe>lit1ca rii <)Uesto M(lch .,fnal, rii que.3-ta grande potenza. n·a.ccorclo nel ti-ovarla be6tialmenle guid.ata. Ma no11 nomi- !late il Vangelo. Non paragonat.ela nepp'dre alla Sviz.z.era., no11 dite che avrebbe petulo starsene tranquilla oome la Danimarca. Voi nou <'0m. pr~ndete oc.e.a. vuol dire questo: ':"Omilio11i. rli uomini, megJio, di occidentali, riuni~: c<:>8-ttivamente in una. eola ma.e.china.sta.tale. L.;ae1ate che ! più forti li vinoa.no 6e oc6Ì è la loro Khcrriin'. il loro destino: non li turbate. Prendete le armi per piegarli, ma. non fate loro la predi-ca. Cristo e Calvino. Questo att,eggiameut.o cli Max Weber dw-ant.e I,1 guerra ci fa credere ch'egh abbia 1ffl0 molto quando suggeriva. a.IJ"altro Max, qudlo di BaJen, i radiotelegrammi wilson.'.ani. Ma non per que sto lo sti.mia.n,o meno. Se l'intervento americano voleva dire la 900n.fitta pe-t· il suo pDpolo, voleva anche dire il trionfo <lcl &no p<,nsiero. W,loou gduva. viA il Vangelo: inte.rvenenè.io, Wi!son giustificava il ropolo tedooco d'avere rotto la i,uerra: vincendo, Wilson lo giustificava d·aver~ la perdute. Queste cooe vide Weber, con pochi r.1tri eu.ropei, in meuo a.i belati di tutti i lette- 'ati europei e ne fu i,e.rt.o orgoglioso. La sua posuione verso l'a.merioa. è quella d'un amencano che non beve le banalità. wil&onian.e.{'un a.merirtc-ano che sa penMre. Nat.nralm<ent.e un americano di questo genere bisr.gn.,va cercerlv a. He1delb}'rg. i.;, Ame:1ca, i frutti straordinari de!b ciottrina di Ca.lvino1 gli uomini conc.eut'i e attiV1, o~- goglios1 e guerrieri. la civ1!irza.Uone oemocn1t~- cr. piU rigoglioea rlt>l mondo, ba•lf.O a.JlCOllt,h1rogno delJ'involucro cristi.a.llo, p1ulA.!10 a.uc&ra ,on \e formule pietiste: sia pure. Ma in realtà, 1' &C)()pert&di Cl&lvino ha, areato l& più cruda r_ega,;i.an.edella Predica della Montagna, il purit&nesimo in tutti i su.oi trionfi- nt:ga. 11cr:..;Lian<>simo oonservandone l'iò.volucro tradiziou.1le, ogni volta c_heun ,,.,ttario americano fouda una b"onca costituisoo- un club o parte P"" I&guerra ·~ilsotriana, e.gli ~ga. il s~ cf"k..tia.n~mo1 ei eottrae all'influenza deleteria. del cbscoreo della Mcm~, è oon Cal~n.o: Weber è puritano senza eoeere crist.i·ano: La aua democra.zi.&è eta/a a'leva.t& dal puritimeeim~, è ot,ta a.rricchit-a dalla dottrina della predurt.ina.iione e della gra.- ria, ha goduto i fruttJi di tutto .il tra,aglio /eo· lo.ioo che per lunghi oecoli e<ercò dt con,t.•are a.°Predica .della MontagTia oon la necee&it'à del1, .potenza,, della ricchezza, deHa vita: aò"8fl0 basta a.cl= fa. a meno· del or1st1anes1mo. Fa a ,;..,.no'dello steaoo puritanesimo in quanto è r-it.o, i·i quanto è cerimonia, in quan~o è forma.1~ AC· cet-tazione 1del vang-elo, in. quanto fa ant·ora finte di' doversi reggere oon le danrie del cristia.- nesimo. Lo accetta invece, il puritanesimo. in quanto cli\. il eeg,'lto della. Yogo. del sll!·ceeso, dà il ,,.,,;,,;,,,_,, del1e. vita at.tiva., da l"l\llen.amento a lavorare oon .tranquilla oaocien"" ed a guad&- gur.re oon orgoglio .del proprio tri-,nfo mondano: lo a.coetta. m qua.nto i.neegun la metodica per finirla. un& val t& con il clapreuo a.soetwo <1"11.a. .riochesza, con il tormento crie~i.ano che """"'"'Str"-e avvelena il li.voro e tl suecesw mondano. De.gli uomini lieti e forti del Nord Americ&,, egJ,i vorrebbe poter prendere la metodka della vita pratico-economica, e r_,,ar loro la teodicea: in Morgans e J ay Gould.s vorr~bbe prendere J"eeempio èel training, délla ccncentra.z.ione mentale applicata agli affart, e losc.iare le convenzioni pietistiche: 1n Wil•on vorr,,bbe acc~tare e glorific&re l'energia luuginl1rante de1l'uomo che conduce in guerra il più grande impero del mondo, e lasciare le sc,orie, 1 de-t.riùi, la opa=tura dell'illuminato, del sett..1rio alUerica.no. ziona.li-liberali 1 •· Qu.eeta arit.metica. elettorale, ix:.oui eooel.leva.il Reale Ufficio prussiano di at&- ti,,tio&, pareva moltò più elevata, , organic& • e e g,,rarchica , della tirannia. deHe cifre. Lo Junkeriamo si illudeva-- di rinfon.ars, facendo votare, nel teno &Illlodi guerr~, una. legge per la coetitu12Dne di nuovi fid-000mmfl!l!IÌnobilia.ri, creduti utili per la riOOBtnuione della società gerarchie&. I pubblicisti dt,l Centro ripubblicavano, com,, pruioei documenti del pensiero politico te. desco, gli scritti di Giuseppe Oiirres, dà Adam Miill&r, di Oent,.; anticaglie cattoliche di un oooolo·fa, ma che h&Illlo 1'1n.comparabile m.rrito di parlare dello stato come di u.n tutto organico ,. di progettare una costituzione oon gli et&ti generali del clero, della nobiltà, della borghesia: m.aldootre ripetirioni di quanto è detto con rigore di esp~ione da Toma.ao d'Aquino. Perfino Rathenau - che Dio mi perdoni! - en, preso da questa. musica di parole, e scriveva parecchi dei suoi •libri più inconcludenti, a. base <li economia. nuova»! Ebbene: tutto queeto movimento così vario non fu all-ro che !a ribellione tumultuosa dei oetl dirigenti tedeschi contro cinquant.'anni di sviluppo capitaliatico, contro la nec.,..;ità. della lotta politica, oontro il suffrag:o universale g,,· uuino che è ii m.ezzo con cui quella lotta ~i eLiberare la civiJ.iuazione occ1denta.;e, am<>ri- <ana delle scorit' cristiane, da.gli att,,ggiamenti puerili di attac:oamento e di napetto alle <ett<> degli &Vl.Assumere e attuare la metodica della vita pratico-economic:a che ha reso pooaibile la democra2:.a americana, ma assumerla e attuarla. e con gli oc-chi chiru; •, ria. europei, gente vecchia, che sa che il cristianesimo è svuotato da Calvino, e sa che Ca..lvino stesso r superato dal t,Ul, trionfo, andato tanto oltre ìe previsioni, anzi tani.o oltre gli intenti: questo il programn,·. di Weber. Ogni uomo abbia il diritt-., e il c-oraggio dell'enore, dell'illusione, del pre~iurl1zio, anz-1 d.el•~alimitat&t.a: sia. un perfetto e c.'<1mpiutosettario, b{' così vuole; un perff"tto e corr,piut.o b<>stione da soma. Ma lotta. ma s'a guerriero, ma ,-ia orgog\1060 d€'11suo succef'SO, m;, resista a, quello cht'- per lui è il male: e allora, da questa energica. f" perfett11 inechocrità. sorgerà senz.a. fa.Ilo La categoria degli elctt. - Keyse.rling direbbe dei brahmi111 atl:v1 - per cui 110n s1 tratta più <li agire per il contraccolp<> di dogmi cristi&ni, di esercizi metodistici, di riti pirtist.ic,, ma cli agire, di reggere, di governare p-€'• solidarif't~ umana, ErE-nuil oonforto in nrs• suna fede ultraterrena, con la pErfetta conoscenza che Gosll è fallito e che Calvino è iuvecchiato e stantio: auesta è la democrazia di WebeJ. di un gra.do j)ìl1 alto di quella americana, più coru;.e-guent<>.più c.:onsapevole, piì.1corngvi~a La ribellione degli Junker e dei letterati ~aturalmente 1 da,t.a quffit.a sua concez1onl de!la. democratia moderna, Weber doveva prendere pcisizione polemica contro i letterati, che specie nel 1917-18 s, occupavano di riforme co stituzionali delrlmpero. La crisi della guerra aveva prodotto molte di quelle che il Pareto <'b1amerebbe derivazioni verbali, termini dubbi, iJ·cleterminati, che non hanno corrisponden7.a uel ooncreto: erano le cspr~ioni della rivolta del Mich<>lete<looco contro lo sviluppo capitali.ti<:o dell'lmp<,ro e contro la. guerra. Questo è ar.zi il più interraxu1te fenomeno rbe si sia ,...rodot-to in Germani.a durante la guerra, e di cui or-a. appena oominciamo a ~nderc! conto e poosiomo capire, speci.a.lmrnt,.eguN:La.tiappunto dal , sp!ica, contro la guerra, sostenuta dalla. grande r·matura industriale della Germa.nia. ~ p<,rduta di fronte all'America. Perduta appunto per• chì· i e<eti Politicamente dirigenti della Germania cominciarono a pentir6i di a,·er lasciato ricoprire di fabbiche il !~1·0 pus.e. cominciarono r\ brontolarr- çontro lo spirito capitalistico che OS&C'S8ionavala vit,a modema., c:omi11ciaror· a rimpiangere la roitroneria riposata cl,Ha Ma.rea piena dei mordi gloriosi di Federico e del Grand<.>Elettore, - e senza fabbriche, e senza suffragio universale: f" i ricordi gloriosi impongono meno sforw, meno tena.ione, meno Il resistenza. a.I male , delle grandi fabbriche e <lei suffragio universale. Il vero « colpo di pugnale > nel dorso a·lle annate tedesche non lo diedero i partiti socialisti: lo diede, un anno prima la coaliz..ione di tutte le roltroner-ie aLU>rno ,dia Casa dei tiignori pru$iana 1 lo diedero i vecchi ceti dirigenti dell'Impero, paurosi dinanzi alla ferrea indust.ria.liuarione portata dal1.i guerra; diuanzi all'energia di lucro capitaJif;tico prorompente da.i ooti niwvi, borghesi; dinanzi alla necesoità del suffragio univen,ak e della parlamentari.zzazione applicati integralmentP. al goveruo dei Reich e della Pn1ssia Dinanzi alla proepettiva di una democra.z:ia guerriera, ultra-americana, in cui 1"iniziativa e Je metodica capitaliste poteeeero andare fino in fondo. ., la. lotta. politica p<>t,ee,,e svilup,pan>i completamente - din.an:ci a qnesta pr08pett.iva 1 ceti dirigenti tedesch-i si spa.venta.rono, gri.daroco piet.ì., oeroa.rono rifugio nella. mus.ica delle parole su acoennat.e: vol'lero, nell'interno del Reich, mantenere sull'altare i casalinghi Del i lascito dell'elettorato di Brandeburgo) p1omett.cndo .aH'estero la vittoria. completa e schiacciante: rna i case.linghi Dei brandeburghesi o.on !Jen•<>noa niente d~ fronte alle necessità della. g11erra moderna. e - per <.;lt..areanoora. le parole di \Veber - la. Germania, • 1iazÙ::me di buow, funzionari, capnciaa1m, uomi111 di affari, dilig,nti .rrcirnztali , ... /e.de/i ~rr,J1 dr.l loro ai- _,,norr , perdette la. guerra, che i popoli rlominatori, gli ang)osa85-0ni, vins€ro. le rolemiche <lei Weber. Un #ande P""'"'· in cui lo spirito. c:apit.alihlioo, !"etica protestante hanno perfettarnent,e, pr{"60 piede, oont.,ribuPodo ad uno sviluppo mat.erial(i inaudito, affront& di heto animo la grande prova di fotta., che ne è h. oonsegueni.a., e che è ine60rabilmente- im nOfita dalla poeizione di Macht,tnaf, di gra.nde potenZci. Dopo tre. a.nni di Jotta., incomincia la. stan• chezu. Dove si manifEsta. Nelle declam-uioni oc;ntro il capitalismo, ~ontro Jospirit.ocapit.Alista, declama.rioni fatte non dai profoo.ioòisti dell'a. gita.zione proletaria, ma dai gruppi di intellettcali piit vicini alla Corte, alla Uberhau, prusSJana, ai circoli aocademici ,allo Junkerismo, alla Chiesa Evangelica, alla. Chiesa cattolica. Nel 191.7, sui giornali di de;tra., che cont.em· ,pora.neamente spingevano alla guerra sc,t,toma: rin& e alle annemrioni, oomin.cio una. mua1ca d1 pardle, in cui le principali battute <erano 9uefite: e Gr.rn.tinwlrt,chaft •, , 8olid:1rit-a 31t--wf11chaftB •,. • Gtnoutn.1ca/s11··irt,.chaft •: progetti nebulosi di valersi delle organi:z'-&zioni industriali ooa.ttive cn-ate p<,r la guerra, per produrre Ull cambi&mento nella • IVirt,ckaf._q,- 1.iu111Ung • nella. concezione indl.lfitriale ; biaognaVtt }a.ecia.,n,, La vecchia et.ica e,,:-.onomica.,e farla rinascere più puia., pitl , ~rginie& ,. I circoli accad811lici, roma.ntioi de. cala.mai.o, oorcava.no di legittimare •J°aapettaz:ione deLla prebenda delI, gente laureata, sostec<mdo la necessità ael voto plurimo p<,r i dottori patentati: la Co,te e h C&mera d,-j Signori facevano propa~auda per la riOOBtruzione parlamentare sulh base <ieg!, ... Stat; Generali (8tand,.taat), vole':'ano un , raggruppam,,nlo organico della Soc1eta secon· do le professioni na.turaili •, o 8800'lldo • nRturali gruppi economici prof"68ionl\li , : voleva.no una ric06truzione della società e gerarch1r.:a. •• fondata , sugli inte.--i concatenantiei di cotegoria. -in categoria ,, ed erano pronti a. co-- 1oedue alle- cJa,;,;j la.vor&trici... il Parlamento del Laxoro. La. Ca.mera dei Signori, in particnlare occup,andosi \:!ella riforma eletlor8'le, prem.<ette• va sempre d'e.V<'r di mira qualche cosa _di più elevato che la. tirannia de-lle cifre, che bisogna· "•\. ere.are qµa.lcbe COSA,. di « organico •, cli. i( ~e• re.rch:co , : ·e in pratico poi, tut.t,i i progett• pre• s~ in consi.deruione cerca.vano di soddi.sfo'"(>a q11N1ta domanda: e qual'è la legge oletto-R.le r·he può da.rei un La.ndt~g compQsto dt bnt1 conservat:ori, di tanti rlel Centro, dt tanti na La necessità della lotta di classe e della lotta politica. Naturalmente, tutti i e riformatori O'rg&nic.:1,, tutti i romantici da oala.maio si stringe• va.no attorno ,dio e Obnyk<itulaat •, a.Ilo stato u, autorità.: €S-'U volevano che le grandi oor • pora.zioni di i·ndustr1ah 1 di commerciant.i_ di ..griooltori, di aalari.ati si fonn8880ro ootto re. :;id.a dello Stato, con reclutamento coattivo: soltanto così poteva sperarsi la , riooetruzione gerarchia& , della soci.età. La riunione dei rapp~· senta.nti delle grandi corpora.rioni ·~uWonali a.- ,-rebbe costituito 1.-. rappreeenlanza degli interessi. fatta. dai, tecnici,, dai • p.-a.tici, dalla • ge,nte fattiva , io eostituzione dei « chiacchert.ni ,, degli •avvocati>, dei • politica.n(i ,. Queet,., si chiodeva nel 1917-18, alla Camera dei Sit. nori Prussiana e dalla stampa. di destra.· tede- ;ca. Non sono dunque. certe richieste ita.lia.ne 1922, novità. La replica di Max Weber era tutta fondata st.lla. necessità a.Aeoluta, per la Germania. di una educazionf' non coattiva imposta d.a.ll'Obn- !J°k"tsdtrwt, ma coraggiosa.mente oonquiste.t.a con J,, ·lotta Politica. La Germania - egli oeservava - ha già clelj,. oorporazioni, dei consor-z;iistabiliti rlalla legge, e a cui tutti i membri di una determinata. categoria. di produttori, supposta omogenea, so• no obhligat,i a. partecipare, e a farsi rappresen• tare elettivamente: le CamerP di Commercio, di 1ndustria., di Agrico)tura: f>CC. Precisiuncnte da. quf"Bti enti nmminlstrativi !<.Ì vede ciò chE una crgan:ztazicm~ coattiva cii categoria non può dare. Come va. propriamente che quelle corpo• razioni di categorie impoete dal nostro diritto pubblico - come le camere-, di comnu•rcio già t.r.nto combatt~te da. Eug•n Richtrr, e tulle le formazioni sim:•Je.ri -. non !:-ervononiente- ;:i.ffntt,, da alveo ad una poSSRnte corr'Pnt,., rii interPffi; economici, mentre invc-cr \i qcn·ono be11it.

bi LA BIVOLUZIONB LIBERALE ,imo le lqrbe ikgli int.e~-.s:.ti? E che. d'.&ltra parl<l,"""" ri1lUI.Il.lono cosi in""P""i, di frante &i pa.rtit.i, d'IIBSUlllere 'Ìn se la. vita poli tic& i Quect,, è la oonseguenu. ebe i partiti da un• parte ~ leghe dj interessati d,,Jl'altra stanno su] teru,no del libero, vo,lontaristico reclutamento dei loro ..derent.i: e quelle fonnazioni st..talmente rioon08ciut,Ì stanno invece sul terreno del reclu- •IT" OltnlklG m 'ouoe menb 3: ·o""ITl'OO Olm><ll'll1 loro struttura, le organinuioni appropriate di tutt.a la nastra vita economica che vìvifi.c,oe dà importan1.& a.i partiti e odle orga.null&%ioni pa,,- dronAli e sindacali: è l'ultima manifeetasione di qu<'lla. et,i.ca capit&l.i3tica che ha strappato il produttore ai vincoli della corporazione coatta e lo ha. lanciato su una traiettoria, che non si può certo arr...ta.re con gli'empia6tri rlella collabora.:.ione di cl"""6, colla rappresentanu,_ degli int.€reliei, col parlamento del lavoro elargito ... <lai proprietari fondiari, e roba simile. Suffra.- !(10 univeraa.le e libertà sind&eale, 'queste sono I,. conseguen u, che n.on si p,-,no elude re del1'etica. capitalistca che pulsa in ogni azienda ben wpia.n'tat.a, e in ogni aper&io ohe fa.ccia il suo mestiere. Su que6ta. strada, è vero, si trova Stinnes, ma !!Ì trova anche Legien c.he dalla -casa deHa Confederarione Generale del Lavoro tc-desca arrest"' il colpo di stato kappista.. 8e si .aceglie l'altra. - quella degli empiastri uso collaborazione di cla.sae, ecc. - vuol dire che ,i ha paura di fronte a.Ilo sfor,,o che è richiesto da.Ilo «viluppo capit.,di,,tico, e si ripiega su! pee11docapitalisrno delle forniture di stato, dei ricatti rrotezionistici, ecc. tutta. roba da avvenl.uri.eri ""d-&ll'Mlrica.ni. Questo, dico, J"'nsava Mai Weber nel '18. Vero è che egli non aveva presente l'esempio àell'Italia: dove pare che 1l genio latino voilia ?Tleravigliosamente conciliare suffragio un!veroale e parlamento del lavoro, sviluppo ca.p'taJ;,,tico e coll,bor&zione di cl.-,; dove par,, che ! etica economi.ca. dei nostri in.d'ustriali - alienisimi, come è DOto ,dù t.ri.-ella.ment.i:e ciai cerroaoni -, combinat.r. con l'alt.. coocie!Wl politica. dei p&rtiti politici, debba pcodurre una foritura di i..n.isiative sufficientiMi.m& ad ..,..._ curare agiatezu al più pov,rro e più pol>Olato P"- del continente_ • * • Non credo che oggi oolo.ro ·che 1n !tal ia poa- &Ono e vogliono polemir.aare a dif...., del suffragio univel"98le e del,la. proporzione.le, dispongano di una elaboiatwne teorica. dei due strumenti di lotta politica quale il Weber I& p«- pa.rò per la demooruia t.edooe& in ocritti accademici, conferenre, articoli di giornale. Anche queoto giova a spiegare come e perchè l~ P!'11B8ia- ricordarsi le dec!&ma:ioni di cinque o oei anni fa 1 - si& oggi uno dei paesi del mondo io cui è ancora poesibile scrive-re ci,) che si vuole, vota.re per chi 8i vuole, eoc. La democrazia tedesca - Preuolini .ha ragione - ha avuto qu.alcheduno che 9tudiav GIOVAJINI ANSA.LIX>, Gli acritti del Weber cui mi nten,,oo in o,uestr note sono : Gt..&a.mmdte A·uf&atze ::ur Rt.ligitnts &oziologil. Tubingen, Mohr, I 920-2!. Tre volumi. Grsammelfr PolitUch.t; Schn.,,en, Milnich, treim1Bken, 1921. 11',,.,,..chaft al, JJu11-f, Mtinich, tuncker e Humblot, 1921. Su Weber sono eia consu,ltarai fra l'altro: Jasper Karl, .Ma:r TVcbtr, Tubingen, )!ohr, 1921- E' un di.scorso commemoutivo ohe port,, anche una esauriente bibliografia Weberiana, a ci.ra della. vedova.. Due ottimi articoli ri.assunLivi del Prof. v. SchulzeGavernitz, M. H'. alsNatimwlokoncm, pubblicata sulla Frankf11rt,r Z. del 7 luglio 1920; e Jr. lf'. als Politilc<r, pubblicato sulla ol:.es,;a Fmnk/11rter il 14 novembre 1922. SCUOLE BASILICATESI Per risolvere la queet.i011~ dell'altJ.lfab, t.Jsmo òe-, fanciulli e per condurre la lotta oontro l'ifDora.ru.a degli adulti n-,ll_, provin::i,, mcridioI>.&li, il governo ha. eenbto la. necessità di affi- <l4!"e a forti i.stitu2.ioni priva.te le somme ciesii- :,: te per 1a campagna, ed ha. incJ.ric-a.to della fondazione delle scuole per gli ob',ligati e per g:1 adulti di Basilicata, Calabria, S,cilia o Sa.r1:f'gn.a, \1 Aaeocia.z:ianc Nazionale pe.~ gli i?Jtel"eB- ., del rn<euogiorno col R. Decreto ~o agosto anr.o 1921, n. 1371. L'opportunità di tale soelta è evidente. Le v&- rjo opere e.xtra-soola.st.iche attuate ~nora dalla A$()10azione, hanno fatto desistere il suo intervento nel campo proprio della sr,uola, mec'iant<' l'apertura. di cla.6$i àiurne P s-era.li per analfabeti sul tipo di quelle istituite nell'Agro Romano. Il Consiglio dirèttivo a.v~va già ~tanziati i fondi per i primi e:5perimeati dei compiersi nell'anno scolastico 1931-22, quardo il Ministero dell'istruzione poneva. a. sua disposi- ,ione la somma di 2-400.000 lire a11~ue per tent..are-un gran<lioso e5perimento nelb quattro rey-ioni citate: fondare cioè 60 scuole pi>:ri ra.gazz: obbligati: circa 1000 scuole sera'i per adulti ~ 100 classi iemminiE. E la mia. inchiesta sul nroblema scolastico bal'Ìlicatese non ""rebbe sba.- t,. completa. se avessi mostt-ato di ibnorare ques-J.aopera tenace, cui attendono uomini di fede, Lra i quali basta. ricordare Umberto Zanotti Fianco e Giuseppe Lombardo Radice • Ho aollecitato perciò u_n ool-!oqJio col cav. l'iacentini, segretario ~nerale dell'Associaz..ione La scuola unico bene. S1anio giunti preslo oel vivo della. qu-estione: l! fa.scino che la scuola -esercita in Ba.s\\icat&. Li< vogliono tutti, fortemente, e il Javorù del- ! A960Ciazione è ,tato faci-litato dal desiderio di I<..:lruzioneche s'è venuto sviluppando in seguito :;Il 'emigrazione e alla guerra in 1 11tto i' oeto rontadine&:o e che- t.rova in geoet't.! f,asorevo1i a1~rhe le amministrazioni locali. Un solo Comune ha continuato ·i cav Pia- <:f-ntmi s'è mostrak> nettamente avverso al nostro ls~oro_ Quando l'ufficio regir•1UÙe rli Pot-P.ru..a chiese a.I aindaoo un oont.ribnto, sia pure minimo, per l'a.pertura. e il mantenimento ~i una scuola, ottenne la eeguente, de&0lante n- •post.a: e che ,fivano nel buio più i,esto i nostri ccmprovincia.!i, ! Debbo rioon.oocer• che questo Comune - mi co=ta di t.a<,ergliene il nome - è l'unico che si ili& opposto per principio, (bel principio I) all'istitw:ione cli 1ma scuola., mentre in alt.re parti della provin,·'s. le nostre -proposte hanno suscita_\<>il conoen<!0umvr.rsa.le. In un poveri88Ìmo villaggio del Lagoni,greee, òove fu.uziona una scuola serale, rn.&ll('.&v·.l'illuminazione. Il Comune (il cui bilancio • strerr alo) non po1eva provvedervi, e :' maestro_fu costretto a prospettare agli allievi •• pogsib1htà della chiusura. della. scuoi&. Ma le •ue parole inc1usser-ogli alunni a ra.ccogliere una cinquan_t.iN. df lire, nefl& persuasione che ne'Eun sa.cnficj,, è troppo grande per imparare a legg~re. Ser.cnchè, informati di ciò noi de])' Asqoc1az1one, abbiamo voluto provvedt>re coi nootri m·ezzi alla i!inminar.iooe. Lo slancio di quei ragazzi fu sorfaasato a Rivello da un oo.ntadino, tal Flora. Giuaeppc, la cui abneg.uione e il <'UÌ di.sint& resae hanno permesso l'apertura di due scuole. Con a.tto pubblico, e per tre an.n.:, egli ha oedu to ali' A.s-9ocia.zione ll.Ll.a sua casa che a. sue ~pese ha fatto restaura.re ~ ripulire. Ino!tre, e senza oompenso alcuno, ha oonC89SO 1•U80 della. più bella camera di una sua cA.S& ìi campagna., la. sua stessa stanza da letto, e, per t'.i.oer d'altro, l,;, a.ocordato per tutto il tempo in cui la scuola s:.rebbe stata tenuta o in casa sua o nella con- •.?'&d.a,un paio di ettari di terreno }-ene e5]XJSto ~ ricco di piante, perchè i raga.,.zi poesa.vo di- ,ertin;i, e si è impegna.lo ad offri.,, gratuitamente ruso di un.a sua cava di pietre e di una. "1.la fornace per la. caloe, -nel ""'° ,-t-,-I' As&ocia..- ,ione voglia adibire tale appezza.mento di terr1--noalla oostn!Zi.one di una colonia. mont:.a.na J><-ri bambini gracili dei dintorni. E nemmeno l'e,,empio venuto da. Rivello, ha proeeguito il mù, int.erlocutore, è unioo. Le quattro scuole diurne che abbiamo istituite fin <iui ha-nno ottenuto gratuitarnent~ l' alloggio per l'insegnante e l'au.L, da enti e da privati ì1; fabbricati non solo .decenti" e so!idi, ma tra più belli del luogo. Molte scuole bauno rioevuto gra.n parte dell'arred&ment-o e, del materiale didattico, che a qualcuna è •tato donato r,er intero. In tut-te le scucle diUine (che abbiamo voluto aprire agli allievi d'ambo i sessi perchè J"esiguiU del numero degli alunni non e.vrebbe oonsentito il mantenimento ,Ji due distinte cl!lBE<Ì)la frequenu è aasid\1$ e vo:enteroea, il che compensa. J,. 6Carseu.& del nu=ro degli a.llievi, corrispondente del resto a\l'P&iguitil dell& popolazione che vive sul posto Nelle scuole serali istituite nella. provincia cli Potenu le inecrizio:ni sono più elevale e la. frequenza più n~vole: anz.i non è· ra.~o il çaao di ,·_~dereseduti nello •~ banco pa.lre e figlio; 11 primo meno pronto a capire; gli ultimi, che trr,pa-rano più facilmente, sempre dispoeti ad a.1utare e a corregg-ere il padre loro quando è interrogato o quando sbaglia., e lo fa.nno oemr,re a b.a.sGa voce, per un istintivo ritegno che ;1 rivela sopra. tutto in preseru:a \t eetranei. Giovani ~ vt'!Cebitengono & som.nio oD0:'e andbre a !;Cuoia ed accompagnare il ma.es~ro a. c~•a. - ...-i che pure hanno lavcn-ato tutto il gìon10 - e si angustia.no quando l'au.Ja non ]•UÒ accogliere tutti. In un Com.u10 del Lago- "' grese per e,,empio, un gruppo fo\•o .li giovani rim.ue. fuori della :;cual;a, dove non v1e-ra. più fOSto per eaù, e per rabbonirli un rapp1esent.mte dell'Associazione pramioe loro (in SOl!tituiione della 6CUola.)un largo dono di libri. quah furono graditiEtaiml, come p\.\Ò r:evare dalla kttera di uno di essi, la quale mi 'iO'Illbr. de. gna di pubblicazione. • • Mio carissimo ispettore, con •auto p•;aoere mi rallegro del buon cuore che avete avuto ver- ,._~di noi ma io ti ringrazio tanto tan_to della rentilisaima c~e ai avuto verso di noi E io t! torna a ripetRre, mio carissimo jspettore; che :u.or.m~ lo crecleva che aveva.si que-:.ta ·mass.ima educazione che io non m~ ~e scorderei mai. Mio ccrÌ.!l!Ìlno ispettore, ti farò sapere cl)e il m~ rnmpagnp Sassone Rocco di Giuseppe sta molto d l., ciispiaeiut.i ohe aoltanto a hri non a.vele mana&io il libro " hù ai crede forae ne avete speo;to due.e oe la prende oon me. T&.nti sa.Juti ti ~ di vero c,wre io e la mi.a famiglia e mi fer- ::JIO ~ oem pce Sa.MODe P-,i ua.Je, . A m..rgine di tale lett.e.ra s..-,oe Rocco, che ron avev• ugu.fruito della precedente apedisiou, e~ e un libro di quart& eh.....,, mi fai ~pere qo&.nto sta e.ppene. avuto ·• libro io ti sperusoo la moneta,. Perciò I' ASBOCiuione è otata indot,ta ad aprire una seconda acuola., &88Umend06i gran pa.rte ddla.speaa. L'opera di un anno. Ho sentito in Basilicata critic1.re parecchi ma.estri, sopratutto quelli riU8Citi , 't-torioo negli ultimi conoorsi, interruppi. E' opinione comune che· i tre quinti &lmeno degli iw;egna.nti b"rilicatesi son purtroppo imprepanti non &o!o qua.nto & cultura., ma anche privi iel eentimentò di sacrificio e della. VOC&Z10ne,.,~ per ettenere confort..anti risultati. Che ,,,.., le rioult"' •nei riguardi del!' Asoocia.tione ! - Non nego che v1 siano casi che depongono a poco favore di alcuni maestri, ma non posso t,a.laaciare di pe.rlai-e di un fatto che·torna ad ,.nore degli in.seguanti bsailicatesi. r·na m.a.ootra èlrnocupat.a. si offri di lavorare gro.tuit.arrente c~n noi, m& non Potemmo accetta.re perchè prefrriamo pagare i n0&tri collal:x>ratori, ma purtroppo in quel momento temevamo che j ionru disponibili non ci permettes&ero di aasnmt>re altri maestri. L'in&egnante allora tornò alla carica, pregandoci di farle ottenere .ia '. Consiglio provinciale scola.stico l'autorizzazio:ie di a-Prire privatamente la ocuola per la qu..Je essa si sa.-- 1ebbe limitata a doma.ndare al Co~_1unela luce e il locale. Interrogata, l' A mmin1strazione pro. vinciale scolastica avvertì la ma.€6tra di s.mettere ài fare scuola, perohè a il suo lavoro nero avrebbe potuto averi, neppure il premio del ricono,;cìmento, agli effetti di un concor,;o che la insegnante avrebbe avuto in animo di fare! Nobilmente la maestre. rispose ir. questi termini: • La. mia scuola rimarrà aperta fino a che mi sarà permesso, e dedicherò ad e,.;e,atutta me. stessa: la. su& apertura non ha per me avuto aìtro scopo se non quello cii occupire in modo dègno la mia. ani.ma desiderosa '<ii lavorare. Non vog.lio perciò nè ricompense 1 nè ;.itolo alcuno Che pca;a agevolarmi nei prOSB.Ìmiconcorsi - M-agnifico ! Purtroppo, tali 1:1 aestri non sono mòlti. - D'a.ocordc, ma ve ne sono1 e !"ASBOCia..z.ionC' a.scriverà a suo merito il trovarii e metterli i,,1, luce, <X>nla. stessa pronteu.&. oon 1a qua.le sa. liberarsi degli incapaci. Abbiamo fondalo fin qui quattro scu.ole diurne, cinque festive (& titolo di esperimento) e 91 96rali; ~bbiaruo oominciato ad aiuta.re con libri a.Jenne biblioteche che, per il modo con cui erano state amminisLre. te in passato, davano maggi0re a.ffidamento. Noopoli, Genzano, San Mauro Forle: un._ ne sr rgerà presto a. Leonessa.. L'opera nostra, che è acco.ra agli inizi, proIT\ette bene, e riuscirà più efficace, ruan.do U1Dlt Comuni aegu.inuwo J'e,,empio di La vello che ha voluto assume.re a suo carico gran parte della speo,,, della scuola fondata presso la st.az.ìone. Quest'auno abbiamo compiuto un bel paseo avanti, spendendo solo 1.75') 000 !ire per ifitituire più di 1100 scuole, esempio unico in Italia., io credo, di un ente che, pnr provvedendo con certa. largbe-u.a. a pa.g.a.ri:' i maestri, d prendere in 6.tto i locali, a pr ,curare agli allievi la carta, i libri, le penne e l'incliiostro, ,-i-,,, ad economizaare 650.000 lire che servira..n.no in parte per l'anno ventur(). - Sarei ind.iacreto se le chiedeasi di pubblica.re i risultati ottenuti in Ba.silioat.a. e di rivelare i loro doogni avvenire - Tutt'altro. Non abbiamo poti.:.to discutere anoora. le relarioni inviateci d"€li uffici }Jrovinci&li, ma p,-o 'già fornirle tutte !e notiz:ie che inte:ressano la provincia. di Potenza, dove aveva.mQ aperto 102 ocuole alla metì. di novembre .coroo. Abbi.a.mo dovuto però chiutÌ<Te 10 scuo- -]E:, più per imperizia. di maeet.rì che per insufficienza di iscritti, siochè hanno funzionato in Basilicata 92 scuole, di cui 4 diurne, 4 festive ed 84 ·86t'a.li, frequentate oomplees,vamer.te cl,,_ 2573 maschi e 34 7 femmine. Di questi 2920 allievi, ben 2301 banno fi.nito ·il corso e 'si oono presentati agli esami, e, degli easruinati 1655 me.schi e I58 femmine hanno supera.I.o la_ prova. Pertanto, il rapporto tra gli esaminati e i promasai è del 74 per cento, e quello ka gli ibcritti e gli esaminati tocoa il 53 per oento. Certo quest'ultimo rapportç potrlbbe - anzi - dovrebbe essere più a.lto e più conforta.nte; ma eeso si spiega col prolnngani ·delle lezioni aneli<, nei m<'Si in cui ferveva in~nso il lavoro "1,l'irolo, o;aendo state aperte soltanto ne' n0vembre. Difatti, se si esamin-a.no i risultati ott~nuti in una scuola di Pietraga.lla. dove gli esami sono sta.ti fatti nel mano per ia cbi,,ma.ta alle armi del maestro (un giovanott.o di molto valore e di abnegaz.ione amm.ir~vffle) si nota.no d.ifferenze minime tra gli alunni iscritti, esaminati e promoesi: 97, 89, 82, rispettivamente, ciò che ha ·dato modo, a noi di assegna.re a que1 l'insegnante 1640 lire di premio, -la più alta. sotllma. eoncessa per Ticompensare 1 ma.estri, secondo la proposta che a,amò ann.i or sono il &a.lvemini. Nen ~ mal tardi per andar più oltre. - Bi.,ogn.a insomma. non ginngere alla t&nla. pn.mavera con le ecuole aperte, pet' non vedersi sfuggire gli alunni, il quale inco11ve1ciente speriamo di non subire quest'a.nno, ,n cui le lezioni si comi.nciera.nno alla metà di ottobre nou &olo nelle cls.ssi dell'ann;, scon,o, ma &nche in quelle che fonderemo l'anno venturo coi residui dello stan.ziamento del 1921-22. In Basilicélta infatt..i ~i ~t.itu.irsnno 161 scuole, C06Ì sudc!ivioe: ao serali, IO festi"" ~ 11 ciiurne. s·;, iniziato tardi un lavoro che oggi avrebbe dovuto già €S66l"e compiuto, ma il n06tro motto è il verso de.nnunziano, che • non è ro1J tardi per "nda.r più oltre,_ Le pa.role del Piaceiltini mi han•10 comm= e certo laacieranno un'eco profoi'ida nello spirif() dei. lettori. Comincia. in Basilica La una vita nuova; vi sono tutti gli adulti a.n~lfabeti oh., att.<>ndono J'istnu:ione dalle scuole che l'~- cia.z.ion.eper il me7zogiorno fondera, e vi eono tutti gLi... scienti che aspetta.no da:Je scuole serali e dalle biblioteche che verra.n;._•o aperte di ron disimparar,, quello che hanno i,nparato a st.,nto negli anni della loro fanc1ullen.a con un opera che per la sua ,oca.n;a efficaci~ fa riperu,a,re ad una delle pagine più tristi deda Ca,a d,i 11,ort.i di Dostoievoki. E' ouella che descrive i deportati siberi"'1i condarui:..ti a fa.re un lavoro inutile, a prendere cioè J 'acqua d, nna botte, ,..ersarla .in un.altra botte e river'i.8.rl& quindi nella botte di prima. Ebbene, quegli uomini che eopporta.vano i rigori d<>Iclima e resistevan<, al torm<ento delle altre pene più àure si piega\'ano davanti a quell'inutilit& ed er.wo vinti. Se, l'Associazione, con l'opera su.a a favore de~ gE adulti analfabeti riuscirà ad evitare anche solo a oento contadini basilicatesi di rir:.a.àere 11elrignoranza tra.diziona.le, si dovrà riconoaoe-re che avrà compiuta una delle conqUÌlite più meritorie degli ultimi cinquant'anni d.e1l'unit.à it.;Jia.na. Non è vano infatti ripetere che una nazione non può primeggiare qu.ndo in una 1srga wna del suo territorio vive il 65 per 100 <li adulti analfabeti, come avviene m Basilicata nell'anno 1922 dell'era volgare. Oram&i l'opm-a meravigli088 dell'ABBOCiazione per il rnew,gior. no ci fa sperar eche l' os.oervatore attento d~I movimento culturale potr& non soltanto denunriare i ma.li, ma constata.re i rimedi che si apportano e anspieare la vittoria. Una volt& inveoe la vooe degli appa.ssionati cadeva nel grande atagno della. vita italiana. come pie.tra in un ,-asto lago, la. cui ruperfi.cie depo lievi increspature si. ripianava ~rena sul dolore urna.no. GrusEPPJ: STOLPI. d.a.l volume!' ia,qgio in Barri/irato di proso:ima puhblicazion.e. U trionfo della diplomazi&. Contro 1l eempli=o scbe.wat1co ae.l1a poEtic.a .a.ntingJ...., dei ruwonatieti e contro i+ geurioo sent1.mentalismo antifranc,,,,e, lo Spella.nwn offre in un:a. serie di studi modesti e diligenti le linee culturali dirett.ive di quello che dovrebbe ._,...., :i,! pensiero di una democ.ra.zia intelligeate. L'influellUI. del SaJ.,,.,mini vi si a.vvr:rte costa.nte, mentre tutta la. narrazione è a.ffatto esente da.I.l'astrattismo ideologico dei pa.cif.sti e dalla sicum,;,,a prog,,ttist.a dei critici di Versaill.,;_ Gli elementi storici vi sono vagliati oon sobrietà, la preoccupazione realistica minuziosa appena. si potrebbe rimproverare per la r,onotonia e per il completo difetto di S'UJ?l('&- stioni stilistiche. Si oonsta.ta. eeru.a ridondanti le.menta.z;ioni J"er stinato isolamento dell'Europa, orma; decà&&a non ritrovarsi ma lo sguanfu non è fisso sino al fendo inesorabile delle. tragedia. Una natural< simpatia guida l'autore nell'"88illle della rigoros 1 formazione liberistica del\-'Impero ingleoe, moderatore di ambiz;oni {Crespi), come nel sapido sguardo a.1:la democrazia tedesca, inte<, • sai,a.re la pace, e a.Ila. RU8Sia bolscevica cj1• dE-ve difendere la rivol1.,.zion<-.. Come ra.:more oela il tradimento siffatta simpatia altera l'equili- } rio deUa n.a.rra2.:one quando non è oonceeea. in <·guai misura. alla Francia, t-orn.Jentata. da.11'06sas:ione della sicurezza, o all'America, ch!Hs:... nei suo isola.mento. Per certi giudizi nesstrn& p·,epara.zioa:,e più cauta dell'ascesi-. Anche il parsd,-, fra.n.,_,_ ha le sue giustifi.cazioni <lemocratiche. In realtà. la politica estera del dopoguerra non è ancora cominciata. E mentre- la tela. non è tessuta nessuna solU%ione deve esser. compromessa. L'isola.mento reciproco è un sisi= per ma.nt.e:n.ere l'equilibrio va.lido come la politica delle alleanze: esige una diplomazi& più_ fine e un' abilitio più pregiudicata. Del resto la caratteristica generale della nuova politica int,,, nazion&le è .aella volontì, esperta di ognuno di non decidersi, di non considerare come punto di partenza. n-e68uno dei risulta.ti raggiunti, di confidare ru,J fu!,uro: per cui. nè da. Ven,aille• Le da. Genova vennero fuori nuov€' combinaz.ioni d 1 pot.erue o accordi di direttive. Nel gioco reciprr.oo di nascon<lersi, la politica estera fotografe. le convulsioni interne ed esclude la mutua cor.fideru:a.. A guardar bene le ooee qu<'llta. incertezza inconcludente non è danna;a e bisogrui congratularci coi nostri ministri degli esteri che non si stancano a,] gioco_ La ra.gione cemnùe di turba.mento pot,rebbe eemhrare l'entrata. dell' America e del Gia.ppane nelle. storia e il premeT'lf' dell'India sulla politica. inglese: ma. invece di parlare del _tramonto dell'Europa bisogna ve-

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