RE NUDO - Anno XI - n. 92 - novembre 1980

Qui si è sempre potuto suonare e cantare senza problemi; adesso, per la primavolta da anni ed anni, hanno messo due vigili e la ronda della Guardia Civile, dopo mezzanotte, tutti à casa, non si può più suonare nei bar. Penso che vogliano sloggiare i tipi strani in favore di un ben più redditizio "turismo classico". lo stesso vorrei andarmene. D. E dove pensi di andare? R. Se la situazione politica doves– se mettersi tranquilla vorrei prendere una casa in Tunisia. D. Ritornando alla questione musicale, ti ho visto in concerto a Soller l'altra sera e con te c'era una banda maiorchina dal batterista a Bibiloni alla chitarra e Pedro al basso. Ti trovi bene con questi ra– gazzi? R. Molto bene, non c'è veramente problema per me a suonare con que– sta gente che, come vedi, è molto aperta a tutti i tipi di esperienze. D. Le rituali domande finali. Che programmi hai per il futuro prossi– mo? R. Adesso che ho chiuso con la EMI penso che quando avrò un nuo– vo disco da incidere lo farò in Ame– rica, ho degli amici laggiù, magari con una piccola etichetta. Ho biso– gno di una struttura che mi lasci fare quello che ho in testa anche perché il prossimo disco vorrei farlo tutto da solo, voglio dire, testi, musiche ed i vari strumenti... D. Non hai mai pensato di venire in Italia? R. Non mi ha mai invitato nessu- no... a cura di Gigi Marinoni (foto lnstamatic Riga) Defesora Sollerense: 16 agosto - Milan & Bibiloni/Kevin Ayers Band/Sex Beatles A prono Milan Y Bibiloni, già accompagnatori di Daevid Allen nel maiorchino "This is the happiest time of your lite". La loro è una musica acustica che va dal blues alla musica sudame– ricana. Infatti, dalle quattro chiaccchiere scambiate poi con Jùanito Bibiloni, vengono fuori le– "preferenze" di questo duo: mu– sica calda e ritmatissima (non per niente Bibiloni ha suonato in di– versi dischi di gruppi orientati ver– so l'America Latina e le sue· radici musicali) ed una gran voglia di comunicare, di creare buone si– tuazioni. E come potrebbe essere diversamente? Juanito è vera– mente un tipo simpaticissimo e per lui ci vuol niente a creare il giusto clima ... Sale poi sul palco Kevin Ayers cofl la sua band (vale a dire il grà' citato Bibiloni alla solista, Pedro dei Sex Beatles al basso ed un dn:immer locale) che, più che eseguire canzoni vere e proprie, si lancia in una carrellata su questo che è il suo tipico sound, ovvero un rock molto reggato ed irrive– rente. Comunque, per quanto ri- guarda il vecchio Kevin, abbiamo avuto poi modo di parlarne meglio a casa sua (vedere l'intervista ...). "Testa di serie" della serata una nuova band anglo/spagnola sulla quale vorrei dire due cose anche perché c'è il rischio che diventi importante di qui a poco nel pa– norama internazionale. Si chiamano Sex Beat/es, che poi vuol significare una specie di tributo ai Sex Pistols ed ai Beatles dei quali i membri della band si sentono in un certo qual modo continuatori. Strano gruppo questi Sex Bea– tles, vedendoli sul palco vien da pensare ad uno dei tanti gruppi post punk che infestano le platee di mezza Europa senza in realtà aver molto da dire mentre poi, parlando coi componenti del gruppo viene avanti un'immagine totalmente diversa, fatta anche di un "passato" completamente di– verso. La bellissima cantante Lisa (che in scena si presenta in abiti tipo sex panther ...) è piena di energia e di voglia di combinare molte cose, di lasciare un'impron– ta personale in questi strani anni '80 (dipinge, scrive testi, canta con voce suadente, fa la modella, progetta films, etc.). Il cantante scozzese Hamish si rivela sulla breccia da molto tempo, pur avendo solo 25 anni (per tre anni manager di Daevid Allen, organiz– zatore del Glastonbury Fayre dell'anno scorso e protagonista di diversi progetti e tournèes con la band di Gilly Smith ...). Pedro il bassista e Jordi il batterista sono due ragazzi di Soller di Mallorca, cresciuti tra il mitico Banana Moon Observatory e la casa di Kevin Ayers (tra l'uno e l'altra neanche cento metri di distanza). Per finire il chitarrista Jerry C. Hart e l'in– stancabile Buda, ventinovenne australiano cresciuto tra festival pop e organizzazione di concerti rock a Mallorca, attivissimo nelle attività di supporto alla band quale la "Offbeats Grafie", la "Porque No? Organisation" e specialista nel produrre gadgets e manifesti per il gruppo. Se vi capitasse di vedere l'al– bero di famiglia dei Gong (quelli di Daevid Allen) pubblicato su un caro libretto a titolo What's Gong on, noterete che l'ultimo capitolo si divide in tre rami: Daevid Allen con suoi N.Y. GONG a New York in compagnia di Giorgio Gomelski e la sua Zu Productions, Gilly Smith a raccontar fiabe con Harry Williamson e, a Mallorca, gli Off– beats che, esaurito il discorso freakedelico, cambiano in Sex Beatles e si lanciano a tutta birra nel terremoto new-wave. Una musica indefinibile, a metà strada tra il rock duro e la speri– mentazione, un canto "a due" che si rivela ottimo per mettere in scena i temi tipici della band, vale a dire l'esigenza reale di una libe– razione sessuale e la voglia di dare un taglio a certi "sballi" per cominciare a cercare l'energia dentro noi stessi più che in certe sostanze. I Sex Beatles hanno già fatto diverse tournèes in Inghilterra, suonando al Glastonbury Fayre del '79 e toccando i più famosi santuari londinesi del nuovo rock quali il Nashville e il Music Machi– ne. Tra non molto uscirà anche il loro primo disco per la Charly Records. Dal "Diario de Mallorca" del 6 luglio '80: Cosa si nasconde sotto la de– nominazione "Sex Beatles"? "Siamo sei persone distinte, ognuno con una chimica partico– lare. Queste diverse composizio– ni, mischiate, producono l'armo- lPORQUE NO? RE NUDO/ 11 nia del gruppo, in una esplosione collettiva. A livello individuale esiste una grande anarchia, ognuno riversa nel gruppo le sue particolarità e le proprie vibrazio– ni personali". E quali sono i vostri obiettivi? "Vediamo che qui e in tutto il mondo la gioventù è molto "mor- PRESENTA SEX BEA TLES K€VIN MILAN DEFENSORA RY€RS BIBILONI SOLLERENSE Sabado 16 de Agosto 21 h. N~ 000903 ta". La nostra musica è un tenta– tivo di recuperare l'energia gio– vanile. Gridiamo contro la fru– strazione, contro l'apatia della vi– ta. Prima vi chiamavate Offbeats e comunque ancor oggi rimane il Vostro slogan di sempre, quel "Porque No?". Diteci qualcosa ... "E' il nostro grido di lotta. Ci sembra che la gente sia troppo addormentata, praticamente sen– za far niente. Noi invece non sia– mo chiusi alle cose nuove e da farsi: mettiamo sempre il "Perché no?" di fronte a qualsiasi possibi– lità. Tanti dicono "E perché do– vrei fare qualcosa?", noi invece diciamo: "Perché No?" C'è poca gente, concludono i Sex Beatles, che è attiva e creati– va. In Maiorca ce n'è abbastanza, che comprende quello che an– diamo facendo. Persone di tutte le età che capiscono che abbia– mo in mente ben altro che farci "porri" ("canne" in milanese, n.d.t.) dalla mattina alla sera (co– munque Hamish non disdegna, ve lo dico io...) Gigi Marinonl

RkJQdWJsaXNoZXIy