RE NUDO - Anno XI - n. 90 - settembre 1980
si faceva e gli ho chiesto e mi aiutava a farmi. e gli ho regalato una pera. Tullo molto sempli– emcnte: non c'era il mostro dell'eroina nel ;ircolo cosiddcllo politico in cui tavo. D. - Facevi politica prima di cominciare a l>ucare? R. - La storia con l'eroina l'ho vis uta in modo diverso da altre perone. In genere uno ~uando si fa tronca i rapporti e/o politici. lo 10n ho interrollo né l'uno né l'altro, anche ,Jerché mi sono sempre falla poco. sono stata in scimmia poche volte. D. - Eri handicappata da questa tua condi– zione di farti e di fare politica? R. - In verità ho empre cercato di non mi– schiare la gente che si faceva con quella che non i faceva: c'erano gli ambienti in cui do– vevo e sere pulita e poi c'era l'ambiente degli sconvolti in cui non c'era bisogno di nasconde– re nulla, anzi io ero un po' strana perché facevo politica. Poi a scuola la situazione è cambiata: la gente che si faceva è andata via e io ero diventata la pecora nera. Quindi dopo un po' di tempo ero stufa di esserlo, e ho dello a tulli che avevo smesso ed ero diventata una persona pulita. D. - Com'è andata quando hai smesso? R. - Ho smesso un anno fa. Quando ho de– ci o di sme11ere ho smesso. Ripeto: io non sono mai stata tanto dentro l'eroina. penso di averla vi suta un po' dal di fuori. però una cosa che odiavo di chi si faceva è che ogni pera che i fa dice che sarà l'ultima e invece non è vero. Mentre io non mi sono mai posta il proble– ma: mi piaceva farmi e mi facevo anche perché er sicura che se mi fossi posta dei problemi rispe110 all'ero avrei dovuto sme11e– re. perché non avrei potuto trovare dei motivi per continuare: per me la roba era una pausa della mia vita. Dopo una litigata col mio ra– gazzo. una sera. mi è sembrato assurdo farmi ancora e ho smesso, dopo tre anni. on sono stata tanto male, a parte un po' fisicamente i primi 2 o 3 giorni. Vedendola ade o non mi sembra di essere stata da cani. allora però sì. mi capitava di aver voglia di farmi ancora. D. - Che valutazione dai dell'esperienza che hai fatto con l'eroina? R. - Diciamo che ho cominciato a 15 anni ... mi sono falla per tre anni ... Sinceramente ho paura a risponderti e a dare delle valutazioni. ho ancora paura. Forse è troppo presto par– larne perché. per e empio, non vorrei vedere una persona che si fa. vedere una siringa: ecco. ogni volta che vedo una siringa non mi è una cosa indifferente. Ai perché e ai per come ci pen erò più avanti. Fisicamente non mi ha lasciato grandi casini. ma di testa si': a volte mi capita di avere ancora il desiderio di farmi. ma è un'idea che caccio subito senza pensare perché ho questa voglia. la cancello e basta. Più di questo non ti so dire ... Più che altro a volte ento la nostalgia, ma non quell?. della roba in sé, piullosto del mondo che ci sta in– torno. D. - Che impressione hai avuto della piazza? R. - Quello che mi ha sempre colpito è che il rapporto tra te e il puscher e la piazza o gli altri che si fanno, è un rapporto molto stre110 ed è, per dirla in modo assurdo, una "grande fami– glia" nella quale ti sembra che tulli siano di– sponibili a rapporti umani. Quando non c'è la roba verifichi che quando le storie non vanno bene i rapporti cadono e che quelli che tu consideri i più cari amici, fanno qualsiasi cosa per fo11erti qualche granello di roba. Più che cultura dell'ero io ho vissuto una società dell'ero. una quotidianeità: Per chi si buca è fondamentale il fallo che si trova pronto un ruolo ben determinato in una società che ti propone dei valori che come comunista, non stoscherzandoperchéanchenel buco mi ono empre ritenuta comunista, non puoi acce11are e allora ti trovi i olata: invece se ti fai sai che cosa sei rispe110 agli altri. sai di essere un eroi– nomane. Poi anche lo sba11imento per la roba. se ci pensi. è una co a che ti riempie la vita e che ti fa conoscere Milano da un altro punto di vista: conosci tulle le farmacie giuste, i cessi del bar con il rubine110. la via buia dove bucarti, ecc ... A cura di Claudio Ambrosi Intervista a Giovanni 20 anni, di Milano D. - La prima domanda è di prassi: il tuo avvicinarti al mondo del buco; se tramite piazza e tramite amici o altro ... R. - li primo buco l'ho fallo nei circoli del proletariato giovanile tre anni. tre anni e mez– zo fa. e la roba l'ho avuta tramite amici. E' stata una cosa un yo· ovattata. C'era un po· il mito di quello che si faceva le pere per cui ti sentivi in effelli un essere superiore. Quindi la prima volta era un po· uno sverginamento. li primo buco è stato di anfetamina. in una sa– le11a molto tranquilla, con amici. che procu– randomi tulio mi hanno evitato sbattimenti di piazza. E' stato molto piacevole anche se poi è andata avanti a ruota libera, degenerando. L'eroina è venuta dopo ... La mia esperienza d'anfe è coinci a con il mio periodo di attività politica, che si è trasformata poi in una a11ività di appoggio psicologico di soli tossicomani. Avevo mollato i compagni cosidde11i per farmi d'ero cominciando così a frequentare le piazze. lo spacciatore. la persona che ti serve per pro– curarti la roba. i piccoli furti. eccetera. D. - Cosa facevi a livello politico? R. - Ho sempre avuto un ruolo secondario. Ero un cane ciolto: una breve militanza nel MLS. ma più che altro mi sentivo vicino agli anarchici. I centri ociali sono comunque ete– rogenei: c·era di tulio. dal ML all'anarchico. a quello che si sconvolgeva e basta. D. - Adesso sei sotto naja. Volevi farla, ma poi ti hanno dato l'art. 28. Come è andata? (L'art. 28 riguarda los icomania e omosessua– lità... ndr) R. - Il periodo prima di andare sotto naja è 1a10angoscioso. Mi facevo parecchio. anche se non avevo una vera scimmia fisica ma un bi– ogno psicologico di assistenza. di sicurezza. In questa situazione vivevo la naja come una co a che veniva dall'alto. ma da fare per evitare casini vari. articoli. eccetera. Ho fallo tutte le pratiche burocratiche. Alla visita medica c·e– rano medici giovani. apparentemente aperti che ti proponevano di parlare dei tuoi proble– mi. lo ho preso la palla al volo e ho spiegato la mia situazione. cioè che mi facevo ma che non avevo problemi li ici grossi e che un eventuale ...... ..... , ' ...... \ ' ...... \ I ' ..... ' ,, ,. -,------ \.,- ,, I I ,, /' ,, I ,, I \ I \ I I ,1 I I ---- i I I ...._ I I ......... I ...._ I f' ..._ I I - I apporto di tranquillanti mi avrebbe diminuite– le tensioni nollurnc. Mi hanno detto di stare tranq"uillo. che non c·era ne. sun problema. In– vece. il giorno dopo. sono stato ;pcdito all'O– ;pedale militare e mi hanno dato trenta giorni di convale ccnza per deperimento psichico e psicofisico causa tossicomania. Dopo i miei trenta giorni di convalescenza le solite trafile burocratiche: per cui mi volevano rimandare nelle Marche dove facevo servizio militare per avere le carte per poter ritornare alro pedale militare di Baggio a Milano. Sono riuscito ad evitare queste trafile e sono entrato dire11amente a Baggio con l'intenzione. a que– sto' punto. visto che nelle Marche mi avevano segnalato ai Carabinieri come tossicomane. di farmi dare l'art. 28. Mi hanno dato ancora 40 giorni e adesso non so ancora come finirà la cosa. D. - La tua situazione adesso qual è? R. - Adesso è abbastanza tranquilla. Direi che mi buco una volta ogni 7110 giorni. Poi ho vissuto adesso il trauma del collasso. Mi ha salvato mia madre con un 'bocca a bocca·: crocerossa. vicini. ecc. Per cui una situazione familiare abbastanza delicata: i miei disperati perché non vedevano un recupero. D. - I tuoi rapporti con loro come sono? R. - Prima erano molto brulli. Loro non concepivano la cosa ed io non riuscivo assolu– tamente a comunicare con loro. Con mia ma– dre. diciamo in-certi termini. ho avuto dei rap– porti abbastanza buoni. A parte il buco pa il resto tra me e lei c·era un buon dialo!!.O. una certa facilitù di comunicazione. Mentre per mio padre (i miei vivono divisi. tra parentesi). che vedevo raramente. c'era un odio profondo da parte mia e ten ione da parte sua. la ricerca di un legame quasi morboso. Adesso invece ho cercato di ricostruire determinati legami. Forse il fallo di farmi meno mi dii quella carica che mi permelle di cercare di riagganciare questi rapporti umani. E mi sembra di riuscirci a parte questa situazione fisica del collasso. D. - Ritorniamo alle domande che ti facevo prima: quando facevi politica che tipo di rap– porti c'erano con quelli che non si facc,•ano, coi compagni particolarmente? R. - All'inizio ci sono stati dei grossi scazzi perché la roba. secondo una certa 011ica politi– ca. non doveva far parte del centro sociale: quindi dei rapporti abbastanza tesi. lo mi sen– tivo molto sicuro della mia situazione: facevo I --- -- I --- / I --- I / I / ----- -7- ' I I '- I I I r-...._ I I I I ...._ I I ...._ I .... I I ...._ I I '- I I I I I' -- ,- I 1· ' I I I I / / I \/ I \ \ I \ I -- ' I \ ' ...... I I \ I \ \ I \ ..... RE NUD /9 parte della élite di quelli che si facevano. vii sentivo un po· dalla parte della ragione: " oi siamo remarginalione. cosa che non siete voi... Colpa sare del tempo la cosa è degenerata. D. - L'emarginazione non è bella, insomma... R. - Sì. non lo è in un certo senso. ma poteva es ere bella. Insomma: tu cri il vero emargi– nato. non quello dcll'MLS che ha la pappa pronta. che va in giro in vespa. vestito bene. che si spaccia per emarginato. D. - e spranga... R. - Giù. io ero il vero emarginato. D. - Quindi una situazione politica, quella dell'emarginato. R. - Sì. certo (ride) una situazione politica. Poi mi sono ritrovato sempre più nella merda e nasceva quasi un certo rispe110 verso queste persone che riu civano a fare politica nell'e– strema sinistra e riuscivano a non farsi. D. - Gli scontri in che termini erano? R. - La cosa che più mi ha fa110incazzare. ed era la prima di una lunga serie: era quella di ritrovarmi in piazza Vetra con le diecimila lire raccolte a fatica per comprare la roba. e vedere l'autonomia e LC che allaccavano p.zza Vetra con le chiavi inglesi in mano o che cercavano il piccolo spacciatore. che vendeva per farsi. per sprangarlo o. peggio. linciarlo moralmente. Mi ricordo di un povero cristo legato e con un cartello: '"Sono uno spacciatore .. in testa ad un corteo che pa,sava in Ticinese tra gli applausi dei negozianti e delle mamme ... Cercare il malioso o il boss nelle piazze. l'hanno capito dopo. non è una cosa molto ragionata. D. -Adesso la situazione nelle piazze com'è? Ci sono compagni che bucano'! R. - Beh. sì. Ormai non esiste più una diffc– rcnLa politica. Ormai ,ci a contallo dircllo sia con l'ex fa,cista che con l'ex compagno. La cosa più assurda i: proprio che adesso. 1980. la piazza i: piena anche di questi leader e lcade– rini con cui avevamo scontri politici nei.centri sociali. questi burocrati del M LS. E ti diri1',Ji._'\ più: con la loro abitudine di essere così bcné" organizzati stupisce (:) che siano riusciti ad organiuarc dei buoni traffici. Dirci che una bu-ona fetta della Milano-Sud sia tenuta in mano. ai piccoli livelli. pmprio dagli ex del M LS. Gente di cui non ti faccio il nome pa ovvi motivi. che cercava proprio il nostro aiuto per convincere gli spacciatori che non erano più comunisti ma che erano semplicemente gente che voleva farsi le pere: gente che si va a fare le 0eho al C.A.D. in folli quanto inutili tentativi di uscire. gente che ha ora in mano il piccolo mercato di zona Lavater e anche Parco Lambro. D. - Il C.A.D.? R. - Buono per farsi qualche 0ebo di acqua e zucchero. In rcaltù non so a cosa servano que– sti centri e che tipo di rapporti. di fatto. in– staurano con i tossicomani: un colloquio. una scheda. una confezione di Tavor nelle mani e una pacca sulle spalle ... D. - Esiste ancora al mercato nero la morfina del De Amicis? R. - Eccome. Viene proprio chiamata la '"Morfa del Dc Amicis'" e i prezzi sono alti: 2.500/3.000 la fiala. D. - E per le fiale vuole che al De Amicis . come garanzia, rivogliono indietro? R. - Le si conserva accuratamente e le si ridù a quello che poi le ritorna al De Amicis: c·.:: anche il mercato nero delle fiale vuote: due vuote per una piena e così via ... (e ride). D. - Allora c'è una terapia di mantenimento. per così dire, doppia... R. - Certo (e ride). In effe11i questo Dc Amicis non fa che servire a farsi qualche soldo in più ...: vale quanto un'autoradio o rubare una bicicletta. D. - Allora, sotto questo aspetto è valido ...? R. - Certo. può aiutare direttamente irtossi– comane. D. - Di positivo c'è che esiste un mercato grigio fatto dai tossicomani e non dai mafio~i. R. - Sì. ecco ... (e ride) ... magari questo non era l'obiellivo ... A cura di Claudio Ambrosi
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