RE NUDO - Anno XI - n. 90 - settembre 1980

Leeds, suona spesso con Gang of Four (di cui sono amici) e che i testi sono esilaranti e tragici quanto possono esserlo gli spaccati di vita privata messi in musica da tre donne ... e vi ac– corgerete che non ho tanto tor– to a puntare su (Delta) FIVE nella roulette della new wave prossima ventura. futuro •ntico ~ --- WALTER MAIOLI, RICCARDO SENIGALLIA Futuro Antico (Suoni dal primi– tivi dell'elettronica) La trama di questa musica si snoda in una strana dimensione senza spazio nè tempo, richia– ma strati di coscienza non ordi– nari, curva il tempo fino a far sovrapporre aweniristiche at– mosfere elettroniche con i primi suoni dell'uomo primitivo. Diffi– cile descriverne il contenuto e, proprio per questo, impossibile non accennare al metodo di realizzazione e alla strumenta– zione usata. Dai primitivi all'e– lettronica: dall'uso del più anti– co strumento musicale, comu– ne a molte culture primitive, chiamato "rombo volante" fino alle sofisiticate macchine elet– troniche del nostro tempo (moog, sinthi EMS, eco compu– ter) e, tra questi due poli, una infinità di altri strumenti ed ef– fetti (flauti barocchi, doppi, di canna, richiami degli indios dell'Amazzonia, suoni di bic– chieri elaborati al nastro ma– gnetico, osso d'aquila, 'stru– menti orientali). Le strutture portanti ·sono ancora quelle della musica alettronica, ma l'introduzione di questa originale strumentazio– ne e una indubbia influenza di sonorità orientali (Maiali, già fondatore nel '72 degli Aktuala, torna da un soggiorno di tre anni in Himalaia), danno all'at– mosfera· musicale un gusto ar– cano e delle aperture metatem– porali notevoli. Questa cassetta inoltre è autoprodotta e autodi– stribuita e anche questa è una nota di merito agli autori, una sana abitudine anglossassone che in Italia, purtroppo, fatica a prendere spinta. Per contatti: W. MAioli, v. Ra– venna 44 Milano - A. Sinigallia V. G. Bruno 2 Milano T. 38.65.70 MXS0SUOND Out of the tunnel Ralph records M.S. Gruppo californiano dell'a– rea Residents, gli MX 80 Sound avevano partecipato, più o meno due anni fa, al di– sco collettivo dell'altra Frisco, Subterranean Modem, insie– me ai Residents, Chrome e Tuxedomoon. Rivelando subi– to sostanziali differenze ri– spetto ai gruppi consociati: a partire dalla struttura stessa del collettivo, tradizionali due chitarre basso e batteria, sen– za indulgenze più o meno elettroniche. Si può dire che Out of the tunnel confermi la prima im– pressione MX 80 è un gruppo che gioca sul recupero di for– me musicali già consolidate, anche se con quel tanto di ec– centricità di trattamento che non può non mancare in chiunque si accosti alla scuola dei Residents. E il recupero, in questo caso, non è quello dei soliti anni '60: gli MX 80 si di– vertono a fabbricare una spe– cie di finta new wave, una be– nevola sfioritura dei più inge– nui colleghi di Los Angeles. Rivelano il lavoro metalingui– stico soltanto nel ··tono", negli excursus di sax, nelle chitarre spaesate. Non sempre, in verità, l'ese– cuzione pareggia le intenzioni, e qualche volta si intravedono più che in trasparenza i modelli (in particolare certi Devo e, nelle parti vocali, un certo aro– ma di Lou Reed). Ma c'è stoffa, e possiamo ragionevolmente attenderci prove più mature. Paolo Beltrando ESSENTIAL LOGIC "Beat rhythm news" (Waddle ya play?) Rough Trade Un gruppo dalla Logica Es– senziale, capeggiate da una ra– gazza che suona il sassofono alla ricerca di Buone Novelle dall'incrocio fra Beat e Rhythm: ecco chi è e cosa vuole creare Lora Logie, l'unica e totale re– sponsabile dell'opera in que- stione. ---- Profuga dagli X-Ray Spex gruppo ormai mitico della prima ondata punk, forse per ecces– sive rivalità con l'altra donna leader, quella Poly Styrene da– gli incredibili cappelli, Lora è ormai da quasi due anni lancia– ta su una carriera di leader di un suo gruppo dalla formazione strana quasi quanto la sua lea– der: 2 sax scorazzanti per ogni dove (Lora e Dave Wright), una chitarra che ha lo stesso com– pito di una radio sintonizzata su una beat-station USA anni '60 (Ashley Buff), un basso ed una batteria tesi a costruire culle comode per duplici assoli di sax (rispettivamente Mark Turner e Rich Tea). Il ri5ultato di simili premesse è sorprendente. Variazioni completamente free su finte melodie zappiane o, peggio, su b(e)attiti e r(h)it(h)mi già as– saggiati. Un'operazione di deturna– mento e costruzione di nuove armonie sballate col supporto di testi ancor più sbalestrati e con giochetti di parole assolu– tamente ignobili. Un disco da ascoltare dunque, e con atten– zione. Orchestrai Manoeuvres Pop Group Doli by Doli Raincoats Suicide Avengen Sllts Pere Ubu Martha & the Muffins Swell Maps Prague Vec Scritti Politti Merton Parkas Adam & the Ants Siou:uie Simple Minds "Non abbiamo tempo per l'a– more in questo momento. I Lo– ro furono gettate in una tunica, / il giorno che furono strappate per giungere alla luce / in quest'area, oooh. I Le piccole ragazze devono giocare con le bambole. I Non sono un pu– pazzo purosangue, I nè un'al– calina fetta di pan carré ·· The Parls Concert John Coltrane Pablo /ive - Distr. POLYGRAM Su Coltrane, negli ultimi tem– pi (e in tempi non ultimi, anche), si vanno accumulando frasi fat– te: si ipotizza come ormai risa– puto un Coltrane "mistico", "spirituale", "trascendentale". Niente di tutto questo, invece. Coltrane, al contratio, ha inizia– to la stagione "materica" del jazz (ma in Europa, in tal senso, il seme l'ha lasciato il suo com– pagno di viaggio Dolphy); ma procediamo. Nel '58, appena liberatosi dalla schiavitù dell'eroina, Col– trane inizia il suo più straordi– nario viaggio. Subito, con "Giant Steps" (salutato dalla critica come il capolavoro della maturità...) chiude da maestro la stagione Hard e, con uno spirito che nella tradizione oc– cidentale trova i suoi antise– gnani solo in Michelangelo e in Beethoven, affronta sistemati– camente le cultura "altre" (Africa, folklore, soprattutto l'o– riente). Ma mai, nel largo respi– ro coltraniano, egli svolgerà notarili funzioni di epitomizza– zione, di sicretismo (come un Tele Montoliou, per dirne una): Coltrane è sintesi (nel senso che sottendende nel suo mo– dulo di scrittura e nella logica del solo, tutti gli altri codici mu– sicali). Qual'è allora il progetto? Quello di parlare una lingua Cabaret Voltaire Glaxo Babies Joy Division Psychedelic Fun The out Toyah UK Subs universale. Per converso, Col– trane si trova a lottare in un drammatico corpo a corpo colla "materia" dello strumen– to, il sax tenore (del quale ri– marrà comunque il più grande tecnico di tutti i tempi), dal quale vorrebbe spremere tutti i suoni del mondo (e per allar– gare ad infinitur la sua gamma espressiva userà il sax sopra– no, fino al flauto). Quando, a metà della sua fatica (sisifica) per riscattare il mondo, si trova a confrontarsi con la protesta del ghetto, si ferma un attimo, un po' allibito, e chiama i suoi giovani allievi "arrabbiati" alla protesta corale di "Ascen– sion". Infine ci da, con "Ex– pression" e "lnterstellar Spa– ce·· i due documenti finali, di drammatica impotenza, della sua stagione umana: dopo in– sopportabili, parossistiche traumatizzazioni strumentali la musica si distende finalmente libera, e mai si era sentito un afflato epico così intenso in musica. Coltrane è per questo "mi– stico", "spirituale", "trascen– dentale"?, No, mi dispiace, è semplicemente "universale" e "metastorico", ed è molto di– verso. Ma veniamo al disco: è la registrazione di concerti pari– gini nel 61-62; l'ultimo pezzo "Every Time We Say Good– bay" è il rifacimento pari pari dell'incisione in studio nell'LP "My Favourites Things", e non si capisce perchè sia stata edita. Con '"The lnch Warm" siamo già nel periodo "orien– taleggiante", (e ci scusino gli archeologi delle cose greche): un tema modaleggiante che prolifica fraseggi" serpentinati nella sonorità intensa del so– prano. Infine "Mr P.C.", che qui è tutta una facciata, in "Giant Steps" durava pochi minuti: una dimostrazione di RE NUD0/23 quanta strada avesse già fatto Coltrane in soli tre anni: espo– ne il tema, ancora "hard" e poi passa ad un'improvvisazione– fiume che moltiplica gli accor– di di base all'infinito. DIANAROSS Diana Motown Pederzoli Fausto RAY, GOODMAN & BROWN Mercury Ieri si diceva "Nero è bello", oggi "Nero è elegante··. Per documentarvi sulla nuo– va aristocrazia negra America– na, ecco due bigini. Lei bellissi– ma, lussuosa, prodotta dai Re Mida Chic (ma in routine da di– sco-music). Loro, specializzati in soul lenti e apri-patta con cori Hollywoodiani. Consigliati per sedurre una quarantenne snob. M.B. D.L. BYRON Thls day and age Arista Grinta da Springsteen per ri– ciclare canzoni stile '60 su rtmiche New Wave. Se il cock– tail vi attira, accomodatevi. Converrete con me che il tizio ha bisogno di limarsi un po'. M.B. Desperate Byclcles Bodysnatchen StUf liHle fingen The Cure Punishment of Luxury VENDITA NCHE PER CORRISPONDENZA INFO:02/ 861969

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