RE NUDO - Anno XI - n. 88 - giugno-luglio 1980
RENUDO/10 mettendoci in grado di immaginare liberamente enormità, mostruosità e bizzarrie. Le testimonianze sperimentali concernenti l'influenza degli psiche– delici sulla creatività in situazioni ri– gorosamente controllate sono poche ma molto interessanti. Berlin e colleghi (1955) sperimen– tano mescalina e LSD su quattro fa– mosi artisti gra(ici americani, regi: strando da una ·parte un deteriora– mento nella coordinazione e nella fermezza delle dita della mano, con conseguente calo nel livello tecnico dell'esecuzione, e dall'altro un au– mento soggettivo della ricchezza im– maginativa e un maggior valore estetico, attribuito da un gruppo di critici ai quadri dipinti durante l'e– sperienza psichedelica rispetto ai quadri prodotti normalmente dai quattro artisti. Vari altri esperimenti, pur segna– lando che l'LSD intensifica l'origi– nalità delle associazioni verbali e determina un maggior interesse ge– nerale verso l'arte e la musica, rive– larono che l'esperienza psichedelica non aumenta le capacità creative di soggetti non spontaneamente creati– vi, e che invece nel caso che i soggetti siano "artisti" questo aumento esiste ed è molto rilevante sul piano sog– gettivo, Il)a- non sempre è conferinato dal giudizio altrui. Più incoraggianti sono i risultati degli esperimenti volti ad accertare l'influenza degli psichedelici sulla creatività scientifica. Harman e col– leghi (1965) somministrarono ·200 mg di solfato di mescalina a venti– sette professionisti maschi,. tra cui ingegneri, fisici, matematici e archi– tetti, che non avevano mai usato psi– chedelici, invitando poi ciascuno a lavorare al problema teorico o di progettazione cui si stava dedicando in quel periodo. Le soluzioni ottenu– te, riguardando tra l'altro i progetti di un edificio commerciale, di un ac– celeratore elettronico lineare, di un registratore a nastro magnetico, di una sedia e di una carta da lettera, nonchè un nuovo modello del foto– ne, si rilvelarono estremamente vali– de e brillanti sia dal punto di vista della realizzabilità pratica che da quello dell'acutezza teorica. I sog– getti riferirono di aver provato un enso di accresciuta identificazione con i loro problemi e di aver svilup– pato durante l'esperienza un'intensi– ficata capacità di concentrazione e di visuafu.zazione dei problemi, una diminuzione delle inrbizioni e un senso di accresciuta energia mentale, capacità che essi sostennero in se– guito di aver mantenuto anche a di– stanza di varie settimane dall'esperi– mento. U n elenco completo delle ca– ratteristiche delle esperienze psichedeliche favorevoli alla creatività comprende: I) facilità all'accesso a dati inconsci e ad asso– ciazioni preverbali remote ed inu– suali; 2) aumento della scorrevolezza e della flessibilità dell'ideazione, os– sia capacità di maneggiare più agil– mente ipotesi, metafore, paradossi, relazioni eccetera; 3) aumento della fantasia e dell'immaginazione visiva; 4) aumento della rilassatezza e dell'apertura mentale; 5) intensifica– ta ricezione dei dati sensoriali; 6) maggiore empatia con i processi, gli oggetti e le persone; 7) aumento del– la sensibilità e tetica; 8) intensifica– zione del "senso del vero", ossia della capacità di individuare intuitiva- mente soluzioni errate o fasulle; 9) diminuzione dell'ansia, dell'inibizio– ne e della tendenza all'autocensura attraverso giudizi negativi prematu– ri; IO) aumento della motivazione, nel caso di un ambiente favorevole; 11) aumento della capacità di con– centrazione; 12) maggiore capacità di.ristrutturare i problemi in contesti più ampi. Le caratteristiche dell'esperienza psichedelica che, pur non verifican– dosi necessariamente durante ogni esperienza, possono tuttavia ostaco– lare la creatività sono invece: I) di– minuzione della capacità logica; 2) diminuzione della capacità di diri– gere consapevolmente la concentra– zione; 3) incapacità a controllare le rapidissime sequenze di immagini e di concetti; 3) ansia e irrequietezza; 5) difficoltà ad estrinsecare verbal- BIBLIOGRAFIA BERLIN, L.M. et al. mente intuizioni e. ragionamenti; 6) tendenza a deviare l'attenzione su problemi interiori di natura perso– nale; 7) diminuzione della tension·e creativa in seguito alla facilitata per– cezione diretta della bellezza; 8) tendenza a lasciarsi distrarre da al– lucinationi; 9) diminuzione dell'im– portanza attribuita al conseguimento della soluzione migliore; 10) dimi– nuzione della motivazione in seguito alla apparente banalità del compito (Harman et al., 1969: 447). I n conclusione, mentre i risulta.ti otte nti da Harman e colleghi, benchè ancora isolati e biso– gnosi di ulteriori verifiche, paiono indicare un'azione immediata po– tenzialmente molto positiva degli psichedelici nei confronti della crea– tività scientifica, nel campo della creatività artistica è probabilmente più corretto dire che gli psichedelici contribuiscono a creare delle espe– rienze eccezionalmente intense, le quali possono successivamente veni– re tradotte in opere d'arte da quegli individui - gli "artisti" - che han– no già capacità personali paricolar– mente sviluppate in questo senso. Altre esperienze intense, come l'a– more, la morte di persone cui si è legati e la contemplaazione di spet– tacoli naturali possono ugualmente servire a catalizzare l'ispirazione creativa. William Burroughs, romanziere di successo, ha sintetizzato meglio d'o– gni altro il nocciolo della questione psichedelici-creatività in queste pa– role: "La cannabis serve di guida ad aree psichiche che possono essere ri– visitate anche senza il suo ausilio ... la cannabis e gli altri allucinogeni of– frono una chiave al processo creativo e... uno studio istematico di queste droghe aprirebbe la via a mezzi non chimici di espansione della coscien– za" (Burroughs, 1961, cit. in Maffi, 1972: 58): persino Charles Baudelai– re concorda con lui quando, nell'ul– tima pagina dei suoi Paradis artijì– ciels esprime la speranza che si po a raggiungere enza droghe quello straordinario stato di co cienza che "penetra l'ignoto e attinge l'infinito" a cui egli era giunto solo col vino e coll'hashish. Luca Gerosa 1955 "Studies in Human Cerebral Function: the Effects of Mescali– 'ne and Lysergic Acid on Cerebral Process Pertinent to Creative Activi– ty", Joumal ofNervous and Menta/ Diseases, 122:487-491. HARMAN, Willis W., et al. 1969 "Psychedelic agents in creative problem solving: a pilot study", in TART (editor), 1969:445-461. HUXLEY, Aldous Leonard 1958 Le porte della percezione. Paradiso e inferno,trad. it. di Lidia Sautto, Milano, Mondadori. KRIPPNER, Stanley 1969 "The Psychedelic State, the Hypnotic Trance and the Creative Act", in TART (editor), 1969:271-290. MACLAY, W.S.; GUTTMAN, E. 1945 "Mescaline hallucinations in artists", Arch. Neuro/. Psychiat., 45: 30-37. MAFFI, Mario 1972 La cultura underground, Bari, Laterza. MASTERS, Robert E. L.; HOUSTON, Jean 1968 Arte psichedelica, Milano, Bompiani. 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