RE NUDO - Anno XI - n. 86 - aprile 1980

RE NUD0/7 DAS.SIR® .,..-, I I , , 1 S. VIIORE unapropostaconcreta per salvarei nostristadi Pescara-Lazio: 2-0 Note particolari: giornata co– perta, terreno pesante; due am– monizioni; quattro arresti, due mandati di comparizione A llora: la guardia di finanza ha proceduto ad un blitz, con dodici arresti e svariati fermi; Rivera tuona dalla Domenica Sportiva "11Milan non si tocca"; nella porta di Albertosi gli inqui– renti hanno rinvenuto del materia– le definito interessante. E' vero che Toni Negri aveva giocato due stagioni nel Padova? E' vero che è stato Sindona a rovinare il Genoa e precipitarlo in serie B? Erano in tanti a credere nel cal– cio, ricordate? Forse non era vero che si voleva incrementare la li– bertà di stampa; forse Arcaini era protetto in alto loco (chissà da c~i). Ma il gol di Giordano no, perdio, quello veniva davvero da un passaggio smarcante di Wil– son, e non da una transazione bancaria di Alvaro Trinca! E invece pare proprio che sia un certo marciume (pare, per carità, rispettiamo la presunzione d'in– nocenza, anche se magari non l'abbiamo fatto in altri e più deli– cati casi). Il muro divisorio è crol– lato, l'incontaminata spiaggia cal– cistica è irrimediabilmente inqui– nata. "L'Inter ha perso due a zero con la Juventus!" "Davvero?· Chissà quanto li hanno pagati". Non si guarderà più agli stadi con can– dore. L'autoritarismo di Benetti non sarà più migliore di quello di Dalla Chiesa. Le dichiarazioni di Trapattoni non suoneranno meno inutili di quelle di Craxi. Ormai per i tanti che affidavano l'ultima speranza al campionato sono finiti i bei giorni: il tarlo dell'insicurezza li roderà, si insi– nuerà in ogni cross ed ogni pas– saggio filtrante. . A questo punto i soliti sognatori usciranno con le solite proposte: basta con gli stadi, con i centomila allucinati che si picchiano a San Siro, giochiamo a calcio da soli nello spiazzo sotto casa (se c'è), eccetera eccetera. Siete degli illusi, signori! Il ri– tuale di massa è necessità, l'alie– nazione globale è architrave del presunto benessere, nel nostro welfare state malriuscito. Quale rimedio, allora, per evita– re lo spopolamento progressivo di stadi antichi e gloriosi? Semplice: negli stadi, installiamoci i tribunali. Provate a pensarci, solo un atti– mo... ... la corte in centro; entrano (di corsa)- gli imputati, e inizia il di– battimento. Il pubblico ministero scatta in una raffica di accuse, dribbla in corsa un paio di testi– moni, crossa un dossier determi– nante. Riprende il collegio di dife– sa in impeccabile azione corale, trattiene un incartamento a cen– troaula, fa melina in mezzo ai fi– schi del pubblico. Vizio di proce– dura1 La Corte concede una puni– zione in favore dell'accusa. Scatta ancora il sostituto procuratore, contrasta con l'ultimo testimone a discarico, lo fa cadere in contrad– dizione ... Rigore (cella di)! Immaginate un procuratore ca– po della Repubblica abbracciato dai Carabinieri in servizio, mentre la folla esulta 'per una perfetta condanna. Uno spettacolo di qua– lità, finalmente del vero agonismo. E chi avrebbe il coraggio di insab– biare, che so, uno scandalo ltal– casse, davanti a centomila tifosi inferociti? Senza contare che il distacco dal calcio sarebbe reso meno do– loroso dalla presenza di tanti be– niamini, nell'inedita ma non meno stimolante veste di imputati. E poi verrebbero ben altri campioni, questi sì di levatura internaziona– le: i Sindona, i Crociani, i Caltagi– rone (altro che gemelli del gol): "Hai visto che condanna, Alibran– di, domenica scorsa?" "Bella for– za, c'era Sindona in giornata no, ormai non regge oltre il primo tempo!" ... Sogniamo, rag~zzi, sogniamo. Paolo Bertrando lambda l& seu evué: ' . .· uì -.. _f . ise le DI CONTROCULTURA PER IL MOVIMENTO GAY CAS. POST. 195-TORINO - I tel_ 011/798 537 seg~tet.

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