RE NUDO - Anno XI - n. 86 - aprile 1980

RE NUD0/22 La conoscenza alternativa del corpo e della mente Giorgio Colli: un contemporaneo degli dei a cura di Piero Verni E' trascorso più di un anno dalla scomparsa di un per– sonaggio particolarissimo forse insostituibile della cultu– ra italiana contemporanea: Giorgio Colli. Uomo particola– rissimo, grande studioso e filosofo, a lui si deve, tra le altre cose, l'edizione completa e finalmente rigorosa dell'Ope– ra omnia di Federico Nietzsche. Colli era sicuramente un inteliettuale scomodo per la cultura italiana che bordeggia tra i poco allettanti lidi di un marxismo più che conformista e un volgare positivismo tardo-scientista. Non casual– mente questo primo anniversario della scomparsa di G. Colli è stato praticamente ignorato da quasi tutta la grande stampa. Lo vogliamo ricordare noi di Re Nudo pubblican– do una breve nota di Gabriele La Porta e il testo originale (con le correzioni a penna dello stesso Colli) di alcune domande di un'intervista a cui il filosofo non riuscì a ri– spondere perché morì proprio pochi giorni prima di farla. Non sembri strano che quest'omaggio compare in questa rubrica, dal momento che, oltre alla mia grande stima personale per quest'uomo, G. Colli, in modo particolare negli ultimi anni, aveva dedicato la sua attenzione a pen– satori e filosofi (da Nietzsche ai presocratici greci) che alla conoscenza del corpo e della mente avevano dedicato così gran parte della loro ricerca. Giorgio Colli è l'uomo che ha permesso di comprendere come il pensiero greco pre-filosofico cercasse una forma di conoscenza non più razionale. ma basata sull'entusiasmo (en teòs. in dio). sulla part~cipazione estatica con il dio. identificato nei misteri Eleusini con Diòniso. P.V. brati soprattutto preoccupati di far apparire il padre come un razionali– sta. rammentando il suo primo pen– siero cd evitando di rifarsi compiu– tamente ai suoi ultimi lavori. Evidentemente irrazionale per la nostra truppa accademica collima ancora con mistico e questo attributo è un vero insulto. 'La limitatezza degli spazi culturali delle nostre università ha fatto il re– sto. Un ilenzio glaciale è caduto u questo pensatore. Rimane un miste– ro. come mai i suoi libri. che sono filologicamente ineccepibili e deci– samente upcriori a quelli di molti altri ·'specialisti ... siano stati venduti a migliaia di copie. certamente non solo agli addetti ai lavori. Perché questi scritti non hanno avuto la dif– fusione in poche dozzine di esem– plari come tutte le opere •'iniziati– che.. universitarie? Quale respiro in essi hanno avver– tito i lettori. se non che la realtà non è quella descritta dai razionalisti. es– sendo come la visione partecipativa con i misteri del dio. la frantumazio– ne della dimensione ordinaria per penetrare in quella emotionale ed immaginativa del praticante il rito dionisiaco? Spaccare le ristrettezze della logica per nu,re nell'alveo del ·'vedere .. e del ..partecipare" con l'infinito? Rimangono i suoi critti: per que– sto sono stati ricordati in questa bre– ve nota. Gabriele la Porta Questo sapere veniva considerato dallo stesso Platone come la vera forma del conoscere. così che lo stes– so Platone identificava sè stesso quale filosofo (filòs-sofìa. amico del sapere. tendente al sapere). quindi non ··entrante nella conoscenza. ma· de ideroso della sofìa. proprio perché i veri saggi erano stati coloro i quali erano partecipi del dio. -.,;.,--;w..,,L·'i&-,; Entusiasticamente penetranti i contenuti della divinità. Le opere di Colli riguii_rdanti l'argomento sono: La .na cita della Filosofia. La sa– pienza Greca voi. I e I I. Personalmente ho avuto modo di conoscere Colli. una vera fortuna. perché è stato come imbattersi in un sapiente. èon lui ho infatti lavorato nell'ambito di alcune trasmissi,mi radiofoniche per il Dipartim~nto Scuola Educazione. riguardanti pro– .prio il periodo pre-filosofico greco. Le domande che troverete corrette in qÙesto articolo riport:ano le ultime interviste che avrei dovuto effettuar– gli. Poi Colli è morto. E' passato un anno, ebbene nes un giornaleha commemoratola scom– parsa. Non ci sono parole per com– mentare questa mancanza. Giorgio evidentemente rappresentava l'unica voce dissonante nel quadro positivi– stico-razionale che permea ancora la cultura italiana. Gli stessi figli del filosofo, che ho avuto modo di vedere e con cui ho brevemente dialogato, mi sono sem- Lei •••ti••• che aaJ.J.•0R6IA ~•et•• lli,aieirc:• l'i■izhh"vede"divcrs•• me■te d■ll'u•m• qu.lw.que(••• i■iziah).Queate"vedere"é de i■teader:.i • chi la ■t■ ~er ricevere • aubire.Dh~ic• i.avec• aggredioce e abbracci■ la aua preda, ai cuf••d• e••,: il ou• •c:ileth. V•rrebbe due divbità Breche? r~eute J e pl'•te .... si pu•• du■que •ft'ermare che il tee tre _Ercolano. Pittura murale: vittoria di un attore tragico Si p,ue• atf.Ìrnare c:;fle h ,•e•ie erfice f•ei.e iaser1 t• eei riti Eleueiai au,rece?C, ,uet.te vioi••e eu~rece ere u.a'et.tività c:1:•1.cit1ve? Orfe• recc..-•ta •r~ 1.tel.tl di r.i::;iaci u::•i C:• .H:r•' le cetre e l• ,•r•le che O••• atrw:ic.ati e~elli•ei.Si pu•' a.ete■ere che Orfu 9 Ì~il teetetive dei qreci .•er fer c•m~•re■dere sie le le bi1eleri tà eie l 'u■ i••• tre Pe■ee é 1/2 dei.u e I/2 u11:1e.E' die delle eppere■ze) ~e -■che ~ die delle realtà cp,le~deate.Pues é du.eque ue cir:1b•l• che vu•le i■ tredurre, ■ elle i■ tei.zhr.i "ei lireci,elle realtà ebbi:::~le,i, .!icibile, che é dietr, l 'ep_urenze? Le o•st::.,z,_ ur io, dell'i■cee,;u11:::nt• 1:1u.:te ice .••trebbe aiga:ificere che tuth il t~ •• eh~ •ccerre treversere 81 'i•~ietr• :-e~ reeeiu■gere ~ il eou tern~•,tu te le g ... r,ziaai di dei ed •mi■1,tutt1 i miti ■erreti de 9 rf••••• oie■• eltr• che Bi•chi di , ureaze? l-erché,, su• giudizie,oli etudi sulle ••.•ieaze ..ree, :-reeecretice, aepretutte ael aeetre pee•••••• h•-■• mei,e queai m■i,evide■ziete l'eepette eepie■ziele dei mi1teri eleu,iei ed erfici?

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