RE NUDO - Anno XI - n. 84 - febbraio 1980
le riscontrare delle analogie con i comportamenti «eversi– vi» di una parte del mondo giovanile.: se per i giovani americani ed europei la droga, il sesso, la musica e in ge– nerale il godersi la vita sono una scelta esistenziale, per i Rasta essi sono addirittura precetti sacri. E il malessere avvertito dalle masse giovanili è in larga misura lo stesso che opprime il Rasta: non per niente gli scontri accaduti al carnevale jamaicano di Notting Hill (un quartiere di Londra) nel 1976 videro i Rasta scontrar– si a fianco delle bande punk contro i razzisti del Fronte Nazionale. I Rastafarians dunque, sono sul piede di guerra: È in- dicativo in proposito citare le parole di Peter Tosh che, insieme a Bob Marley, è il musicista più noto nell'ambito del reggae: «La società non può aiutarci. Tutto quello che dice è: «Mettete dentro il Rasta, picchiatelo e umilia– telo». E allora cose deve fare il Rasta? Deve starsene li se– duto a subire la brutalità della polizia? No, fratello mio. Il Rasta si ribellerà un giorno e quando questo accadrà ci saranno terremoti, lampi e tuoni». La rivoluzione Rasta è iniziata. Nel frattempo, il reg– gae è il mezzo più efficace e immediatamente comprensi– bile per rendere nota al mondo la critica situazione ja– maicana e per diffondere il messaggio di rivolta che i Rasta intendono concretizzare al più presto. RE NUD0/56
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