RE NUDO - Anno XI - n. 84 - febbraio 1980

Non vogliamo cioè che «Viaggi Magici» finisca per diventare un monoto– no elenco di luoghi in cui andare o un invito a segui– re pedissequamente certe indicazioni. Tutto il contrario: «Viaggi Magici» sarà una rubrica stimolante, che contemporaneamente al segnalare certi luoghi piut– tosto di altri (con o senza indicazioni precise su dove alloggiare, dove mangiare, cosa vedere, cosa evitare, ecc.), sarà anche e soprat– tutto un'esortazione al– i' «originalità», a disertare i soliti percorsi, anche quelli «alternativi», e a crearsene di. propri, ini– ziando il gioco di scoprire da sè quei posti che merita– no e che magari, con gli occhi rivolti sempre troppo lontano, abbiamo normal– mente sottovalutato. Lo scopo prmc1pale di «Viaggi Magici» è proprio quello di invitare tutti a scovare nuove località, a fare esperienze diverse e personali prendendo lo spunto, solo quello, da quelle che hanno fatto al– tri. Vorremmo perciò che i contributi a questa rubrica non si limitassero ad essere controguide in formato ri– dotto, con nomi ed indiriz– zi (anche questi sono ov– viamente ben accetti), ma che essi sottolineassero più che altro stati d'animo e vibrazioni che certi luoghi hanno dato, lasciando li– bertà a tutti di trovare da se in questi luoghi la siste– mazione migliore, il risto– rante più economico, il posto di ritrovo consueto, e così via... In proposito «Viaggi Magici» sarà una rubrica «in positivo», che tutt'al più propone, ma che sen– z'altro non preclude. Cer– cheremo cioè di evitare l'errore che molte «contro-· guide» hanno commesso, ossia' quello di indicare RE NUD0/22 anche i posti dove «non» andare, le cose da «non ve– dere», ecc. È pur vero che talvolta risulta utile (in certi casi vi– tale!) conoscere anche gli inconvenienti e i pericoli che una località presenta, ma non vogliamo porre troppe limitazioni al viag– gio che si vuole eventual– mente compiere. Se è giusto che ognuno faccia in prima persona le proprie esperienze, anche quelle di viaggio, è anche giusto che ognuno impari a cavarsela da se in certe si– tuazioni e a scoprire da se i posti «buoni» e quelli «cattivi», le situazioni pia-

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