RE NUDO - Anno XI - n. 83 - gennaio 1980
di pannelli indipendenti, e da una serpentina riscaldata dal fuoco del caminetto. Anche l'eccedenza energetica fornita dall'aerogeneratore si trasforma in energia termi– ca, attraverso delle resistenze elettriche inserite in due dei depositi di accumulazione del calore. In questo modo in– tegriamo tre fonti naturali di energia: l'energia solare di– retta, il vento e il biocombustibile (legna). L'acqua accu– mulata nella piscina della serra si riscalda dall'esterno con un ricettore solare speciale. Come si vede ci saranno tre depositi (queattro, contando la piscina) indipendenti ma interconnessi per l'accumulazione del calore nell'ac– qua, il che permetterà di sperimentare vari tipi di pannelli solari e di misurare le caratteristiche e i rendimenti dei va– ri ricettori e accumulatori che fanno parte del sistema. Elettricità Un aerogeneratore con una potenza nominale di 1500 watt fornisce (in media, considerando una velocità media del vento di 12 Km/h) circa 115 chilovattora al mese di energia elettrica, sotto forma di corrente continua a 36 volt, la quale si accumula in un gruppo di batterie che hanno una capacità di carica di 250 ampere-ora ossia 9 chilovattora, assicurando così un'autonomia elettrica di due o tre giorni anche quando non c'è vento. La corrente continua in alternativa si effettua per mez– zo di un convertitore statico da 500 watt. Questi 85 chilovattora al mese coprono le necessità es– senziali, e ne rimangono altri 30 per coprire le esigenze secondarie come proiettori, trapani etc. e per ampliare aspetti essenziali del progetto non ancora previsti. CONSUMO ELETTRICO Energia Potenza Tempo d'uso (in Kwh (in watt) (in ore) al mese) Illuminazione 500 100 50 Lavatrice 300 IO 3 TV 50 50 2,5 HI-FI 200 100 20 Radio 5 200 I Pompa 200 20 4 çlettrodomestici 100 15 1,5 Proiettore 100 Totale 85 Agricoltura I terreni su cui si stanno intraprendendo le colture non erano stati coltivati per circa 10anni, per cui anche nell'i– potesi che fossero stati irrorati con prodotti chimici (fer– tilizzanti, erbicidi, concimi etc.) questi sono ormai scom- parsi e i loro effetti sul terreno sono minimi o nulli, quin– di è possibile intraprendere delle colture biologiche. L'acqua per l'irrigazione proviene da serbatoi che rac– colgono l'acqua piovana, la quale contiene meno elemen– ti chimici inquinanti di quella dei corsi d'acqua, che rac– colgono gli scarichi delle industrie, quelli domestici e quelli provenienti da irrigazioni di terreni coltivati con l'ausilio di prodotti sintetici. I terreni non sono confinan– ti con altri coltivati con tecniche industriali. I terreni sono stati sbarazzati dalle stoppie e lavorati progressivamente, aggiungendo sterco dove necessario e preparando i campi per le semine o le piantagioni. Le se– mine sono state fatte seguendo il calendario astrologico per l'agricoltura biodinamica, distinguendo le piante a seconda delle parti che si intendevano utilizzare: la radi– ce, il frutto, la foglia o il fiore. Si semina nei giorni e nelle ore dei pianeti che agiscono su ciascuna delle piante se– condo l'ordine dei segni dello zodiaco. Si coltiva la maggior varietà di piante possibile: grano, mais, orzo, segale, soja, azuki, fagioli, ceci, patate, pisel– li, cipolle, cavoli, peperoni, pomodori, sedano, zucca, zucchini, basilico, melone, cocomero, barbabietola, por– ri, cavolfiori, acetosa, prezzemolo, lattuga e aglio. Trattamento dei rifiuti Il trattamento dei rifiuti si fa nel modo seguente: le ac– que di scarico si usano senza nessun trattamento o quasi, approfittando del loro contenuto nutritivo, per irrigare orti e frutteto. I rifiuti solidi si trasformano in biogas (principalmente metano) con una digestione anaerobica. I rifiuti vegetali e biodegradabili domestici e i derivati dei processi agricoli si lasciano decomporre in presenza di os– sigeno in mucchi di composta per produrre concime or– ganico. I due primi trattameQti sono in fase di progetto, mentre l'ultimo è stato iniziato prima della coltivazione, con la pulitura dei campi abbandonati. Traduzione di Luca Gerosa da Alfalfa n. 8/9/ 10, estate 1978. RE NUD0/41
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