RE NUDO - Anno XI - n. 83 - gennaio 1980

La serra addossata al lato sud-occidentale della masse– ria ha una superficie di circa 70 metri quadrati e un volu– me di circa 200 metri cubi. La superficie vetrata è di 95 metri quadrati, dei quali 68 sono orientati a sud, 12 a est e 15 a ovest. La vetrata che fa da tetto dispone di uno strato isolante mobile, che da una parte è riflettente e che viene accostato al vetro nelle notti invernali. La serra ver– rà ricoperta con dell'edera a foglia caduca, perché sia ombreggiata durante l'estate. All'interno c'è una piscina, perché si è calcolato che il volume del calcestruzzo più il volume dell'acqua possono accumulare abbastanza calo– re da mantenere la serra a 12° per un periodo senza inso– lazione di 54 ore, con una temperatura esterna di -1°C. Alla serra fanno parzialmente corona degli alberi di fichi (foglia caduca) che consentiranno un'ombreggiatura supplementare nei mesi più caldi, senza pregiudicare !'in~ solazione nei mesi freddi. Riscaldamento a legna I sistemi passivi di ricezione solare e il carattere biodi– namico della casa temperano l'ambiente interno d'estate e d'inverno. La terra umida, l'acqua della piscina, le piante della serra, i rivestimenti della casa etc. funziona– no sia da ricettori che da accumulatori, riscaldando l'am– biente d'inverno e rinfrescandolo d'estate. Con questi sistemi passivi intendiamo riscaldare buona parte della casa (la parte sud-occidentale), per il resto usiamo cami– netti e stufe a legna, benchè forse sia possibile riscaldare bioclimaticamente anche la parte orientale. L'integrazione della ricezione diretta dell'energia sola– re con l'uso di un biocombustibile come la legna permette di coprire l'intermittenza solare e di evitare spiacevoli raffreddamenti nel caso di vari giorni senza sole. Il caminetto a usi multipli, che svolge la funzione di riscaldare sia l'aria che l'acqua per la cucina, aumenta il rendimento del caminetto semplice che sarebbe molto basso, specialmente se paragonato con quello di una stu– fa. Nel focolare a legna, gran parte del calore si perde per la canna del camino, per cui è molto importante sfruttare al massimo il centro di irradiazione, ossia la fiamma. Nella stufa i fumi della combustione riscaldano il tubo, ~., ··-· ,: ... . ~ · .. t·· ~ .. che fa il percorso più lungo possibile e riscalda per irra– diazione gli ambienti che attraversa. La stufa si alimenta con delle pigne e il caminetto con la legna raccolta nei dintorni, ripulendo i boschi e potando gli alberi dà frut– ta. RE NUD0/40 Circolazione e riscaldamento dell'acqua L'acqua per il consumo domestico proviene dalla rac– colta dell'acqua piovana effettuata per messo dei tetti della casa che, con una superficie di 140 metri quadrati e contando su una piovosità media di 60 litri per metro quadrato, danno un totale di 8.400 litri. La capacità della cisterna già esistente da un'autonomia di 14 giorni calco– lando un consumo di 600 litri al giorno (6-8 persone), tut– tavia si è calcolato mese per mese la quantità di pioggia raccoglibile e il consumo previsto. L'acqua della cisterna si pompa in un deposito a pres– sione da 300 litri installato a mezza altezza nella torre del mulino a vento, con una differenza di altezza di IO metri rispetto al primo punto di consumo, il che dà una pres– sione di circa un'atmosfera, sufficiente perché tutto il si– stema di circolazione funzioni correttamente. L'acqua raccolta dal tetto del padiglione-serra va ad un deposito indipendente di 1.500 litri, che fa da centrn di distribu– zione dell'acqua calda sanitaria e contribuisce a riscalda– re una piscina da 5.000 litri, la quale funge al tempo stes– so-da deposito d'acqua per altri usi come: accumulazione termica e controllo della temperatura nella serra, regola– zione del sistema di raccolta dell'acqua e infine irrigazio– ne agricola. L'energia termica per riscaldare l'acqua di uso dome– stico proviene dall'energia solare raccolta da due batterie

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