RE NUDO - Anno XI - n. 83 - gennaio 1980

priamentè in Lao Tzu è una dottrina metafisica, è ancora filosofia. È interiorizzata ed autolimitantesi perché l'asso– luto -che è anche il vero, non può essere espresso: rappre– senta la sapienza del silenzio e del ritorno nel cerchio peren– ne degli opposti. Mistica e morale lo divenne dopo, all'e– poca dell'affermazione del" bhuddismo in Cina. Cosa diventa il Tao Te Ching nelle parole, maliose come il fiume che copre la pianura, di Bhagwan? La pri– ma impressione è che non ri– manga pensiero dell'inerzia ma sia considerato l'inizio della contemplativa degli op– posti e della ricettività. Sono discorsi sul Tao, ma dov'era il Tao c'è Eraclito, dov'era Eraclito c'è il Vangelo, dov'e– ra il Vangelo c'è lo Zarathu– stra e al posto suo lo Zen e poi ancora il Tao. B. ha inne– gabilmente la passione occi– dentale per le citazioni di rim– piazzo che si dimostrano a vi– cenda, rivelando in questo di avere l'anima di quel tale sco– lastico che non voleva entrare in acqua prima di aver impa– rato a nuotare. Certo, è questione di opi– niOIµ, come sempre. Il Tao è dogma inesprimibile, è per ec– cellenza la dottrina del certo: se c'è una caratteristica evi– dente in Rajneesh è che il suo insegnamento non ha neanche una virgola di immutabile. Per questa ragione i discorsi non sono solo un libro da leg– gere ma anche da meditare, visto che stanno sul crinale. Sono riflessioni, parabole, analogie, richiami più o meno celebri. Sono riflessioni, pa– rabole, analogie, richiami più o meno celebri, resta da stabi– lire se il Tao è usato a confer– ma del già detto oppure è una delle strade che bisogna in– crociare. Dipende solo dalla visuale di osservazione. Già, perché una cosa è leggere im– mergendosi nell'insegnamen– to, un'altra cosa è farlo valu– tando,' come dire? per cono– scenza e interesse. B. ha un nocciolo fisso, va– riamente espresso, quello che qui emerge meglio è la ricetti– vità, ma B. non sa e il Tao sì, B. non prescrive e il Tao si, B. indaga il relativo e il Tao dice il certo. È un'antinimia dram– matica in temi come il rap- porto -tra l'umanità e la natu– ra. Però B. non può struttural– mente discriminare e allora anche il Tao deve essere in– troiettato. Queste note non riguarda– no esperienze interiori, ma già che ci siamo tanto vale di– re che qui si trattano gli op– posti come fa un razionalista, spostandoli però dal mondo fuori al mondo dentro, dalla materia allo stato d'animo. Sempre a fil di logica si cor– re il rischio di veder formare due grandi laghi con in mezzo una strisciolina di sabbie mo– bili in cui è uguale la probabi– lità di affogare o di passare indenne. Ma in fondo tutto in Rajneesh è basato sul possibi– le, anzi, sul probabil,. L.C. «CURARSI CON LA NATU– RA» Altra stampa editrice 2000 lire Quattro metodi naturali per una migliore salute sono esemplificati in questo sem– plice ma· documentato ma– nuale pubblicato dagli editori del giornale di energie alter– native di nome appunto Al– ternativ5. Questi metodi sono: le die– te, il digiuno come cura per eliminare le sostanze tossiche; ·l'idroterapia e l'osteopatia per rimediare a fratture o al– tri accidenti delle ossa degli arti e della spina dorsale. AA VV - Redazione di Re– cherches GLI ARABI E NOI Edizioni del sole nero 3000 lire Julius Evola RAAGABLANDA 2000lire Ripubblicazione in edizio– ne nominalmente pirata di una parte del numero incrimi– nato del marzo '73 della rivi– sta Recherches, della cui re– dazione facevano parte all'e– poca Felix Guattari, Gilles Deleuze e altri rinomati intel– lettuali francesi. Argomento unico di questo fascicolo spe– ciale sequestrato subito dopo la pubblicaziorte, era l'omo– sessualità. Questo capitolo in particolare affrontava il problema dei rapporti fra arabi e froci francesi. Deside– rio, emigrazione e coloniali– smo, marchette e godimento insieme talvolta a violen~ più e meno esplicita, attraver– so le riflessioni in presa diret– ta di alcune frocie. Il secondo volume del sole nero è un altro libro maledet– to, misconosciuto perché sco– modo per chiunque volesse pubblicarlo. Di scomodo ha soprattutto il nome dell'auto– re, Julius Evola, noto teorico di destra, antisemita, a suo tempo nazista, ma anche al contempo uno dei maggiori esperti di esoterismo e misti– cismo, ed uno dei pochi da– daisti italiani. Questo dato di fatto rende quindi questa raccolta di poe– sie dadaiste inaccettabile per chi la teme come un cavallo di Troia per la riabilitazione tout court del personaggio esecrato, e scomoda anche per gli stessi fascisti che non amano scoprire un versante di follia e di gioco in un loro mito. Bhagwan Shree Rajneesh. MEDITAZIONE DINAMI– CA, Edizioni Mediterra– nee, L. 5.800 È uno dei primi libri di una certa importanza che Bhag– wan fece pubblicare in inglese verso l'inizio degli anni set– tanta, e che solo adesso com– pare in edizione italiana pres– so le Edizioni Mediterranee, una casa editrice a cui si devo– no diversi importanti testi sul pensiero orientale (tra cui rco,diamo il libro forse più importante sul tantrismo, Shakti . ·e Shakta di Arthur IIAGWANSHREERA.I EESH MEDlTAZIONE DINAMICA L'arte dell'estasi interiore DIIZIONI MDllRltllAND! Avalon). Questo Meditazione dinamica è, a mio avviso, uno dei libri più stimolanti di Raj– neesh... vi si parla di tantra, di yoga, di sannuas, di droghe psichedeliche e dei livelli della meditazione con una chiarez– za, una linearità e una sempli– cità che sovente mancano, purtroppo, nelle sue ultime opere. E un libro che sicura– mente ha stimolato molti oc– cidentali ad accostarsi al pen– siero orientale (e al lavoro di Rajneesh in modo particola– re) senza i molti, troppi, ste– reotipi che spesso la cultura dell'occidente contempora– neo ci carica sulle spalle. Il to– no di questi discorsi è leggero e profondo allo stesso tempo, i riferimenti ·sono quasi esclu– sivamente diretti alla tradizio– ne indiana e manca quella fastidiosa inflazione di cita. zioni (Freud, Marx, Tao, Jung, Janov, Gurdjeff etc.) che sembra essere divenuta una costante di molti degli ul– timi discorsi e libri di Bhag– wan. Particolarmente interes– santi, e direi di estrema attua– lità, le considerazioni (cap. 12, pag. 181-187)sui rappor– ti, analogie e differenze tra l'esperienza delle droghe psi– chedeliche e quella della me- . ditazione. RE NUD0/31

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