RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979
tradizione astratta ed. estranea all'uso di imma– gini come quella semita, rivelava l'esistenza di una chiave universale di tutte le tradizioni religiose. Nel 1886 venne fondato l'Hermetic Order of the Golden Dawn (Ordine Ermetico dell'Alba Dorata), che fornì un più elaborato e approfondito siste– ma di corrispondenze. Le immagini dei tarocchi erano considerate uno strumento che permetteva all'iniziato di elevare la propria coscienza. Secon– do un'ascesa di piani che avvenl\ta assorbendo pro– gressivamente il potere di ciascuna sfera attraver so la meditazione sui simboli ad essa corrispon– denti. Le 22 lettere dell'alfabeto ebraico erano tra– dizionalmente legate ai 22 sentieri che congiungo– no i dieci Numeri (in ebraico Sephiroth) dell'Al– bero della Vita, la rappresentazione simbolica del modo con cui il mondo fisico è collegato al fonda– mento ultimo dell'essere, ne è emanazione. La no– vità del(la) Golden Dawn è l'attribuzione dei 22 Sentieri ai 22 Arcani Maggiori. Altre corrispon– denze vennero stabilite con deità, elementi, pro– fumi, ~cgni zodiacali e pianeti (così per esempio l'Arcano XV, Il Diavolo, fu collegato al 26° Sen– tiero che unisce la lettera Hod a Tiohereh, agli dei Pan, Bacco e Set, al segno zodiacale del capri– corno, al cardo, ai profumi di Muschio e Zibetto). Fu per rispettare la successione dei segni zodia– cali che l'arcano « La Giustizia », corrispondente nello Zodiaco alla Bilancia, fu cambiato di posto con « La Forza », corrispondente al Leone, che vie– ne prima nello Zodiaco. Un cambiamento venne operato anche rispetto al– le corrispondenze con le lettere dell'Alfabeto ebrai– co stabi!ite da Eliphas Lévi, per cui la prima let– tera - Aleph - corrispondeva al Mago o Bagat– to, e il Matto, la carta contrassegnata dallo Zero, veniva posta tra gli Arcani XXI e XXII: ora invece la Golden Dawn collega alla prima lettera il Mat– to, spostando così di un posto ogni altra carta. Aleister Crowley, che fece inizialmente parte del– (la) Golden Dawn, da cui poi uscì per creare un suo proprio Ordine, scriverà che Eliphas Lévi, vincolato a un giuramento di segretezza all'Ordi– ne di Iniziati che gli aveva dato il segreto del Ta– rocco, avrebbe deliberatamente posto una falsa corrispondenza tra Arcani e lettere dell'alfabeto ebraico per confondere i non iniziati, e che i Fon– datori del(la) Golden Dawn avrebbero reperito in una vecchia libreria un manoscritto in cifre con le corrette attribuzioni, sulla base del quale fu appunto fondato l'Ordine. Il Golden Dawn ebbe dei suoi Tarocchi, che però non furono mai resi pubblici: ma un suo membro, Arthur Edward Waite, diede le istruzioni per dise– gnar un mazzo a Pamela Colman Smith: esso ven– ne pubblicato per la prima volta a Londra nel 1910 dalla Rider & Co. Ed è questo mazzo, uno dei più diffusi, che può parlare nel modo più diretto alla nostra sensibi– lità: a differenza della maggior parte degli altri e tremamente stilizzati ed · asciutti nella raffigu– razione d i simboli e la cui lettura presuppone nece sariamente un sistema di conoscenza, il maz– zo di Waite ha carte molto figurative, disegnate RE NUD0/15 nello spirito della scuola preraffaellita. Anche gli Arcani Minori, che negli altri mazzi recano uni– camente il numero del seme, come nelle normali carte da gioco, nel mazzo di Waite sono illustrati da immagini suscettibili di provocar~ un emer– gere di sensazioni assai vario, di innescare mecca– nismi analogici. La disciplina delle corrisponden– ze elaborata dagli occultisti è sciolta nella sugge– stione dell'immagine. Questo è il mazzo di Tarocchi che abbiamo scelto per prdporre un tipo di lettura antitradizionale, intuitivo. Entrambi « sannyasin », cioè discepoli del maestro spirituale Bhagwan Shree Rajneesh, ab– biamo cominciato ad usare i tarocchi al suo Ash– ram di Poona, India, come occasione di medita– zione. E abbiamo seguito alcune suggestioni che Bhagwan stesso ha dato a Prembodhi, che gli chie– deva consiglio. Bisogna guardare le carte dei tarocchi in modo molto meditativo. « Guardate in modo meditativo le carte dei tarocchi: sono vecchi metodi segreti di meditazione ... Il tarocco può fare miracoli, pur– ché tu non permetta alla mente di interferire ». Si può andare nel tarocco senza la mente, oltre la mente, se non si interpreta, ma si visualizza; se non si analizza, ma si medita. Ma anche la medi– tazione può diventare una trappola per chi si pren– da troppo sul serio. In realtà « è tutto un gioco: se ti diverte, giocalo ». Dunqu!! aprirsi alla carta, ma soprattutto divertirsi collé carte, giocare. Questo modo di rapportars·i ai tarocchi è total– mente diverso da quello tradizionale, che consi– ste nell'assegnare un significato fisso alle carte, ai loro simboli e numeri, ed ottenere meccanica– mente una risposta. Si tratta invece di permettere al tarocco di parlare. L'insegnamento di tutti i misteri, di tutte le reli– gioni, è stato che se una persona sta profondamen– te, completamente, in questo momento, qui ed ora, tutto ciò che vuole sapere le viene rivelato come premio perché, invece di pensare una risposta, di pensare una teoria, vive il momento senza fuggire. Il tarocco può fare miracoli. A patto, appunto, che gli si permetta di parlare. Altrimenti si ha un'ana– lisi: ma se c'è analisi, se si ricostruisce il tarocco pensando che confrontarsi con una tradizione, con un alfabeto, con una chiave, possa bastare a dare risposta a una domanda esistenziale che martella all'interno di noi, allora il tarocco è morto. Si deve prescindere dall'accumulazione di signifi– cati, per immergersi nel tarocco, per vedere che il senso vivo è tutto dentro il tarocco, per scoprire la forma che prende la tua verità in quel momento, entrando in contatto con una parte di te stesso che è di gran lunga più intelligente, il Superconscio. Meditare coi tarocchi è come guardare un sogno mentre si sta sognando. :E. essere testimoni. e quin– di essere consapevoli, dello scaturire in noi di im– magini, sensaziorri, intuizioni. Ciascuno di noi è stato visitato qualche volta dai « grandi sogni », quelli o. cui gli antichi attribui– vano valore di presagi , e che assomigliano a viag• gi con l'LSD: tale è il miglior tarocco. Il « grande sogno » - e il miglior tarocco - è un messaggio del Superconscio che usa i simboli del
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