RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979
14/RE NUDO Una volta, in un paese orientale, si presentò ~n si– gnore, per interrogare le carte circa la_ sua i~ten– zione di tornare in Occidente portandosi una picco– la quantità di hashish. Questo fu il gioco: Nel passato, la Morte; quasi a dire: il passato non ha importanza: tutti i trip del passato, paure o spe– ranze vanno sacrificati: il passato è morto. Nel 9 di pentacoli venne riconosciuta l'er:iergia ?i quel signore nel. presente: stava per spiccare 11 volo, aveva organizzato quest'affare, aveva grande_ fidu– cia: per di più l'hashish era stato nascosto m un oggetto d'.artigianato che ricorda il falcone che la dama del 9 di pentacoli tiene in mano. Nel futuro (4 di bastoni) appaiono gli amici di questo signo– re, che lo aspettano in patria, festosi perché lui arriva con gli spinelli. A questo punto ci si chiese come m~i l_a Mort_e, una carta così forte, nel passato. Ma 11 signore m questione era uno che, in passato, si preoccupava molto era estremamente ansioso. Ma tutto questo era alle spalle: la risposta, suggerita dalla regina di coppe, era di stare tranquillo, di portarsi in m_a– no il suo artefatto, di perdersi completamente m quello che stava facendo. Fu scelta un'altra carta per avere maggiore certezza, e venne il Diavolo, che, si concorderà, è la carta della droga e che, a livello divinatorio, sarà anche la carta dei guai: dentro questa coppa ermeticamente chiusa e sor– vegliata da angeli con le ali nere, c'è il Diavolo. Poi cominciarono i guai. Nonostante l'abitudine di controllare che le carte compaiono dritte, ne ca– pitò una rovesciata, nella posizione che indica le persone intorno. E, come ostacolo, uscì La Giusti– zia. Sembrava tutto terribilmente chiaro, e per di più rafforzato da un Arcano Maggiore. Ma il risul~ tata rivelava il Re di Bastoni nella sua veste d1 Re dello Spinello accolto nella sua corte dai suoi amici che comparivano nel 4 di bastoni a festeg– giarlo, eh può sedersi con in mano un trionfale spinello - acceso per giunta -, poiché il Re di bastoni è simbolo del fuoco. Restava l'incognita dei guai promessi dall'Asso di spade rovesciato e dalla Giustizia, la polizia ... Mesi dopo questo signore ricomparve e raccontò come si erano svolti i fatti. Era salito sull'aereo, sapendo che se l'avessero perquisito coi cani poli– ziotto o coi raggi X l'avrebbero preso, ma con pro– fonda e ingenua fiducia, con quello stato d'animo che solo chi è stato in oriente conosce, e con l'a– vallo dei tarocchi, contava che non ci fossero né gli uni né gli altri. Dall'aereo scese prima di lui una donna, che aveva con sé un chilo d'hashish: presero lei. Appena il nostro eroe uscì, vennero i cani. Una sua amica, che aveva viaggiato con lui e portava dell'hashish nel fondo della borsa, co– minciò a scherzare con i cani. Il nostro ero_e strin– se i denti, sussurrando « Accidenti, i cani! » e pen– sando al suo asso di spade rovesciato. Ma poi si ricordò che lui era la donna del 9 di pentacoli e stava per diventare il Re di Bastoni. Questo gli diede una certa calma: mentre la Regina di Coppe veniva arrestata, e si realizzavano così Giustizia e Diavolo, lui si mantenne tranquillo fissando magi– camente dentro di sé l'immagine del Re di Basto- ni, e addirittura quando sottoposero ai raggi X dei libri che lui aveva (mentre non li fecero all'ar– tefatto ...), lui si permise di protestare. Il poliziot– to lo lasciò andare, scusandosi. Lui arrivò dagli amici in campagna. Smontò l'artefatto, si sedette vicino al camino, e, Re di Bastoni, si fece un enor– me spinello. E il gioco fu completo. Nota: In questo gioco è stata scelta dal mazzo una carta supplementare, Il DiaV<~lo,per avere un chia– rimento su un'altra. Queste « carte d'appoggio», possono essere scelte ogni volta che la situazione lo richieda. Per esempio, di fronte a un tre di spa– de, si possono chiedere tre carte per scoprire cosa c'è dietro queste tre spade che trafiggono il cuo– re, e così via. La « carta d'appoggio » ha la fun– zione di un suggerimento, perciò se immediata– mente appare chiara, la si lascia scoperta accanto alla carta principale, altrimenti è meglio tornare subito a riporla nel mazzo. Quando la carta non parla, non parla. L'interesse per i tarocchi e l'approfondimento in senso esoterico dei loro significati è legato al fio– rire delle scienze occulte nell'Ottocento: è sul Ta– rocco che si spaccano e si ricompongono le varie tendenze della Magìa occidentale. Nel 1855 usciva a Parigi « Dogma dell'Alta Magìa », seguito l'anno dopo da « Rituale dell'Alta Magìa », il cui autore era l'ex abate della Romana Chiesa Alphonse Louis Constant, che aveva tradotto in ebraico il suo nome, e con esso è conosciuto: Eli– phas Lévi. Il suo contributo più importante riguar– do i tarocchi fu la corrispondenza posta tra i 22 Arcani Maggiori e le 22 Lettere dell'Alfabeto ebrai– co; mostrò così come i tarocchi siano connessi alla Cabala, l'antico sistema esoterico ebraico rie– laborato in Spagna nel Medio Evo, che ha per oggetto, l'intuizione mistica di Dio. Le quattro se– rie degli Arcani Minori venivano poi collegate alle quattro lettere del Nome Divino: Yahvé, o Yod, Heh, Vau, Heh. La presenza dietro alle suggestive immagini dei tarocchi di un sistema che invece attinge ad una
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