RE NUDO - Anno X - n. 80 - settembre-ottobre 1979

54/RE NUDO Con un registratore ai concerti dal vivo ci siamo andati tutti o presto ci andremo, sempre col pro– blema di non far sovra– stare la musica dal« Ahò, passa la canna! » del vi– cino. Dei risultati, per lo più non ci si preoccupa troppo, soprattutto se il registratore è di quelli formato accendino, tenu– to in alto con il braccio dissanguato. Ma visto che almeno un po' la quaiità si può migliorare, perché non provarci? Anche con un mangiacassette raffor– zato al mercatino. Per prima cosa bisogna scegliere: andare al con– certo per ascoltare nelle migliori condizioni o per registrare il meglio possi– bile? Qui o si ha culo o ci si arrangia col miglior– compromesso. Ovvero, se si dispone di un buon portatile, magari stereo, a cassette o meglio a bo– bine, bisogna assoluta– mente arrivare in buon anticipo, o corrompere uno del servizio d'ordine (o usciere, maschera, o inserviente, coniglietto etc.), indi accoccolarsi nei pressi della console di mixaggio dell'impianto e piangere in aramaico sui piedi dei tecnici per farvi attaccare un cavet– to ad una delle uscite-li– nea. Se siete accreditati, autorevoli, simpatici, se– xy o solo previdenti, non sarà difficile avere il per– messo e realizzare così una registrazione eccezio– nale, senza disturbi e con quel po' di effetto « live » che rientra negli stessi microfoni degli esecuto– ri. Di solito ai tecnici di console non frega niente dei diritti riservati di ri– produzione e se non vi trascinate dietro apparec– chi vistosi e « professio– nali » nessuno dell'orga– nizzazione verrà a cac– ciarvi. E' chiaro che se arrivate lì con Revox, compressore ed equaliz– zatore, potranno anche dubitare che ne facciate esclusivo uso personale. Allora sarà meglio pren– dere accordi in anticipo, sperando non ci sia trop– pa gente a chiedere la stessa cosa. Invece, col vostro appa– recchiotto stretto fra le cosce o dissimulato in una anonima sporta (sac– ca, sacco, cesto, zaino, borsa-sport, sacchetto– standa, Frank Zappa di pelouche etc.) eviterete strilli. Mettiamo che il permes– so non ve lo diano o ab– biano già saldato insieme ventitre cavetti all'uscita del mixer, con grave no– cumento per l'ordine pubblico, dovrete discre– tamente allontanarvi e cercare un buon posto re– lativamente vicino al pal– co ed equidistante dai due gruppi di casse del– l'amplificazione. Tirate fuori i due microfoni ri– gorosamente direzionali che non avrete mancato di portare seco (insieme al respinto cavetto di pri– ma), nonché l'asta tele– scopica per tenere i mi– crofoni fermi a 45° uno dall'altro e alti sulle te– ste, o in alternativa le braccia del vostro amico più lungo e più fesso (o che sia in debito con voi). Se siete stereosofisticati, al posto dei due micro direzionali issate sull'asta una di quelle macabre te– ste artificiali (AKG, Sen– nheiser) con due microfo– nini nelle orecchie per re– gistrare dal vivo (dalle 150 alle 250 mila cucuz– ze). L'accrocco permette buone riprese musicali con gradevole sottofondo del carnaio esultante ed osannante. Sconsigliabi– le sistemare i microfoni sul palco, con l'ampliflca– zione elettrica che spara in platea rischiate di re– gistrare solo suoni rifles– si, sovrapposti e fuori fa– se. Fatelo solo per con- certi senza amplificazione (esecuzioni classiche, co– ri, Jazz in cantine. etc.). Se non di portatile stereo disponete, ma di tascabi– le mono con microfono in corporato panoramico, cercate di stare avanti e di tenerlo per aria col braccio mispezzomanon– mipiego. Oppure proprio davanti alla cassa più vi– cina, a mezza strada fra il generatore dei bassi (« woofer ») e quello/i più piccolo /i degli acuti («tweeter »). A meno di intensità infernale e bas– si mostruosi, la resa del– la così arrangiata regi– strazione non dovrebbe essere troppo fetente. Ma non tenete il registratori– no affogato nella pancia o sulle ginocchia: se il microfono è sotto l'altez– za delle teste circostanti gli acuti vengono disa– strosamente smorzati dal– la ciccia umana e dai ve– sti ti. A questo punto è molto meglio, al posto di sette nanoregistratori, mettersi d'accordo fra a– mici audiofili e squattri– nati, farsi prestare uno stereo portatile o coinvol– gere il fortunato proprie– tario, curare in massa la

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