RE NUDO - Anno X - n. 80 - settembre-ottobre 1979
28/RE NUDO Agricoltura nonviolent Pubblichiamo questo contributo spedito da Gianni Ballabeni o, se ~ preferite, Palla sulla sua esperienza agricola. Nel ringraziarlo e nel- . . l'invitare altri a seguire il suo esempio scrivendoci ognuno le pro- . · prie storie, ricordiamo che le nostre opinioni non necessariamente ,- ---~ · .,.: , _,...., devono coincidere con quelle di chi scrive. -- · · · · - -~ Saluti a tutti M.M. Concimare - difendere le piante - vivere « chiudendo il cerchio » Fratellini cari, era tanto che vo– levo scrivervi le mie esperienze nel viaggio verso la «. terra pro– messa » (nel senso che ti fanno molte promesse tutti, che bravi questi giovani e poi non si vede mai un cazzo). Vedrò comunque di esere il più tecnico possibile in modo che chi sta seminando possa trarre (spero) dell'utile dal– le mie ciance. Un'altra cosa che va detta è che io quest'anno sono al mio primo esperimento serio e quindi molte cose le riporto sulla fiducia, cioè mi sono state consigliate da gen– te che le sperimenta da anni, ed anch'io naturalmente lo sto fa– cendo. Un altro grosso buco è il fatto di essere concentrato sul– l'orto come molti altri « pendola– ri » della campagna che per ca– renze economiche e affettive, non hanno ancora fatto il grande sal– to. (Io faccio l'orto « in casa» di amici per cui quando io sono in città a lavorare loro possono dar– vi un'occhiata). La concimazione. IL COMPOST Il termine agricoltura non-violen– ta lo uso apposta come dire che io mi chiamo Gianni ed ognuno ha i suoi sistemi (senza bisogno di dire: « io sono biodinamico, maoista, esperantista agrobiono– mico ecc.). Il compost si fa di solito con i residui organici (erbe, graspi di uva, residui di cucina ecc.). In questo modo avrete del leta– me veramente buono; prima di fare il compost potrete ancora sfruttare la fermentazione di que– sti « rifiuti » per ottenere metano naturale (vi rimando a « IL LI– BRO DELL'AUTOSUFFICIEN– ZA» di John Seymour). E' veramente facile costruire uno di questi impianti casalinghi, non sono rischiosi, il brutto è che tra non molto qualche astuto av:vol- toio ne prenderà il monopolio, così forse· troveranno delle palle. In ogni caso siamo arrivati all'e– rezione del compost: penso che o– gnuno, a seconda delle proprie possibilità metterà più o meno letame, più o meno cenere, terra, zolle, minerali (come le scorie Thomas o la stessa cenere), erbe medicinali (equiseto, ortica, ta– rassaco, camomilla, achillea: non dimentichiamo però che gli ani– mali le mangianÒ) cercando sem– pre di mettere vicino a una cosa acida una alcalina (es. sterco di gallina con farina d'o5sa). Il compost non dev.., superare i 2 m. di H e due di Larghezza, de– ve respirare ma avere constata– mente un certo tasso di umidità; l'ideale è quindi farlo sotto un albero, annaffiandolo con infusi di erbe e coprendolo con dei sac– chi quando piove; dopo tre mesi andrebbe rivoltato oppure lo si mette per terra, lo si distribuisce poi lo si rivolta all'insotto con la vanga o la motozappa. Zucche e zucchine si sviluppano idealmente intorno al compost. Visto che molti non hanno là pos– sibilità di tenere animali, (per quanto mi riguarda non ci sono problemi perché Maddalena e Claudio, i miei amici, hanno tan– ti animali), consiglio loro di te– nere metà del coltivato a legumi– nose (sto parlando delle legumi– nose ortive che hanno il ciclo an– nuale, con quelle da foraggio che durano più anni, fate un po' voi); in questo modo il terreno non si impoverirà, perché le leguminose fissano l'azoto nel terreno, i lo- . ro baccelli rovesciati o messi in compost restituiscono al terreno TRASFORMATI gli altri minerali di cui avevano avuto bisogno per crescere. La cenere è molto ricca pure di minerali (le ossa non costano niente e carbonizzate sono o.k.). Per concludere vorrei proporre una cosa che io stesso sto speri– mentando riempite una mastella di legno o plastica (non di metal– lo), per metà di ortica e per metà di equiseto; fate macerare con acqua. Dopo 15 giorni si usa pu– ra, dopo un mese con metà parte di acqua; dopo 45 gg. al 30%; in più aggiungo LITOAMNIO (che per essere un prodotto biologico non è caro ed è reperibile). Nel– la mastella aggiungete anche una piccola parte di scorie THOMAS. Questo intruglio dovrebbe, nebu– lizzato sulle foglie, prevenire (si spera) e combattere le malattie fungine e i parassiti; altrimenti ricorrerò al solfato di rame (per le prime e al legno quassio o al piretro per i parassiti), tutte co– se reperibili nei consorzi e dal- 1' erborista. Va detto che questo macerato non solo non è tossico, ma è pos– sibile usarlo per annaffiare il ter– reno e dovrebbe avere il valore di una concimazione; per quello che ho potuto sperimentare sem– bra molto efficace. Più avanti vedrò di parlare del problema delle erbacce, per ora mi limito a dire che in mezzo al– le sementi di trifoglio si può me– sco lare altre cose come bietole, spinaci, radicchi, forse tutti i ti– pi di insalate, carote. Questa è solo la base: ognuno si sbizzar– risca. Certo, molte cose vengono su bene, non occorre stare cur– vi tutto il giorno a strappare le infestanti, verranno forse cose più piccole (ma più buone) e in modo più naturale (niente malat– tie o quasi); come ripeto la con– sociazione in natura esiste da sempre, da sempre attorno ad una pianta che cresce verso il basso·, se ne sviluppa una che ha poche radici e cresce verso L'al– to, dei rifiuti di una si nutre l'al– tra e viceversa. Ballabeni Gianni detto PALLA
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