RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979

RE NUDO/50 controrecensione l' impe•o dei sensi L'impero dei sensi t veru, l'abbiamo già recensito ma non è un erro– re. È una manifestazione di dissenso. Si tratta de « L'impero dei sensi» definito dal regista, Nagisa Oshima: una grande fiamma scarlatta su fondo nero. Certo, chi si aspettava un film ordinariamente ero– tico si è sicuramente trovato spiazzato. 11 titolo originale « La corrida d'amore » era forse più az– zeccato. E d'altra parte l'erotismo è assolutamente soggettivo. Per me ad esempio, la pornografìa che erotizza milioni di italiani è antierotica mentre in– vece il lento spogliare la statua da parte di Robert Hossein in «Angelica» oppure il concedersi attivo della donna al vampiro in « Nosferatu » (ultima edizione) rappresentano due momenti di alto ero– tismo di cui magari altri neppure si sono accorti. E la morte data dall'amante all'amato consenzien- te chi l'ha detto che non possa essere vissuta co- me un fatto erotico? In effetti oltre a Walter(« una storia dove il sesso disgusta e risulta letteralmente mortale»), l'ha det– to anche Sergio Leone: « Se fossi vescovo lo consi- glierei come strumento di terrore nei confronti del sesso». Al contrario si tratta di una celebrazione del sa– cro. Un rituale che va fino alle radici del rapporto Eros e Morte. Dove il simbolico « mi fai morire» di lui a lei nell'amore ordinario qui diventa il rea– le. Dove la morte dell'io al culmine dell'orgasmo, diventa morte tout court. Un hlm certamente angosciante, sicuramente scon– volgente a cui non si può attribuire un unica va– lutazione, se mai fosse possibile in altri casi. Ma di certo, un fìlm che non è giusto liquidare con due battute sospettosamente esorcizzanti come ha fat– to w.p. Avrei già voluto scrivere qualcosa quando sempre qui venne fucilato alla schiena uno dei più bei film della stagione « L'albero degli zoccoli » ma purtrop– po ho perso il tempo. D.M.

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