RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979

Intervista ad Allen Ginsberg Alla conferenta stampa di dggi pomeriggio hài affermato di pra– ticare la meditazione buddista, ma di non riconoscerti nella defi– nizione di buddista. Puoi spie– gare meglio cosa intendevi dite? 0 Be' intanto ti confesso che ho ri- ; sposto in questo modo perché le mi sembrava che mi si volesse ~ appiccicare, qualificandomi co- ] me « buddista » più che una de- E finizione una etichetta... e que- ~ sto è quanto di più lontano ci possa essere da un comporta– mento buddista ... e poi in effet- ti che senso ha darsi questo ti– po di qualifiche? Certo da alcuni anni io pratico la meditazione buddista ... Da quanti anni esattamente? Praticamente da più di 7 anni, da quando ho conosciuto quel– lo che è poi diventato il mio maestro, Chogyam Trungpa Rin– poche... ma tornando al discor– so di prima, certo io ho ricevu– to una iniziazione buddista e la pratica della meditazione mi aiu– ta ad osservare il mbndo senza alcun schema preconcetto ... l'in– segnamento buddista è un atteg– giamento generale nei confronti dell'esperienza ... Ma in concreto cosa ha signifi– cato per te la' pratica degli inse– _gnamenti buddisti? Tante cose ... da dove debbo co- minciare? ... è difficile sintetizza- re, senza rendere tutto banale, senza sciupare tutto ... comunque posso dire di aver compreso che l'esistenza include la sofferenza, noi siamo nel nostro corpo che è permanente, instabile e che pri- . ma o poi morirà, che prima o poi subirà gli effetti del decadi– mento. Quindi è inutile e anche dannoso aggrapparsi, aggrappar– si spesso anche istericamente, a qualche cosa che siamo sicuri ~ ' à 1 · l' · ::i monr ... O sappiamo, UillCa CO· e sa incerta è il quando e il come, ~ ma tutti noi sappiamo che il no- .lii stro corpo, il nostro involucro ~ fisico come lo chiamano gli indù ""' e i buddisti, è destinato a mori– re, quindi perché attaccarcisi? Quindi la meditazione mi \ha in– segnato a spostare il centr,o del mio interesse ... ' il vero pr0blema è il nostro ego e come liberarci dalla sua insistente e noiosa i– per attività ... Ma tutto questo non è una solu– zione intimista, un ripiegamento egoistico nei nostri problemi in– dividuali? Spesso in Italia que– sti discorsi vengono recepiti in questo modo ... Certo che non è così. .. tutt'altro ... è proprio il contrario. Ti dicevo prima che la pratica della me– ditazione mi ha insegnato ad os– servare il mondo nel suo com– plesso senza alcun schema preco– stituito. Credo che adesso pos– so farmi carico della sofferenza d~ tu~ti gli esser:i molto meglio d1 pnma.. tu sai che uno degli ideali del buddismo è il bodhi– sattva, colui che rinuncia al nir– vana per tornare nel mondo e aiutare gli esseri che vivono in questo mondo a liberarsi dal do– lore ... il buddismo non è un inse– gnamento mistico, almeno nel senso che usualmente si da' a questa parola. Solo il termine misticismo è mistico. E anzi a RE NUD0/5 me sembra anche di non capire bene cosa e,sso possa voler dire ... una volra durante una seduta di meditazione ·sedevo fissando un albero, cercando con tutte le mie forze di sentirmi un'identica co– sa con quest'albero, cercavo di– speratamente di far diventare l'albero una sorta di angelo ... praticamente lo fissavo esclusiva– mente per cambiarlo, pro,iettavo tutto me stesso su di esso. Im– provvisamente compresi che tut– to quanto stavo facendo altro non era che una forma di violen– za nei confronti dell'albero. Lo stavo aggredendo ... quindi deci– si di mutare il mio atteggiamen– to, di vederlo per quello che era proprio un albero! niente di me– no e niente di più. Un -albero, vuoto e divino ... ecco, questa è la meditazione ... non rendere so- lida la propria aggressività, ma piuttosto cercare di vederla, di renderla in qualche modo traspa– rente .. e quindi di staccartene ... come ci si deve staccare dal pro– ptio ego e dalle sue molteplici e « ronronanti » attività. E la tua poesia ha subito modifi– cazioni dalla pratica meditativa? Non moltissimo tutto sommato ... il respiro poetico è forse diyenu– to più ·calmo, l'ispirazione gene– rale più rilassata ... A me sembra però che il tono della tua poesia contro il nuclea– di poemi come « Howl » e « Kad– re ricordi mo'1to il tono e il ritmo dish ». Per certi versi sicuramente ... in Ode Plutonia direi che c'è una maggiore consapevolezza inte– riore, direi una maggiore chiarez– za nell'osservare l'interno e l' e– sterno e questo credo che sia proprio in relazione con la _pra– tica meditativa. (riguardo all'uso delle droghe) Cosa pensi adesso? Nei fai anco– ra uso e consiglieresti ancora al– la gente di prendere almeno una volta nella vita una dose di L.S.D., come affermavi negli an– ni sessanta? Molti sono arrivati alla medita– zione proprio attraversò l'uso di droghe psichedeliche ... altri an– cora ne hanno abusato, anche questo è un dato di fatto ... cer– to che non la pratica della medi-

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