RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979
RE NUD0/42 Desideravo creare uno spazio come il Melograno da molto tempo. Pa– rechie volte avevo tentato di affit– tare capannoni, scantinati, soléli, senza successo. Volevo creare ·,m' ambiente aperto alle tematiche della nuova coscienza, l'ecologia, la ricerca interiore, il confronto e l'esperieza con realtà nuove e con mondi nuovi. La realtà delle città di provincia è abbastanza angosciante, tutto ri– stagna, tutto viene repecito, se re– cepito, con una lentezza esasperan– te e se qualcuno desidera uscire dai binari tradizionali: casa, lavo– ro, studio, ragazza/o per alcuni, droga, lavoro nero, malavita, sot– tocultura per altri, deve emigrare. Io sono emigrato prima a Milano, poi l'India, qualche viaggio, qual– che lavoro a carattere sociale, poi . tornando a Busto casualmente mi è stato offerto da una amica lo spa– zio. Ho trovato altri tre vecchi a– mici disposti a dividere con me questa esperienza, ed è nato l'ot– tobre scorso il Melograno. Abbiamo varato le prime sperimen– tali iniziative. Tra le altre, in pri– ma provinciale le meditazioni di Baghwan, gli stages mimico ge5tua– li, che sono una sorta di improvvi– sazioni mimiche con il corpo sol– lecitate da brani musicali appo5ita– mente miscelati, conferenze, forse eccessivamente orientaleggianti i primi tempi. Tutto questo in con– trasto netto con una cittadina che ha visto impegatne le sue migliori menti nell'accumulare denaro nel– l'industria e nel commercio, quin– di impreparati a recepire il vuoto mentale, l'assenza di desideri, I 'a– scesi e il satori. Infatti i primi tre mesi, eravamo praticamente ignorati. Proprio quando ormai eravamo in preda a crisi depressive serissime, città limitrofe come Legnano, Nerviano Turbigo si affacciarono sulla sce– na del Melograno. Con l'organizza– zione di nuovi corsi yoga, tessera– mento e idee nuove ci fu un nuo– vo decollo_ Ora vorrei chiarire, a chi avesse dele perplessità, la realtà culturale della città di Busto; non esiste nul– la, nemmeno le forze politiche, ma– gari per motivi elettorali o per pre– stigio personale, il comune orga– nizzano attività culturali per i cit– tadini. Le uniche associazioni, in prevalenza musicali, sono frequen– tate da attempati signori e signo– re che oscillano tra la mondanità e l'interesse specifico, in questo ca– so chiusi nei loro parametri otto– centeschi. Cosa speriamo di concludere e co– sa ci stiamo a fare in un posto co– me questo? La risposta sta giun– gendo lenta ma costante, eppur si cI,tc,u1To AL1E~ IVO muove qualcosa. In questi mesi abbiamo fatto una serie di proposte che focalizzava– no i nostri interessi su due temi interdipendenti, la mente e il cor– po. Per questo proponiamo una serie di attività che il socio deve svol– gere con il proprio corpo, singolar– mente con lo yoga, il mimo, la gin– nastica e con gli altri tramite grup– pi di incontro (psicologia umani– stica) tenuti da un esperto che ha studiato e praticato in California . L'altro aspetto è culturale, tramite le conferenze vogliamo fornire un compendio ideologico o un ~ppro– fondimento scientifico a ciò che si svolge in pratica, per questo ci avvaliamo di una serie di persone che stranamente agiva già in zona. Ora economicamente siamo sem– pre sotto zero e la militanza è di obbligo, però sono venute anche le prime soddisfazioni dovute alla formazione di piccoli gruppi di stu– dio sulle tematiche principali, co– me l'alimentazione, l'ecologia, l'o– meopatia, l'agopuntura. In prospettiva pensiamo che l'af– fermazione del Melograno, sorret– ta dalla partecipazione attiva dei soci sia un'occasione per chi voles– se accostarsi ai suoi problemi più sentiti, incontrandosi con persone ed esperienze fuori dalla solita e limitata « vita di provincia». Siamo una coppia che non crede che la vita si completi nel rappor– to chiuso di tipo familiare bor– ghese ma che debba necessaria– mente essere aperta e dialettica in tutte le sue sere così che si-consoli; di una intimità e un legame di gruppo sinceramente affettivo. Viviamo come limitante e repres– siva la vita cittadina estraniata dal legame con la terra, la vita vege– tale e animale. Vorremmo far nascere una comu– ne con attività economica preva– lentemente agricola tendente alla autosufficienza. Invitiamo tutti coloro che si rico– noscono in una simile scelta di vita a mettersi in contatto con noi per approfondire se esiste una vera. convergenza di convinzioni ed in caso positivo discuterne i tempi e i modi di realizzazione. Con amore I sa e Alvaro Per contatti telefonare al 6528.5 LODI PREF. (0371) ore pasti chie– dendo di Alvaro. ANTINUCLEARE Stiamo finendo di allestire una mappa completa ed aggiornata dl tutti i comitati e gruppi antinu– cleari italiani e del Canton Ticino. Invitiamo tutti i compagni a se– gnalarci tutte le nuove situazioni venutesi a creare negli ultimi me– si, sia di gruppi, che di compagni singoli. Quando il lavoro sarà ultimato ver– rà publicato e diffuso capillarmen– te. Aiutateci tutti· mandandoci gli indirizzi che già conoscete. Scrivete a: Da Re Maurizio Ca5ella Postale 1076 50100 Firenze 7 AGRICOLTURA BIOLOGICO-DINAMICA Stiamo preparando un manuale pratico di agricoltura biologico-di– namica e vogliamo metterci in contatto con tutti i compagni che hanno lavorato o che lavorano tut– t'ora in questo senso per scambia– re idee, esperienze e creare un in– dirizzario nazionale delle situazio: ni esistenti o· dei recapiti interes– sati a questo argomento. Scrivete– ci! Da Re Maurizio Casella Postale 1076 50100 Firenze 7 oppure: « L'albero del vane» Via dei Banchi vecchi, 39 00186 Romf1 (tel. 06/6565016) A.A.M. clo Vittorin Francione Vin. CastP.tfidardo, 6 20121 Milano
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