RE NUDO - Anno X - n. 77 - giugno 1979

Questo silenzio di paura e di viltà che si nasconde dietro il dito di un ovvio dissenso da metodi rifiutati da chiunque non ne faccia pratica, è il silenzio affossatore di ogni rimasuglio di spirito democratico. Ci sono degli ostaggi nelle mani del potere. Ci sono degli ostaggi nelle mani di uno stato che ammonisce borioso: li terremo in carcere fino a quando non troveremo i veri colpevoli; Li terremo dentro. E mentono, sapendo di mentire: le prove le ab– biamo ma non ve le possiamo dire. Interrogatori di cinque, sei ore consecutive. Fare parlare gli imputati della loro analisi politica per ore e ore in modo da tessere una ragnatela ideologica che giustifichi la loro incarcerazione. Non si muovono accuse agli imputati, ma do– mande. Le accuse più assurde si comunicano ai giornalisti compiacen– ti. Con gli imputati, un dibattito ideologico con chi da quasi due mesi è in cella d'isolamento senza sapere niente. Con'chi è stato trentacin– que giorni senza giornali, senza sapere nulla. Cari intellettuali comunisti, questo è il sistema processuale sovietico. Questi sono gli interrogatori che vengono fatti ai dissidenti. Già, ma anche per « loro » c'è stato il silenzio. Loro erano socialde– mocratici, erano utili idioti del liberalismo. Già, dimenticavo. Anche per il Gulag c'è stato questo stesso silenzio. Un silenzio ovattato dalle mani pulite. Tanto « loro » sono autono– mi, responsabili morali se. non altro di altre violenze, se non quel– le di uccisioni. Questo vostro silenzio provoca il voltastomaco. Il peso di questi o– staggi spero vi procuri notti insonni, nei vostri lussuosi covi di via Frattina. E quando il silenzio sarebbe d'oro ... SilverioCorvisieri: « Una rispo– sta dovrebbero pur darla quan– ti, pur condannando il terrori– smo, si stracciano le vesti ogni– qualvolta si arresta qualcuno (a meno che non sia con il mitra in pugno, il pugnale tra i denti e imbottito di bombe a ma– no) ... » Luciana Castellina: « Pannella è sincero quando condanna il terrorismo. Ma poi dice che lo stato criminalizza ogni opinione libera, che il sindacato è servo dei padroni, e gli altri partiti so– no tutti imbroglioni e forcaio– li. Ma allora, se questa è la si– tuazione, perché non è giusto sparare? Ecco: i radicali fanno ormai un tipo di polemica di– struttiva che può essere terreno di coltura per il terrorismo. » Ma;id RE NUD0/7

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