RE NUDO - Anno X - n. 77 - giugno 1979

accordo con la tradizione tantrica e yogica i Perfetti Maestri conside– rano il mondo come qualcosa di e– stremamente reale che è mantenu– to in vita dalla Maya, l'ignoranza metafisica che acceca l'uomo e lo vincola al ciclo della trasmigrazio– ne delle anime. L'unica possibilità di liberazione è affidata alla cono– scenza che pone fine allo stato di ignoranza. E' la conoscenza della Realtà Ultima, la consapevolezza della eterna libertà dello spirito, che conduce l'uomo alla liberazio– ne dall'idea di dolore e di pena. Il dolore che è tenuto in vita dal– l'ignoranza, finisce quando si abo– lisce il suo fondamento. La prati– ca della conoscenza secondo i sid– dha può avvenire però solamente in un corpo perfetto, divino, puri– ficato e reso immortale. La dimen– sione umana viene trascesa e lo yogin si apre a una dimensione di– vina di suprema perfezione in cui, dopo aver raggiunto e trasceso o– gni forma di potere magico, rag– giunge il samadhi, l'illuminazione, la liberazione nell'immortalità, di- RE NUD0/35 viene un jivan mukta, un liberato nella vita. I maestri siddha sconsigliano di trascorrere ore e ore nella lettura di testi filosofici e in difficili spe– culazioni metafisiche, piuttosto consigliano di affidarsi a un guru che guidi il discepolo nella prati– ca concreta dei vari momenti del– la sadhana (la ricerca interiore), un Maestro che sia una guida ef– fettiva per un apprendimento di– retto della definitiva liberazione. I poteri magici che fanno da sfon– do alla tematica dei siddha sono quelli di cui parla anche il classi– co trattato di yoga di Patanjali, lo Yogq. Sutra, ma gli yogin siddha approfondiscono sia lo studio che la pratica di questi poteri. I sid– dhi che vengono ricerCé!.ti dai mae– stri· di questa scuola sono quelli comunemente chiamati i grandi poteri, e cioè: animan, la capacità di rimpicciolirsi fino a raggiunge– re dimensioni microscopiche; ina– himan, la capacità di aumentare a dismisura le proprie• dimensioni e di riuscire a raggiungere un og– getto a qualunque distanza esso si trovi; laghiman, la leggerezza, il potere di diventare leggero come la lana e volare attraverso l'aria; gariman, il potere di penetrare la materia avendo reso il corpo im– materiale; prakamya, la capacità di superare ogni ostacolo; isitva, il dominio sul corpo, sulla mente, sulla natura animata e su quella inanimata; vasitva, il potere di ·do– minare gli elementi che conferisce la possibilità di cambiare il corso della natura e di assumere ogni forma; kamavasayitva, la capacità di raggiungere qualsiasi meta si voglia e di soddisfare ogni deside– rio. BIBLIOGRAFIA Mircea Eliade, Yoga: Immortalità e libertà, Milano 1973 Piero Verni, Il culto del Lingam, Mi– lano 1976 Shashibhusan Dasgupta, Obscure religious cults, Calcutta 1969

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