RE NUDO - Anno X - n. 77 - giugno 1979
Dall'LSD alla meditazione Ma questo non è un funerale. Ognu– no continuj a fare le esper~enze che ritiene necessarie, anche a prendere acidi che sono solo amfetamina, se gli piace... E questo non è un necrologio, poiché la storia continua, in quanto l'espe– rienza psichedelica non è cominciata con gli allucinogeni, ma è iniziata molto prima, dovunque ci sia stato qualcuno - cristiano, buddista, vi– sionario, folle - che ha compiuto, un viaggio profondo dentro se stes– so, che sia riuscito a trascendere, anche per un attimo, il mondo delle forme e a conoscere l'estasi, l'unio– ne cosmica. Come disse un maestro buddista ti– betano (di cui fra l'altro non ricor– do assolutamente il nome, ma poco importa ...) raggiungere la consapevo– lezza è come scalare una montagna; scalare la montagna della con– sapevolezza con le droghe psichede– liche è come farlo con un elicotte– ro: si raggiunge la cima in poco tem– po ma non si può atterrare, si con– tinua a girarla in tondo. Con la me– ditazione ci si mette di più, mol– to di più, ma una volta raggiunta la cima ci si può tranquillamente sede– re e godere della conquista. Non è dunque un caso che molti dei protagonisti della scena psichedeli– ca degli anni '60, superato la sta– dio delle droghe chimiche, siano ap– prodati ai lidi dello yoga e della meditazione. Fra ques~i c'è Richard Alpert, già amico/ collaboratore di Leary, che do– po un viaggio in India, a diretto contatto con maestri spirituali e me– ditazione, tornò in America trasfor– mato, con il nome cambiato in quel– lo di Baba Ram Dass: smise così di prendere sostanze chimiche e si de– dicò anima e corpo a meditazione e a tecniche di liberazione spirituale. 3 Così per l'ex yippie Jerry Rubin, per i poeti Ginsberg ed Orlovsky, che vivono oggi, insieme a molti ex-radi– cali ed ex-hippies degli anni '60, nel– la comunità che alcuni buddhisti ti– betani hanno fondato a Boulder in Colorado, comunità che non disde– gna di organizzare, tra l'altro, anche battaglie di tipo socio-politico-uma– nitario, non ultima quella anti-nu– cleare. Così per migliaia e migliaia di esseri umani anonimi che, con o senza me– ditazione, in mille modi diversi, con– tinuano il discorso dell'esperienza psichedelica, che contemporaneamen- RE NUD0/19 te al desiderio di cambiare il proprio modo di vivere, di rapportarsi con gli altri, sentono dentro di sé l'esi– genza di riscoprire nuovi livelli di consapevolezza, di trascendere una realtà troppo stretta senza fuggirla, ma, al contrario, penetrandola fino all'essenza, Le parole di Leary, non giungono a sproposito: « Dobbiamo essere in grado di ottenere esperien– ze psichedeliche senza l'aiuto della droga. Create da soli le vostre espe– rienze psichedeliche senza l'aiuto del– la droga. Create da soli le vostre e– sperienze psichedeliche ed insegna– te agli altri il modo di ottenerle. (...) Il prossimo decennio sarà il più im– portante nella storia della mente u– mana. Occorre restare calmi. La bat– taglia psichedelica è vinta, con o sen– za LSD ... ». andrea sciarnè 1 Da « L'esperienza Psichedelica» di Lea– ry, Alpert e Metzner: « L'esperienza psi– chedelica è un viaggio in nuovi regni di consapevolezza. Lo scopo e il contenuto di tale esperienza è senza fine, ma i suoi tratti caratteristici sono la trascendenza dei concetti verbali, delle dimensioni - di spazio-tempo e dell'ego o identità. Que– ste esperienze di allargamento di consa– pevolezza, possono svolgersi in una mes– se di modi diversi: la privazione senso– ria, gli esercizi yoga, la meditazione disci– plinata, l'estasi religiosa o estetica, o pos– sono accadere, altrimenti, spontaneamen– te. In tempi più recénti esse sono dive– nute disponibili a ttitti mediante l'inge– stione di droghe psichedeliche quali lo LSD, la psilocybina, la mescalina, il DMT, ecc. La droga non produce, naturalmente, l~e– sperienza trascendentale. Agisce sempli– cemente come una chiave chimica: apre la mente, libera il sistema nervoso dai suoi modelli e dalle sue strutture ordina– ri ». 2 Tali errori possono verificarsi soprattut– to durante la cromatografia, la procedura altamente raffinata che il chimico orga– nico usa per isolare i prodotti chimici specifici. Oltre a ciò, la LSD, come tut– ti i derivati dell'acido lisergico, è molto sensibile alla luce e agli agenti ossidanti: per questo motivo, al contrario di come è sempre avvenuto nella produzione un– derground, tutte le preparazioni dovreb– bero essere conservate con cura, protet– te dalla luce e dall'ossigeno al fine di e– vitare la loro vaporizzazione, la loro per– dita di potenza a breve scadenza.. 3 La storia di Alpert/Baba Ram Dass è stata scritta da lui stesso nel bellissimo libro « Be Here Now », che è rintrac– ciabile purtroppo solo in lingua ingle– se.
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