RE NUDO - Anno X - n. 77 - giugno 1979

RE NUD0/18 no che un altro chimico undergro– und, forse il più noto, iniziò a pro– durre la sua LSD: fu Augustus Stan– ley Owsley III, che iniziò a lavo– rare a Los Angeles (65) e quindi a Point Richmond ('66) e che divenne oltretutto famoso per la sua pur bre– ve collaborazione con il gruppo rock « Grateful Dead », per il quale pro– gettò e costrul dei potenti e bizzarri impianti di amplificazione. Molti fra coloro che usarono sia LSD-Sandoz che LSD di produzio– ne « Owsley » - quest'ultima in pillole di colore purpureo ( « Pur– ple Haze ») e bianco ( « White Li– ght ») di 270 microgrammi - di– chiararono che l'acido di Owsley a– veva come effetto principale quello di stimolare a livello fisico, piutto– sto che favorire esperienze di tipo ·mistico, spirituale che invece, con at- teggiamento ed ambiente opportuni, era in grado di facilitare la LSD– Sandoz. Timothy Leary, avendo compreso che l'impurità del prodotto era una delle più grosse minacce per il dif– fondersi dell'acido, iniziò a mettere in guardia i consumatori rispetto a– gli acidi « sporchi ». Malgrado ciò, Owsley continuò a produrre la sua LSD e, al suo arre– sto, il socio e amico Tim Scully con– tinuò il lavoro nel 1967 a Orinda, California, coadiuvato da Nicholas Sand, un altro chimico profondamen– te legato alla scena psichedelica a– mericana. Essi produssero grosse quantità di ALD-52, un cugino del– la LSD confezionato in grosse pil– lole arancioni di 270 microgrammi che essi chiamarono « Sunshine ». Nel frattempo anche in Europa sor– sero i primi laboratori clandestini, soprattutto in Inghilterra, Germania e Olanda. Nella primavera del 1969 un altro chimico di nome Ron Stark, a tut– t'oggi latitante, iniziò a fornire di a– cido, fra gli altri, il gruppo freak della « Brotherhood of Eternai Lo– ve ». Stark produsse più di dieci chili (oltre trentacinque milioni di dosi in cristalli) di quello che sareb– be poi diventato il famoso « Gran– ge Sunshine », chiamato anche « Christmas Acid » quando si pre– "entava nella forma di pillole rosse e verdi. Con l'aumentare del numero di la– boratori clandestini, aumentano pu– re le qualità di acido scadente e im– puro che dal '69 si presenta anche nella forma di micropunta e in quel– la di minuscolo rettangolino di gela– tina, pellicola o carta assorbente, in tali casi col nome di « Window Pa– ne». In « Timothy Leary at Folsom Pri– son », un'intervista registrata per la TV americana e mai trasmessa, l'ex professore di Harvard, a proposito delle diverse contaminazioni subite dall'acido, ebbe a dire: « Io non vi raccomando particolarmente di pren– dere la LSD. Per prima cosa, il 99% di quello che la gente chiama LSD non è LSD. In secondo luogo, il 99% di quello che raccontano circa le loro esperienze non è vero ». Ma la gente continua ad usare quello che crede LSD malgrado le qualità scadenti e l'aumentare dei « viag– gi cattivi ». Il fatto era che l'acido, escludendo i primi anni, era stato via via adul– terato con altri prodotti biochimici, tra cui le amfetamine, la stricnina, e il PCP, sigla convenzionale della Phencyclidina o Serylan, un poten– te tranquillante per animali che cau– sa allucin~zioni e delirio e che è u– sato attualmentt in grosse quantità negli Stati Uniti col nome di « An– gel Dust », « Polvere degli Angeli ». Oltre a questi additivi profondamen– te snaturanti, bisogna aggiungere che ·1a degradazione del prodotto LSD ,è stata anche causata da errori com– messi durante il procedimento chi– mico per ottenerlo. 2 Come abbiamo detto all'inizio, an– che l'atteggiamento dei consumatori influl sulla diminuzione progressiva d'interesse subita dall'acido; molte delle persone che negli anni '60 ini- • zio '70 ricercavano nell'esperienza psichedelica chimica una via inedi– ta verso la propria realizzazione/li– berazione interiore, si scontrarono poi sempre di più con le proprie con– traddizioni e soprattutto con una realtà che talvolta sembra •davvero immutabile, non gestibile e non vi– vibile a nessun livello. Lo svacca– mento conseguente portò molti diret– tamente nelle braccia di Lady Eroi- na, a guardare indifferenti la vita gi– rare, dietro un velo protettivo ed a– nestetizzante. Qualcuno dunque pre– ferl il torpore analgesico degli oppia– cei alla chiara consapevolezza dell' a– cido, che è pure consapevolezza dei propri limiti. , :~ ti: i~ i -~· !~~ :,~- ~·i \il ,,:•) "?'< I /IANNlS BOK

RkJQdWJsaXNoZXIy