RE NUDO - Anno X - n. 76 - maggio 1979

RE NUD0/14 per la liberazione dall'oppressione e dallo sfruttamento? o di certo, quello che si deve e dovrà fare è negare l'appoggio al– l'interno delle lotte popolari a quelle componenti che hanno un progetto autoritario di stato ri– voluzionario. Dal Vietnam stanno fuggendo in molti. Centinaia di migliaia di uo– mini e donne affrontano una mor– te probabile e una sicura odissea pur di andar via da uno stato che per un'intera generazione è stato sinonimo di lotta all'oppressione e all'arroganza dell'imperialismo. Di fronte a questa realtà la sini– stra europea, ma in modo parti– colare quella italiana e francese, si è divisa. I comunisti hanno ope– rato una serie di distinguo sul pro– blema dei profughi vietnamiti, di– stinguo particolarmente odiosi se si pensa alla terribile realtà che questa gente sta vivendo. L'area socialista si è invece mobilitata a sostegno della campagna per gli aiuti ai profughi aderendo, trami– te il Club Turati di Genova, alla iniziativa« Un bateau pour le Viet– nam ». Tu cosa pensi a questo pro– posito? on mi meraviglia l'atteggiamen– to del P.C.I. e soprattutto del P.C.F. sul problema dei profughi vietnamiti. Chi si identifica, o si è troppo identificato, con i socia– li mi reali tenderà sempre a consi– derare le azioni compiute in nome del marxismo positive e considere– rà quindi i suoi oppositori quan– tomeno come personaggi ambigui. E' una scelta che deriva da una concezione manichea della realtà: i buoni dentro i cattivi fuori. Ma non basta, anche quando si arri– va ad ammettere il dissenso, si discrimina ulteriormente tra dissi– denti « buoni » e dissidenti « cat– tivi» ... con tutte le conseguenze del caso. L'esempio dei dissidenti sovietici è emblematico a questo riguardo. Credo piuttosto che sa– rebbe da garantire e aiutare il di– ritto al dissenso per tutti... anche per coloro, Solgenitzin tanto per fare un nome, che ci sono quanto mai distanti per cultura e posizio– ni politiche. Il problema del Viet– nam e della Cambogia è quello di avere al potere due partiti comu– nisti di impronta e di formazione leninista, e inoltre militarizzati da trent'anni di durissime guerre e combattimenti. Certo la Cambogia ha rappresentato un punto estre– mo, delirante direi, di involuzione autoritaria del pensiero comuni– sta... ma bisogna dire che anche nel Vietnam le limitazioni della li– bertà e i casi di violenza dello Stato sono moltissimi. In effetti i Vietnamiti hanno sem– pre rimproverato ai Cambogiani di non av~r calcolato bene i tem– pi, di « avere troppa fretta », po– tremmo parlare del Vietnam come di una Cambogia al 1-ç1,llentatore? Ripeto, la situazione vietnamita non deve essere allegra ... le noti– zie sui cosidetti campi di riedu– cazione, sulla limitazione di ogni tipo di libertà, la stessa invasione militare della Cambogia parlano di una realtà drammatica ... come drammatica è la situazione dei profughi... credo che il meccani– smo messo in atto in Vietnam e in Cambogia sia fondamentalmen– te lo stesso ... certo con una diversa scelta dei tempi. Le attuali guerre fra stati comuni– sti asiatici, ma non andrebbe di– menticato quanto succede ed è successo nel Corno d'Africa, dimo– strano la miopia delle tesi comu– niste sull'imperialismo. Ma anche qui, perché meravigliar– si? Perché meravigliarsi che le te– si di Lenin sull'imperialismo non funzionano. L'idea che l'imperia– lismo nasce con il Capitalismo è un'idea assurda... L'imperialismo non nasce affatto con il Capitali– smo... è molto precedente. asce con lo Stato. Che poi l'economia dello Stato sia di tipo privato o statale non ha molta importanza. Ed in questo avevano ragione gli anarchici e Bakunin quando, già nell'ottocento, vedevano la nasci– ta dell'imperialismo legata alla creazione dello Stato e non alla nascita del capitalismo. Secoli di storia lo dimostrano, ma adesso drammaticamente lo dimostra an– che la realtà. Marx in effetti non dà un'interpretazione economica dell'imperialismo. Lo spiega sem– plicemente con la politica di po– tenza delle varie nazioni. Invece Lenin crede di spiegarlo con l'e- pansione del mercato. Le nazio– ni capitaliste hanno bisogno di trovare sempre nuovi mercati e quindi ricorrono all'uso della for– za e alle guerre. Ma ancora una volta ci troviamo in presenza di elementi manichei nel pensiero di Lenin, tanto è vero che in questo momento ci troviamo di fronte al– lo scontro e alla guerra imperia– lista tra nazioni a. regime sociali– sta ... situazione che non si può comprendere, anzi che è impensa– bile se si ragiona con gli schemi marxisti-leninisti sull'imperiali– smo.

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