RE NUDO - Anno X - n. 75 - aprile 1979

RE NUD0/48 Nel complesso, è una delle mi– gliori prove dal vivo dei Gong. con un Didier Malherbe (Bloomdido Bad De Grasse) impeccabile. e un Tim Blake (Hi T. Moonweed) in gran for– ma. Un disco per degustatori. da centellinare nota dopo nota. Purtroppo. questa è con ogni probabilità l'ultima volta che Daevid Allen ha voluto trasfor– marsi in Dingo Virgin: ma ascoltare i Gong. anche in que– sto caso. è sempre molto di più che abbandonarsi ad un'eva– sione nostalgica. John Cage Sbnatas and Interludes A book of musi ca (Tornato) Tra le tante ''invei;izioni" ca– geane. il primo preparato è senz'altro la più famosa. Tro– vata irriverente nei confronti della musica accademica (ma come. l'aristocratico Steinway riempito di viti. bulloni e gom– me per cancellare!). ha un ri– sultato sonoro ben diverso dall'inenarrabile casino che ci si potrebbe aspettare: è una mu– sica ieratica. dagli strani sapori percussivi. che rivela la sua ispirazione alle filosofie orien– tali. Combinando il suono dei tasti più o meno preparati (le istru– zioni per la preparazione. scru– polosissime. sono incluse nella partitura), Cage amplia enor-_ memente lo strumento. con una sottigliezza ritmica incredibile. E senza ricorrere a grandi arti– fici compositivi: la forma della sonata è quasi tradizionale, e i brani sono brevi, sui ·due-tre minuti: ci sono sedici ~onate e quàttro interludi .. A book of mu'sic, per due piani preparati. risale al 1944, ed è qui registrato per la prima volta. tanto per confermare i vasti orizzonti (??) dell'industria di– scografica. Essendo precedente alle sonate. è meno rarefatto. con ritmi più scoperti e godibili: ci sono addirittura degli accenni africani o latino-americani. Il dialogo dei due strumenti rende fittissima la trama sonora: nel complesso. comunque. convie– ne ascoltare questa parte prima delle sonate. tanto per prepara– re l'or.ecchio. Al di là delle note implicazioni ideologiche, anti-musicali etc .. . di un simile trattamento degli · strumenti. questo è certamente uno dei punti chiave. e dei mo– menti migliori. di tutta l'attività di Cage. C'è tutta la sua musica. qui: come sempre apparente– mente facile. quasi infantile. nasconde delle strutture raffi– nate. e di realizzazione tutt'altro che semplice. Skiantòs MonoTono Cramps p. b. Gli · Skiantos fanno rumore. questo è certo. Con le loro tro– vate sono riusciti a farsi notare da tutti: un sapiente miscuglio (direbbe qualcuno) di punk. destrutturazibne e Frank Zap– pa. Non. è oltraggioso il para– gone. lo stile di pura provoca– zione del gruppo bolognese de– ve molto alle idee sceniche dello Zio Frank. 1 dal lancio di ortaggi agli insulti. dal palcoscenico gremito di suppellettili agli strumenti finti. · Lasciamo perdere. comunque. l'aspetto di happening dei con– certi. il loro pubblico e le sue ·reazioni. che meriterebbero uno sguardo più approfondito. e ve– diamo cosa rimane degli Skian– tos trasfusi in disco. La musica') Un· rock semplificato. voluta– mente elementar . tre o quattro temi-base che vanno bene per tutte le canzoni. con una certa dose di ironia qua e là (Bau Bau Babr. Vortice). Le parole? Sono più interessan– ti: rime senza senso. discorsi che non vogliono dire niente e pro– clamano di non aver niente da dire. tipo "pesto duro/ contro il muro I sta sicuro / tengo duro" sulla musica di Sarisfaction. Quello che dà senso al tutto. ol– tre la discrepanza tra testo e musica. è il contorno. le note di copertina sfottenti. il disco gial– lo. il notevole talento a stonare le canzoni. andare fuori tempo. improvvisare varianti sempre più sgangherate etc. Ora. se è vero che ciò che conta è smuo– vere le acque. gli Skiantos ci sono riusciti. almeno nei loro shows concertistici. Non posso– no essere ignorati: sono i figli della nostra destrutturazione. Rimane soltanto un dubbio: quante volte si possono riascol– tare le loro gags fissate su disco senza stancarsi? StradaAfrica a cura di A. Pescetti Di"·eqw p. b. Africa come totale. c·oè mito. è l'immagine che qutsta raccolta \UOl negare. E; un po' più di un collage. un po' meno di una documentazione completa. è comunque una celta. 'Comu– nicare attraYerso la riproposi– zione sonora·. in questo caso un viaggio senza interpretazione. ma resta da decidere se l'espe– rienza m causa è quella di An– tonio e del suo rapporto con la rea_Itàcome l'ha vista lui. oppu– re e quella nostra. di ascoltatori attraverso la sua lente. Il mate– riale sonoro è quello che è. non se ne pre cinde. raccolto con un'idea di spazio e di tempo che rende più comprensibile il la– voro fatto. Quel che ci si chiede è soltanto se ce ne saremmo ac- corti ascoltando senza prima leggere il retro di copertina, a meno che l'intenzione faccia tutto. E' un disco spesso di con– tenuti. ci si può lavorare. l'uso che se ne fa è sempre a discre– zione. Il s.alto era ambizioso: . dall'informazione (ineccepibi– le?) alla discussione (opinabi– le?). sapere questo equivale a prendere in considerazione un nuovo aspetto della res etnica. vedere prima di tutto che tra la musica e noi c'è chi l'ha raccol– ta. E' meno banale di quanto sembri. Scelta provocatoria o presenza dignitosa. è qualche cosa cui va riconosciuta legitti– mità. Il disco contiene esempi ritmici e canti. Metterci le mani è pro– blematico: può interessare la differenza territoriale. oppure l'uso della voce o se si preferisce la danza iperbolica. Se voglia– mo sfiorare la discutibilità. perché non imparare qui a leg– gere alcune tematiche del primo free jazz? E' solo un modo di rispondere ad una proposta gradita. Marras Fuori campo E.M.I. I.e. Un nuovo personaggio si a(fac– cia sulla scena musicale coi uo bagaglio personale: a volt un po' intimista. ma interessante per i testi e per le musiche. pon travolgenti. ma di discreta fat· tura e~ben eseguite. Dallç ~p– zoni esce l'im~agine di un in– tellettuale piccolo borghe e in crisi come maschio e come per– sona. che trova qualche c o– lazione un po· nell'ironia a e un po' nelrautocomm· zione. Dal punto di .vista stico e metrico. non ci so vità in queste canzoni. ma piace questo genere music disco potrà essere ben accet

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