RE NUDO - Anno X - n. 75 - aprile 1979

Librazione Luis Racionero Filosofie dell'Underground Savelli - L. 2.500 Questo scritto è un'onesta. inte– ressante ed approfondita analisi di tutti quei rivoli che. da un po' di anni a questa parte. hanno contribuito alla formazione di quel fiume agitato ed incon– trollabile che si chiamerà un– derground. Underground come ribellione al sistema. come ricerca di nuo– vi piani di coscienza e come ri– cerca spirituale ed interiore. underground come liberazione sessuale. come droga. musica. amore. pace. etc .. etc. Dunque in questo libro pare ci sia proprio tutto questo. tra l'altro ordinato in maniera ec– cellente. L'autore. nel suo discorso. parte addirittura dai romantici inclesi (Blake. Byron. etc.) che già cent'anni fa compresero la bru– talità dell'industrializzazione e la disumanizzazione che si por– tava dietro questo modello di "società del lavoro salariato". Il filo conduttore rimane sem– pre la lotta sottile che nel con– testo umano si è venuta a creare tra i ''razionalisti" e "gli altri" (quelli che di volta in volta vengono chiamati irrazionali. spiritualisti.esistenzialisti. inti- misti. piccolo-borghesi. etc.). Luis Racionero. una volta ·'ra– zionalista" proprio per sua stes– sa ammissione. smonta in que– sto libro. pu.;to per punto. i presupposti in base ai quali questa società perpetua la sua invivibilità più o meno violenta. Il libro è suddiviso in vari capi– toli (Blake. Byron. Hesse. anar– chismo. zen. yoga. tantra. LSD. sciamanismo. razionalismo e potere. mente come energia. etc.) che mettono in luce di vol– ta in volta i diversi aspetti. le diverse ·'strade" di quel movi– mento che per vivere non ritie– ne indispensabile essere sem– pre. comunque. ovunque "ra- .zionali" ma che ritiene anzi molto valide le esperienze "al– tre" rispetto al piano della realtà attuale. Virginia Visani Profumodi cipria• Moizzi editore - L. 5.500 1.m. Trattandosi di un libro diaristi– co e di autoanalisi. mi sembra opportuno ricorrere al dialogo anziché alla recensione unilate– rale. Dunque hai scritto 1111 libro sco– modo... Non so per chi lo legge. Per me è sempre stato più comodo vivere senza capire. senza comunicare. senza scambiare opinioni. che invece cercare di capire scavan– domi dentro e confrontandomi con altri. Certo non è bello sco– prirti dentro un sacco di con– traddizioni. un sacco di cosid– dette debolezze. come per esempio il sentimento. l'amore. l'insicurezza. la mancanza. il vuoto. la vanità. la voglia di piacevolezze .• di tenerezza. in– somma scoprirti dentro tutto quello che fino a ieri ti sei ne– gata per timore di essere consi– derata una femminuccia. cioè una romantica ( con tutta la connotazione negativa che si è data -finora al romanticismo) o una borghese. solo perché parli dell'amore e cerchi di capirlo. Insomma tutto questo è scomo– do si. ma è più scomodo per me continuare a negarlo. fingendo. Oppure continuare a fare delle enunciazioni di principio. come molti fanno. alle quali non co}c risponde un modo effettivo di vivere la vita. Spier,ati mer,lio... Si. insomma non è facile pre– sentarsi. come faccio in questo diario. senza finzioni: cioè pre– sentare l'aspetto privato della mia vita. che nonostante le con– traddizioni. risponde a quello che vado dicendo da quando ho scoperto il femminismo. In– somma se.scrivo sui giornali. se dico delle cose su quella che. per intenderci. i partiti conti– nuano a chiamare "la condizio– ne della donna". lo dico non per sentito dire. ma perché l'ho cer– cato dentro di me insieme a al– tre donne. Ho tirato fuori con l'autocoscienza. e questo mio RE NUD0/45 diario ne è una voce. alcune co– se che poi sono diventate un di– scorso del movimento femmi– nista. Però la coerenza tra pri– vato e pubblico. tra personale e politico. non c'è molto in gene– rale. anzi a volte non è nemme– no accettata: nonostante si con– tinui a dire che il personale è politico. se una donna con un diario lascia intravedere che la sua vita privata corrisponde alla sua vita sociale e viceversa. al– lora molti .. ancora oggi si scan– dalizzano. Non si è ancora molto disposti ad accettare che una donna faccia realmente quello che a parole dice (di fa-– re). Ecco perché facilmente ci si scandalizza: ecco perché forse il libro è scomodo. Perché l'hai chiamato Profumo di Cipria?. Il profumo di cipria è il profu– mo della madre. Il profumo di un amore che hai appena intui– to e subito ti è stato negato perché la madre è la dÒnna del padre. Il profumo di cipria è il profumo dell'amore che non è per te donna. che non avrai mai, non dovrai mai chiederlo. nè dovrai mai sperare di ottenere da nessuno. Anzi il desiderio di quell'amore riuscirai a colmarlo soltanto fornendo tu stessa quell'amore all'uomo. Smette– rai di desiderare quell'amore. soltanto se riuscirai tu stessa a diventare madre. cioè dimen.ti – cando il tuo bisogno di quell'a– more. per soddisfare il bisogno dell'altro. Rinunciando total– mente a te stessa. in funzione dell'altro. Ma nel tuo libro l'altro sembra 11011 esserci. ci sei sempre tu al· · celllro di fllfto ... Si. alcuni hanno anche pa_rlato

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