RE NUDO - Anno X - n. 74 - marzo 1979

Librazione - , ,::;;;.;;:i. ----· -o •. , ~ . ' • Antonio Orlando Guida alla musica jazz Gammalibri - pp. 116 - Lit. 3500 Fra le molte, forse troppe, "Guide a..." offerteci dalla Gamma libri, questa di Orlan– do dedicata al jazz è, a mio pa– rere, senz'altro la migliore. La stessa impostazione del libro è nuova, rispetto ad altri testi che sullo stesso argomento si propongono fini simili; il volu– me è diviso in cinque capitoli: l'Orchestra, il Gruppo, I Nuovi Americani, il Solo e il Jazz in Italia. All'interno di questi ca– pitoli, non una "storia" del jazz in ordine cronologico, che spes– so ingenera confusione più che chiarezza al neofita, ma una se– rie di profili di musicisti che, pur con delle ingenuità, offrono una buona base per iniziare un'analisi musicale del jazz. La scelta dei nomi è personale ma non personalistica: accanto ai nomi noti, sacri e cari alla critica "d'avanguardia" di tutto il mondo, compare anche qual– che musicista ignoto o quasi, il che può anche essere una pia– cevole sorpresa. I profili dei musicisti, poi, evi– tano accuratamente sia l'esalta– zione che la stroncatura gratuita degli artisti. e cercano di essere il più possibile obiettivi. Molti appunti possono essere mossi all'esattezza di certe noti– zie o alla veridicità di certe cri– tiche. in genere comunque be~ lJevole. ma in libri del genere. in cui gioca moltissimo il gusto.in– dividuale e del lettore e dell'autore, è difficile trovare una perfetta corrispondenza tra ciò che si legge e le conoscenze già acquisite. Purtroppo, manca una biblio– grafia di altri testi più appro– fonditi che possano essere d'aiuto al lettore per avere una panoramica più vasta della musica jazz. così come manca una discografia dei vari musici– sti: ma questo, in fondo. non è un male, perchè una discografia troppo accurata toglierebbe a chi si accosta per la prima volta alla musica jazz il gusto ed il rischio della scoperta. Okakura Kakuzo Il librodel tè e.a. Lo zen e il sorriso del filosofo Tascabili SugarCo - L. 1.500 Questo libro è stato scritto da un giapponese al quale stava molto a cuore la conservazione della cultura del proprio paese. asse– diata Jal '·modernismo" d'im– portazione americana ed euro– pea. I concetti qui esposti (il libro è del 1906) sono quelli eterni: l'amore per la natura. la ricerca di un giusto equilibrio con essa. il rispetto della persona e di tutto quello che ci circonda. Partendo da una tradizione an– tichissima. quella del tè. l'auto– re ci introduce alla scoperta di tutti quei valori che hanno retto per molto tempo (e fortunata– mente ancora oggi sopravvivo– no) la vita dell'Oriente. Valori totalmente diversi dai nostri. Kakuzo ci parla della stanza del tè. dell'Ikebana (l'arte di di– sporre i fiori). dello zen. di arte. di poesia e risponde subito a quegli occidentali che potreb– bero prenderlo per sognatore o per matto addirittura. In sostanza ci dice: "Voi che prendete per assurdo codificare con precise regole la cerimonia del tè non vi siete mai chiesti quanto sia assurdo dedicare tutta la vita ai soldi. alle mac– chine. alla casa. al possesso di beni molte volte inutili: E voi che ritenete ''pazzi" i samurai e chi è disposto a morire per la propria realizzazione non vi chiedete mai niente sull'assu r– dità e sull'inaudita violenza delle guerre d'aggressione che l'occidente da secoli porta avanti:" Insomma Okakura Kakuzo è un orientale che vuole rimanere tale. senza nulla concedere a quelle mode occidentali che già prendevano piede in Giappone quando è stato scritto questo li– bro. I capitoli del libro parlano delle diverse ·'scuole del tè" (ovvero dei vari modi di intendere que– sta cerimonia). dell'intreccio tra taoismo ·e zen che sta alla base di questa antica tradizione. dell'arte e dei fiori: in conclu– sione. un capitolo sui principali ·'maestri del tè". Quello che qui stupisce è la vi– brante auualità dei pensieri RE NUD0/49 esposti. eppure questo ometto è vissuto dal 1862 al 1913 e il libro è stato scritto nel 1906 ma l'u– manità che ha animato Okaku– ra Kakuzo è uno dei tanti aspetti che negli uomini giusti permangono sempre. nono– stante tutte le guerre e tutti i soldi che hanno comprato an– che i migliori ideali. Da notare anche l'interessante prefazione di Piero Verni. da ternpo preciso e onesto divul-.· gatore degli aspetti più interes-– santi delle ci\·iltà d'oriente. b.m. Luciano Pellicani Che cos'è il Leninismo SugarCo Tascabili L: 5.000 Un agile e penetrante saggio di Pellicani sul Leninismo e i suoi stretti legami con il pensiero di Marx. Una lettura intelligente e djsincantata delle teorie lenini– sté da cui emerge con chiarezza lo spessore autoritario che era sotteso alla visione che Lenin aveva del Partito della Demo– crazia. della Dittatura del pro– letariato e così via. Di partico– lare interesse. anche alla luce degli ultimi avvenimenti inter– nazionali. l'idea leninista su co– me definire (si fa per dire) le questioni poste dalla presenza· di diverse correnti ideologiche all'interno del proletariato~

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