RE NUDO - Anno X - n. 74 - marzo 1979

RE NUD0/32 andava bene per tr ncare 'l'art ·. ora bastava ritenerla 'o cena' per b cciare la propo ta. Poteva avvenire che un concerto dei Door veni e interr tto per futili motivi sia dagli stessi orga– nizzatori sottopo ti a 'pre sioni' dall'al– to oppure come quando arre tarono Morri on con l'imputazione di "osce– nità e comportamento lascivo in pubbli– co, per avere copulazioni orali". Esem– pio di come il potere. scoprendo i se– polcri imbiancati del ses o. e orcizza con la morale le forme artistiche che non corrispondono ai uoi dogmi. Continuando a recensire il primo al– bum. dopo l'Alabama song arriviamo al brano che più di ogni altro suggerisce le credenziali poetico/ erotiche di Mor– ri on: 'Light My Fire'. l'organo impaz– zito di Manzarek crea un tappeto so– noro di rara intensità. il suono scorre veloce. l'estrosità del clima con il basso che ne calca punti salienti e la voce di Jim che s'insinua tra i solchi calma. sen uale si blocca ... si ripende e piano piano 'Ìnfuoca nella gola per esplodere nell'inno: accendi il mio fuoco. cerca di dare fuoco a questa notte. E' passato il tempo d'esitare. passato il tempo di ro– tolar i nel pantano: prova. possiamo solo prendere. ed il nostro amore può diventare un funereo rogo. Su cara. ac– cendi il mio fuoco ... Un ipnotico castello sonoro Con questo brano trasmesso ripetuta– mente dalle stazioni FM americane i Doors s'imposero rapidamente nel cir– cbito rock. balzando dall'oscurità alla etta delle classifiche (I 967) nazionali ('Light my fire' fu ripreso anche dalle sdolcinate orchestrone leggere ma an– che a suon di archi e violini non riusci– rono a intaccarne il fascino) e nella loro carriera non riuscirono a bissare il sue– ce so. Il secondo lato di "Thc Doors" inizia con 'Back door man'. l'atmosfera pro egue il quadro tracciato in 'Soul kitchen' ... ci si rilassa in 'I looked at you' per riprendere il crepuscolare 'End of the night' e prima di toccare il fondo èccoci al piccoli simo 'gioiello': 'Take it a come 'due brevi fughe d'organo che fanno da eco a 'Light my fire' traccian– do una calda danza spagnoleggiante. Al fondo sta la profetica 'The end'. le pri– me note di una chitarra sfiorata come un itar ci introducono in un funereo mantra che flui ce attraver o le fogne ancestrale tregone ang eia Que dei l,.doll>– . umi 'della del re vecchio ·a. la e ,, gtllle,ta, 'SB' W!rsola ~ visita al un1tbduna poct 'l". r,91 fi- glio?". "V:; . " 'f/Jl«rit'!J(l l'O- g/io... 1 •. Il••--~~ ·va rappre- sentato... l'ìdft!aaiiil + acre leggi na\Uf · totcareqrusti fantasmi I pote . re le cose ma non gusta I.a ma- dre sol ·.a11alatla Jim ne .. "Il personaggio più dolor o tiella seeoa greca; l'infelice Edipo, fu, inteao da So– focle come la figura dell'u.omo nobilf,, che nonostante la sua saggena è desti– nato all'errore e alla miserut Dia che alla fine, in virtù del suo enoue patire. esercita intorno a sé un inca to bene– detto, duraturo ed efficace anche dopo la sua morte. L'uomo nobile non pecca mai, vuol dirci l'animo profondo del poeta: vada pure in rovina per ua opera ogni legge, ogni ordine naturale, perfino lo stesso mondo morale: ebbene appun– to per l'opera sua sarà mes. a in moto una più alta sfera magica di azioni, ché va a fondare un nuovo mondo sulle ro– vine del vecchio andato in precipizio. Ciò vtlole istillarci il poeta, in quanto è, 'arte nte Ila dimensione del "priv o". tJun– teJlamenti di sorta che farebbero da utrogati sulla purezza espressiva (; l'artista. senz'altro da non sottova– are la colonna sonora creata da anzarek. Krieger. e Densmore ri– wettivamente: organo-basso / chitar– ra/batteria che riescono a dare com- pletezza al suono a dispetto della po– vertà dell'organico. "La mia è una sorta di scultura umana,,è .simile all'arte perché dà forma a/l'ener– gia.. una consuetudine, qualcosa che si iipete, un progetto che abitualmente ri– co,re, una sagra con un certo significato. Qualcosa che pervade tu110",QiHlllllllll\" tervista a J.M .. da rolling stone. Ancb• e i prossimi dischi non avranno la oo al.e intensità del primo lav·W!ll~t,ç ... f«e scalpore soprattutto per l'o•ffl•••~' lità del " gio". è doveroso non scanare 'approfl ·mento della pro– posta he si ebbe in turo. limitandoci riduttiv.am al pri pitolo. Dun- que i futuri lavori non · elegia .,, ( la maggi critica I • intendere) del fa lll01dtate .eppunto l'a are continuità d più ricercatezza tir .....,,,,~••--• fondo nell'incerto tem I •• n~c.:lays" le ferite aperte l'anno prjma embrano arginarsi ("Lo sguardo si allunga per afferrare l'oggeto della vi– sioni' J.M.) il disco apre con l'omonimo titolo. i ·strani giorni" ricolleAano alla cantilenata e pressione di "People are stranl?e" Brecht e Weill a scrutare die-

RkJQdWJsaXNoZXIy