RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

Allora io dico: l'altroieri era meglio di ieri. E voi a controdimostrarmi .. Fino a che arriviamo al primo uomo, che faceva vita da cani e aveva paura di tutto, anche della sua ombra, oh, iez .. [E tu, come sei, ora?] E' proprio come dice la canzone. Che quando vuoi 'riappropri.arti' di qualcosa è perché la tµa vita è diventata cosa .. Diritto al lusso. Si gridava e diceva que– sto, secoli fa, quando i circoli del Prole– tariato Giovanile sfilavant> a Milano per autoridurre i prezzi del cinema, ·o quelli dei panettoni, o dei croissant esposti nei bar Motta del centro. Non ho nulla da dire. Anzi. Cerco di farmi offrire i cinema, di ruba– re i croissant, di scroccare i panettoni. Faccio da me, ma se c'è movimento è chiaro che le cose vengono meglio, e posso riempire la sporta. Il venditore di panettone afferma il suo diritto al lusso mettendolo in vendita a cinquemila lire al chilo. Il giovane, in quanto membro di un circolo del Prole– tariato Giovanile, afferma il suo diritto al lusso prendendosi H panettone senza passare poi dalla cassa (e qui si rivela la sua distinzione, la sua sciccheria, nel trascurare la cassa. Cosa che non fareb– be un rapinatore, più propenso, sem– mai, a trascurare il panettone). Oggi, che sono un po' più veccl\io, un po' più laido, un po' più drogato, un po' più irresponsabile, quaRdo sento dire 'diritto' di qui, 'diritto' di là_mi viene su– bito da pensare al rovescio . .Senza vir~ golette e senza-maiuscolo. Quand'ero piccolo e gridavo in faccia a mio padre - come tutti - i miei 'diritti' di adolescente, lui tirava spesso fuori il man-'rovescio' e c_hiudeva·la partita a suo favore. Unno dei rovesci del 'diritto' è il manrovescio che ti_ammolla l'altro, quello contro cui reclami il tuo diritto. I giovani contro i vecchi. Che passione. Secoli fa, appunto. · · Ma sta sorgendo - dicono - .sta sor~ gendo lentamente una nuova ·genera– zione di giovani diversa da tutte le altre, disposta per la prima volta ad imparare dai vecchi. E' una generazione che nQn può fare a meno delle cose. Che ci muore dietro, letteralmente. E non ha tanta importanza che cose sia– no. Basta che sia cosa ..E ci si possa mo– rire dietro. E' pure un diritto, no? A mo– rirci dietro. Siamo tutti .HolgerMeins "Ho tenuto questa foto nel mio portafo– glio per non lasciare smorzare il mio odio" dice Hans Joachim Klein, un ex– terrorista internazionale, rilasciando una intervista in cui spiega come è en-: trato nelle formazioni armate e com~ poi le ha abbandonaté, costringendosi ad una vita braccata. Vita da esiliato, senza una comunità di esiliati, vita da clandestino senza la comunità dei clan– destini. Ricercato dalle polizie interna– zionali e dagli ex-compagni che lo vo– gliono morto. La foto di Holger Meins è la foto di uno dei membri del gruppo iniziale della R.A.F., la Frazione Armata Rossa nota giornalisticamente come gruppo Baa– der-Meinhof, arrestato insieme a Baa– der, carcerato nei carceri speciali tede– schi (a Stammheim), e ivi morto durante uno sciopero della fame e poi della sete, il 9 novembre 1974. Alto 1,85, pesa va 42 chili. Holger Meins ha tradotto. in termini.fi – sici, palesi a tutti, l'opera di annichili– mento totale programmato dallo stato carceriere, dagli uomini concreti che fanno di uno stato lo Stato, e di un car– cere una carcerazione totale del corpo e di tutto quanto lo accompagna e lo riempie. . Ma Holger Meins ha anche tradotto nel suo corpo, in tèrmini non più evitabili per nessuno, fino a che punto il terrori– smo dei· terroristi mima il terrorismo dello Stato. Non possono essere stati i suoi piedi a volersi ridurre cosi. · Né il suo torace. Né le sue braccia. Solo una parte di noi può decidere di ri– durre le altre in questo stato. Quella parte .di noi che si avoca il diritto di es– sere tutto, che dice 'io', e che decide per i piedi, il torace, le braccia. La mente.· Questa cosi piccola parte di noi, che dentro noi ha fatto il 'colpo di stato' e ha preso il potere e decide per i nostri piedi e braccia e stomaco e tutto il resto. Ucciso dallo Stato e dal suo Sé, Holger Meins, troppo similea noi. MauroRostagno ' NOVITA IN LIBRERIA ~ ~- i .. ~ ~ •,;' ,~ I~ ,_t _ ..... _ t_, -,r·~J -v· . ~; -v~ Bhagwan Shree lb\jneesh Il libro deisegreti Il libro dei segreti è la più den– sa e suggestiva introduzione all'insegnamento di Rajneesh straordinaria concrezione culturale che amalgama; at– torno al tantrismo, tradizioni · orientali come lo zen e il sufi– smo, elementi delle diverse re– ligioni storiche e le più recenti dottrine occidentali della libe– razione, psicoanalitiche e so– prattutto reichiane.

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