RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

RE NUD0/26 La liberazione interiore (come direbbe un moto guru cinese .recentemente scomparso) non è un pranzo di gala, non è una passeggiata e l'inconscio non è una tigre di carta. Il viaggio che conduce verso la conoscenza di noi stessi è im– presa complessa che necessita di una guida esattamente, come colui che vuol salire sulla vetta della montagna e non conosce la strada. Ma c'è di più ... l'unico modo per avere un effettivo beneficio dall'azione di una guida, l'unico modo perché il lavoro del maestro possa essere efficace è quello di abbandonarsi di ar– rendersi come si dice in "rnistichese". Un vero maestro ti insegnerà, ti darà le tecniche appropriate ai diversi momenti del tuo viaggio, ti condurrà verso il Cie!o di Smeraldo, ti mostrerà gli ostacoli e ti insegnerà a superarli. Insomma ti darà una mano, di aiuterà in un cammino che rimarrà ugualmente difficile e lungo. Ma tu dirai che tutto questo è proprio quello che definisci pedagogia della sot– tomissione, e che i benpensanti chiama– no più brutalmente plagio (a proposito che dire di tutte le denunce e le repres– sioni che i vari gruppi spirituali stanno collezionando, nel generale silènzio, percne bravi e onesti padri di famigli~ denunciano la scomparsa dei loro figli minorenni che scappano di casa per an– darsi a "consegnare mani e piedi" nelle trappole di questi guru?) Comunque può essere che tu abbia ragione ... può benissimo accadere che si porti il cervel– lo all'ammasso ... che tu abbia ragione, perché il mondo è pieno di guru/truffa– tori (orietali e occidentali) ...che tu abbia ragione perché si perde il "senso critico" e qualsiasi dubbio può avere una facile risposta. Ma hai veramente ragione o hai torto? Certo potrei rispondérti che ricerca interiore vuol dire, anche e so– prattutto, una accresciuta capacità di autoanalisi e la possibilità di veder più chiaro dentro di noi e quindi compren– dere se il maestro aiuta a liberarsi dai vincoli dell'esistenza (e quindi alla fine anche da quello che ti legano a lui), op– pure è un'altra, e peggiore, fonte di le– game. Potrei risponderti che una auten– tica ricerca spirituale dovrebbe aumen– tare la tua sensibilità, la tua chiarezza e consentirti innanzitutto di usare la luce che vai acquisendo, sulle cose che ti ri– guardano più da vicino. Potrei rispon– derti cosi... ma non lo faccio. · Non pe'rché anche queste risposte non siano -vere ma perchè non sono sufficienti, o almeno non lo sono del tutto. Ecco il p~nto. Non ci sarà nessun Mago Merli– no, caro Gianni, che ti potrà assicurare, che potrà darti la certezza che il tuo Maestro è un autentico guru, che la via che ha intrapreso è sicuramente quella giusta. E per fortuna! Non ti resta che percorrere la strada, a tuo rischio e peri– colo, fare il salto senza reti protettive, senza assicurazioni, mutue o cose del genere ... dopo tanto parlare della gene- razione psichedelica non sarai proprio tu a invocare uno Stato assjstenziale per i problemi spirituali. Non c'era nessuno, caro Gianni, che ci assicurava che il viaggio con l'acido fos– se buono, nessuno che ci dava garanzie che il cervello non esplodesse insieme alla coscienza ... éppure quanto volte· ci siamo andati v.icini, quanti di noi ci hanno sbattuto la testa. Però volevamo fare (in prima persona si diceva, ricor– di?) la nostra esperienza ... si diceva, a ragione, che era meglio essere liberi di sbagliare che costretti a non farlo mai. E 9desso è la stessa cosa ... tu dici che tutto questo porterà a una sorta di «fascismo.• ebbene secondo me meglio è il rischio di questo ipotetico fascismo che il tuo ter– rorismo staliniano. E veniamo alla seconda questione: l'ir– ritante superficialità di molti neo-orien– talisti nel ridurre a formule banali qual– cosa che banale non è. Ma ti chiedo se è l'e~perienza, l'ipotesi, il tentativo di una ricerça spirituale, a~ essere banale o in– vece sono piuttosto alcuni di coloro che . la praticano a ridurla, nel tentat1vo di verbalizzarla, a schemi banali? lo credo che sia vera la seconda ipotesi e premet– to di sentirmi anch'io responsabile di tante, troppe banalizzazioni. Ma questo cosa vuol dire? _Vuoldir.e che karma è questa formuletta volgare che tante vol– te senti ripetere? Non lo credo. Penso che parlare di queste cose sia m,olto dif-

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