RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

l'altra coscienza l'altra coscienza l'altra coscienza l' a grammando la propria pazzia e l'ora in cui dovrà cessare, perché devi fare l'e– same o andare a lavoro. Avere la capa– cità di uscire da questi giochi che se du– rano ti imprigionano un fiore due occhi l'acqua i colori della strada una volta ogni tanto e con "l'aiuto dei tuoi amici". Il bisogno dello spettacolare del super. Un acido come un tecnicolor prima vi– sione (e poi dimentichiamo di raccon- - cc ,..ra,... \ - --~;• tarci un sogno) Non credo all'autocoscienza comun– que. Non solo il pane non solo le rose anche la merda. Tutto ciò che esiste deve tro– vare posto, anche la vergogna. Se no facciamo riviste candide dove tut– to è rosa yoga e fiori Emanuele Caro Emanuele, ho appena finito di fare lo "sforzo" di battere a macchina la tua lettera che era scritta a mano e di difficile lettura. Chi, tra queste nebulose partico– larmente terroristiche che avvolgono oggi il nostro Paese, in questo particolare mo– mento storico di confusione e ridiscussio– ne nel "movimentò" non desiderebbe nulla di meglio di un vero, vivente "guru': qualcuno che possedesse conoscenze e • abilità supetiori e potesse districare per · conto nostro gli ostacolì che oggi ci tro– viamo ad affrontare? Scusi, dove posso trovare un Saggio? Al mercato, natural– mente. Basta andare al mercato, oggi vi si trova di tutto. Penso anch'io che sia una • favola. Intanto, questa nostalgia de/l'a– more e questo desiderio d'incontro e di una vitapiù libera epiù felice. Credo che non troveremo la felicità (alla quale ab– biamo diritto) nella nostta testa o in un rapporto pedagogico della sottomissione .e in una moda (sulla scena): solo nella socialità privato epubblico, materialismo e spiritualismo perdono la loro opposi– zione. Cos1~vorrei che tutti si parlassero · perché sono sicuro che allora a nessuno verrebbepiù voglia di picchiare nessuno. Ma non che uno parlasse e gli altri ascol– tassero, proprio che tutti si parlassero. Come vediforse sono messo male di questi tempi. Nessuno vuole più fare lo sforzo d'amore e di attenzione che richiede il dialogo con l'altro, o ·così pare. Faccio comunque mie le tue domande (che sono tante) e cercherò di/are loro u1na risposta sviluppando ancora di più il discorso ini– ziato su Re Nudo. Intanto passo laparola a Mario Mieli che è venuto a trovarci e , che si è sentito stimolato <la/la tua bellis– sima/ bruttissima lettera che ti ringrazio di averci inviato. Gianni De Martino

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