RE NUDO - Anno IX - n. 69 - ottobre 1978

Ma non è il suo valore docu– mentario che mi ha fatto leg– gere d'un fiato questo bilancio provvisorio" di una vita, ma la verità emotiva e il taglio un po' lunare della radiografia, cioè del linguaggio. E' un'auto-analisi che si serve dell'accumulo per strati con– centrici. Marco analizza se stesso -attraverso lo scavo dei successivi depositi di condizio– namenti ambientali sedimen– tati. E' come un insetto che si fa strada in una cipolla, e a ogni strato che· fora, piange: perchè l'esperienza è acre per chi viene dall'int.erland con sogni non suoi di emancipa– zione sociale. Tutto è capito fino in fondo, e reso con l'amarezza che gli compete. Novalis Enrico di Ofterdingen Guanda L. 6.500 w.p. Novalis (pseudonimo di Geo– ge P. F. von Hardenberg) oc– cupa un posto decisivo nel panorama del Romanticismo t.edesco: la sua figura carisma– tica può addirittura essere an– noverata tra i principali ispira– tori dell'int.ero movimento Romantico in Europa. Pochi come lui perseguirono con successo l'ideale di una poesia "sapienziale", non relegata al ruolo spettacolare che la -mo– dernità le conferì, bensì ispi– rata dalla visione mistico-co– noscitiva al punto da identifi– carsi con questa. Autore di quei "Frammenti" in cui poe– sia e ftlosofia formano la più perfetta delle sint.esi, Novalis costruì forse l'ultimo grande tentativo di una Cosmologia In cui l'intuizione della Natura in tutta la sua enigmativa pro– fondità da luogo (e forse proprio qui sta il lato meno accettabile del Romanticismo) a vagheggiamenti di sistemi so– ciali armonici coll'occhio più rivolto al passato (il Medioe– vo, per quanto riguarda Nova– lis) che al futuro. Con questo romanzo, che l'au– tore lasciò incompiuto, ci tro– viamo di fronte ad un vero e proprio racconto a struttura iniziatica. Enrico si mett.e in viaggio con la madre verso la città degli avi, dove vive il nonno, e durante il cammino compie simbolici incontri (i mercanti, n minatore, l'eremi– ta) che contribuiscono alla sua formazione Spirituale. Giunto a) Castello avito, farà la cono– scenza del Cantore, che lo ini– zierà compiutamente alla Sa– cralità della poesia, e della fi. glia di lui, Matilda, che amerà per breve tempo (la giovane muore poco dopo). Questa scarna trama è percorsa però da una sciarada di figure e motivi simbolici che concorro– no a dipingere il quadro fia– btr,1eo, anzi mitico, di un~ Sto– ria a scopo iniziatico che ri– porta per atmosfere e pre– gnanza mistica alle francesi leggende del Graal (Chretien de Troyes) o, per restare in terra tedesca, alle Saghe Me– dioevali dei Nibelunghi ... w.b. G. Colli La nascita della filosofia Adelphi Sulle orme dell'interpretazio– ne che Niet.szche diede della filosofia presocratica (portan– do alle estreme conseguenze gli argomenti basilari del filo– sofo tedesco: presocratico co– me sapienti ispirati e visionari contrapposti alla greve astrat– tezza della metafisica poste– riore), Colli sviluppa un'int.e– ressantissima genealogia _dello sviluppo del pensiero filosofi– co. Al principio, si potrebbe dire, era la voce del Dio: la cono– scenza avveniva sotto forma di visione al mjst.e posseduto da divina follia: Tale responso ve– niva presentato sotto forma di enigma che i sapienti si occu– pavano di "scio~liere". Nei poemi sapienziali di Eraclito, Empedocle, · Anassimandro e di quei saggi cpmunemente raggruppati sotto la nomea di presocratici, l'enigma aveva una parte importante ed inso– stituibile: la visione era accen- / nata, il simbolo era lì, miste– rioso e ineffabile pronto all'in,– tuizioné dell'iniziato, di un' anima provata e purificata dall'arduo cammino della co– noscenza. Coll'avvenuto processo -:lella desacralizzazione, l'enigma della visione diventa gioco, mero pretesto che serve al dia– lettico, al sofista, per provare la propria abilità speculativa e argomentativa. Nelle piazze delle città i sofisti si sfidano a competizioni in cui, ormai, la verità della visio– ne enigmatica assume secon– daria importanza rispetto al metodo, la logica dell'argo– mentazione con cui il dialetti– co può sciogliere uno dei due corni del dilemma, a scelta dell'avversario per dimostrare la propria abilità. Ora l'arte di sciogliere enigmi è divenuto puro gioco agonistico; la "ra– gione", il discorso che era na– to come commento alla vi– sione, come discorsodell'l!:ssere, diventa autonomo esso stesso, diventa l'Essere: il feticismo dei concetti e della mente, di cui la civiltà occidentale farà i propri infausti ·pilastri, è co– minciato. Pure, presso i sofi– sti, la tradizione dialettica è ancora tramandata oralmente, dal maestro ai discepoli: è so– lo con Platone e con la sua invenzione del "Dialogo" scritto che può nascere la filo– sofia, come esercitazione reto– rico-letteraria eretta sopra le rovine di un'antica sapienza. La visione, ripudiata dai filo– sofi, diverrà ardente privilegio dei poeti, ma privata della ve– ste sacrale di messaggio del Dio, éarà relegata a ruolo pu– ramente spettacolare;•oppure, semisepolta nell'inconscio, ec– co che tormenta l'uomo dei grattacieli con una voce da oltretomba a far scricchiolare il misero trono della raziona– lità diurna. .. w.b. ........ RfCllNII -· . -- .:.·.~--=.-:.::.:: =-==-~::..:. RE NUD0/45 L'ALTAA.MIEOIClNA/1 __ ._... go-. pres&1one E.,.._.ldolon•_..I..._.. oonla ....... ,,__,. .. ... L'..,_.....,._._. ..... .... ..................... E01ZIONI 01 l'-4.lsado ~ Ruggero Duiany Omeopjltia Maurizio Rosenberg Colorni Agopressione Edizioni studio redazionale formato tascabile pagg. 170 L. 3.000 Due libricini questi, di · una nuova ~sa eaitrice, specializ– zata in pubblicazioni su "L'al– tra medicina". Si tratta di due piccqlo gioielli in chiarezza e semplicità di esposizione. Il primo "Omeopatia" espone il punto di vista radicalmente diverso sulla salute, la malat- . tia,, la medicina: la proposta dell"'eresia" omeopatica co– me sfida· alla medicina ufficia– le. Infatti, se per la medicina uffi– ciale l'uomo è essenzialmente un pazientP .atm:regatodi vari organi o funzioni., l'omèopa– tia pone fovece al centro del prpprio interesse la complessa unità psicofisica costituita dal– la persona. Della persona in– fatti prendé in considerazione i fattori ereditari, emotivi, am– bientali, che., tutti insieme costituiscono un sistema uni– tario fornito di una precìsa individualità. Il secondo titolo "Agopressio– ne", corredato da. 70 pagine. fotografiche, tratta di un me– todo di cura· che si basa sugli stessi principi dell'agopuntura cinese. Solo ché invece di pun– gere con gli aghi, qui semplice– mente si usa una forte pressio– ne di un dito. L'agopressione può quindi ve– nire facilmenre praticata da chiunque, anche prescindendo dalle complesse conoscenze richieste dall'agopuntura. An– che nella Cina Popolare l'a– gopressìone è largamente dif– fusa èiai medici dai piedi scal– zi.

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