RE NUDO - Anno IX - n. 69 - ottobre 1978
,D. Penso che uri disco alle spalle conti molto per un musicista, soprattuUo per il fatto che la__ gente lo prende come un cer– tificato di qualifica. R. Sì, giusto, ma non sono d'accordo con questa logica. Un musicista è valido per quello •che fa non per i dischi che incide. Nel mio caso è una musica che non si adatta al mercato discografico, per que– sto ci sono altri generi musicali. Un mio disco sarebbe importante come documen– to. D. Che messaggioporta la tua musica? R. Non credo molto nei messaggi musica– li, se qualcuno lo vuole trovare è senz'al– tro di spostamento mentale acustico visi– vo nei confronti del rapporto con la mu– sica. FRANCOBATIIATO D. Tralasciando il passato, quali altre sor– prese avremo? R. Cinismo. D. Dalle migliaia di persone che seguiva– no i tuoi concerti si è passati a poche cen– tinaia. Certamente è la conseguenza di un tuo cambiamento notevole. Cosa è suc– cesso? R. Questioni di scelta. D. Oltre al pubblico che adesso non ti se– gue più non pensi ce ne sia uno che anco– ra non conosce la tua "nuova" musica? R.Sì. D. Quali difficoltà incontri nell'avvicinar– ti a quell'area cosidetta di musicisti seri? R. Di difficoltà finora non ne ho incon– trate. Sul fatto che questi musicisti siano definiti seri ci si può anche ridere, ma è ancora poco. D. E' dunque possibile nascere nella leg– gera e passare poi alla classica? R. Certamente. D. Chi o cosa ha influito maggiormente nella tua crescita musicale? R. Tutto privilegiando certi incontri con uomini straordinari (da Gurdieff). D. Nella tua musica si riscontrano alcuni temi tipici dell'oriente. Hai vissuto espe– rienze in merito? R. Sono della Sicilia orientale. D. Essere nati in Italia è meno facile di– ventare bravi musicisti che in America è vero? R. E' molto v,ero perché l'Italia è provin– ciale. L'Italia domanda l'estero offre. D. Baby Sitter e Principia Musica, musica e teatro, un binomio sempre più usato, l' uno completa l'altro? R. Ogginon mi interessa. D. E.' uscito il tuo ultimo disco, parlane. R. I dischisono due, uno uscirà prossima– mente, quello già in circolazione si intito• 1a JUKE BOX: doveva essere la colonna Ql/ANDO UNO SUONA NOI'/ DEVE DIRE: "LA MIA H US/CA Il sonora di un documentario televisivo su Brunelleschi (non a caso l'imperfetto) poi per motìvi insindacabili è stata sostituita quando ormai erano già stampaite le .co– pertine. Il danno e la beffa. MASSIMO VILLA D. Sono rari gli esempi di rassegne musi– cali con musica creativa progressiva, elet– tronica e contemporanea. Poca è anche la gente che interviene all'ascolto. Questo perché i mezzi di informazione ne parla– no poco e soprattutto poco si riesce ad ascoltare alla tu e alla radio di stato e non. Indubbiamente si sono fatti passi da gigante negli ultimi anni, ad interessarsi però rimane un 'elite di pochi iniziati. E' una situazione in evoluzione o rimarrà ta– le? R. Sicuramente in evoluzione anche se le proporzioni non diverranno mai di "mas– sa", ma anche i giovani jazzisti non anda– vano qualche anno fa e per la musica creativa c'è una possibilità di apertura maggiore perché può piacere anche agli adulti-al contrario del Jazz. D. 1 Non per criticare i cantautori, ma pen– so che questi occupino troppo spazio nel panorama musicale italiano. Sfumati i gruppi rock nostrani le esperienze musi– cali d'avanguardia raccolgono poche ade– sioni, ma forse c'è da mettere in discus– sione la formazione individuale e colletti– va di ognuno, dove l'educazione musicale non ha la sua parte... R. Credo sia importante trovare un modo più fresco di insegnare la musica nelle scuole normali. Così come da qualche p~rte si inizia già nelle scuole d'asilo ad imparare musica. D. Ho sentito che ti sei fatto promotore della nuovissima etichetta discografica: No. RE NUD0/41 R. Il mercato discografico nonostante tutto non è ancora aperto ad accogliere esperienze musicali di probabile scarso ri– sultato commerciale, ovviamente c'è già chi fa qualcosa. Quest'iniziativa che è partita concretamente con un pruno ai– sco che è Antico adagio di Lino Capra Vaccina si affianca quindi ad altre che già altri hanno iniziato e naturalmente con l' andare del tempo prevedendo la pubbli– cazione di altri -lavori prima della fine deiranno, come tutte le etichette indi– pendenti cercheremo una normale distri– buzione industriale. D. Perché questa conferenza sul nulla di Cage? R. Credo che Cage sia una specie senza esagerare di profeta dei nostri tempi. E' l'unico musicista che vive nel nostro tem– po che ha saputo guardare lo stato della musica e della sua diffusione; vedere co– me quasi tutto va avanti solo per inerzia, per imitazione e per abitudine e far nota– re a questo punto come la "musica" per ricominciare, ad esistere doveva passare attraverso la negazione di 'se stessa: il si– lenzio, la mancanza di musica che è poi in realtà l'insieme degli infiniti suoni che vivendo sentiamo e produciamo. La con– ferenza sul nulla porta l'ascoltatore atten– to a valutare in proprio queste considera– zioni. a cura di Giordano Casiraghi
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