RE NUDO - Anno IX - n. 69 - ottobre 1978
ventare ogni persona consapevole di quanto in realtà ognuno è incon– sapevole, in ogni aspetto della sua vita. Normalmente ogni persona crede di essere consapevole, ma questa è una bugia, io non credo, per esempio, di essere consapevole, ma almeno sono consapevole di non esserlo, perciò. la differenza non è così grande, anch'io sono nei miei pensieri e nei miei sogni, nelle mie illusioni, ma sono consapevole di questo, consapevole che tutto è un sogno: è la sola differenza tra me e tra quelli che arrivano al Centering. Questo gruppo viene da– to come primo o secondo gruppo all'ottanta per cento della gente che arriva nell'ashram e tutto il significato del gruppo consiste nel– lo svegliare quelli che arrivano, di toglier loro l'idea che sono già con– sapevoli, usando metodi per creare confusione, per scuoterli nelle loro certezze, ed in quel momento dir loro "guarda". Questa continua combinazione di scuoterli e imme– diatamente dire "guarda", può creare un nuovo punto di vista per chi è sottoposto a questo tratta– mento. Se tu dici ad uno "guarda", senza prima scuoterlo, non gli pro– vochi nessun effetto, perchè ciascu– nò è ipnotizzato da un suo partico– lare modo di· "vedersi", perciò pri– ma devi spezzare qualcosa nella sua struttura mentale, e _dopo dire "guarda". E questo è quello che vien fatto nel Centering, in una maniera molto dolce, leggera. Puoi parlarmi un po' degli esercizi, che origine hanno, da dove vengo– no, chi li ha inventati ecc. Molti esercizi vengono dalla scuola di Arica, ma io li vado modificando secondo le necessità ogni volta, al– tri provengono dagli insegnamenti di Gurdjeff, e sono variazioni sullo stop-exercise, altri vengono dalle pratiche di Bio-energetica, ma tutti RE NUD0/17 sono rivolti a rendere il partecipan- te consapevole del qui-ora, dimenti– cando i suoi pensieri, la sua mente, così da sperimentare la totalità an– che per un solo momento. Qualco- sa abbiamo preso anche da Moreno e dai suoi esercizi sul psicodramma, ma non li usiamo nè allo stesso modo nè ·con le stesse finalità, an- ~~. cora una volta sono esercizi per la · -, consapevolezza. La richiesta di usa- re il tuo nome per tutta la settima- na del Centering, invec·e di dire io, oppure me, .o mio; per cui invece di dire "io ho fame, oppure dammi la mia borsa" dovrai pronunciare Sar– jano ha fame, dai la borsa di Sarja- no a Sarjano, ecc. Questo è un antico metodo indiano che trovi nelle pratiche bllddiste come un esercizio di consapevolezza. Adesso sono ormai quindici mesi che porti avanti il Centering, che è diventato il gruppo più affollato dell'ashram. Non ti senti 'stanco
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